SIMILI EPPURE DIVERSE MA ENTRAMBE BELLISSIME
A
differenza di Triumph, BMW non ha mai smesso di produrre il motore boxer con
cui ha iniziato nel lontano 1923. Va da se, quindi, che a differenza del
costruttore inglese, le nuove R nine T sono una naturale evoluzione in chiave
neo retrò (o sarebbe meglio dire classica, in questo caso?) della classica
motocicletta tedesca.
In effetti BMW ha lanciato la linea heritage seguendo, in
parte, il trend del mercato e in parte per allargare, pescando nella
tradizione, la proposta di modelli. R nine T è la famiglia classica motorizzata
con lo storico boxer e dal modello base (progettato volutamente in modo da
poter essere facilmente customizzato) sono state create, sfruttando la medesima
base, roadster, scrambler e adesso anche sportive e nude minimaliste.
Quest’ultima è stata denominata Pure ed è una nuda classica dura e pura priva
di fronzoli e ciononostante curata nei particolari. A differenza della
Roadster, la Pure è davvero la tela bianca su cui definire la propria
motocicletta. Sia chiaro, non è un mezzo anonimo o incolore, quanto piuttosto
l’essenza del concetto di BMW boxer a cui aggiungere (o modificare) quei
particolari potranno renderla unica e personale. Mixando stilemi classici e moderni
dell’ingegneria motociclistica completati da dettagli pregiati, come le pedane
e la piastra di sterzo in alluminio fucinato e anodizzato al naturale, la Pure
gioca su una cromia volutamente nera (telaio, forcellone, foderi, blocco
motore) spezzata da inserti chiari di metallo nudo. Il colore canonico
(catalanograu pastello) è riservato al serbatoio e al parafango
anteriore…minimal appunto! All’opposto la Racer è quasi chiassosa con i suoi colori
chiari. Appena ci si mette in sella si capisce immediatamente che si tratta di
un concetto sportivo e diverso dalla Pure, con la doppia strumentazione (in
luogo della singola della sorella minimalista) e i semimanubri al posto del
classico sterzo più alto. E’ evidente
come la Racer voglia riportare alla mente reminiscenze delle classiche sportive
anni sessanta con la sua silhouette raccolta, bassa e slanciata, la
semi-carenatura ridotta, la sella con codino, i semimanubri e le pedane
arretrate che richiamano una sportività vecchio stile pur combinata con la tecnica
moderna. La verniciatura in lightwhite pastello, abbinata a elementi decorativi
che ricordano i colori BMW Motorsport di una volta, dona un look
particolarmente leggero e sportivo mentre il telaio verniciato in alluminio
argento ne mette in mostra l’architettura, giocando con il contrasto con il
blocco motore nero. A livello di ciclistica entrambe sfruttano il telaio
modulare a doppia trave composto dai tre elementi (anteriore, posteriore e
telaietto del passeggero smontabile. Ciò crea degli spazi per modificare
l’immagine e il carattere dei due modelli boxer secondo le preferenze
personali, per esempio selezionando una delle selle offerte nell’ambito del
programma Accessori originali BMW Motorrad. La sospensione della ruota
anteriore è stata affidata alla classica forcella telescopica, mentre la
sospensione posteriore è un BMW Paralever che funziona in combinazione con un
ammortizzatore centrale. Le ruote fucinate in lega a cinque raggi da 17
pollici. Dischi freno flottanti dal diametro di 320 millimetri con pinze a
quattro pistoncini e ABS. Per evitare lo slittamento della ruota posteriore
quando il fondo stradale è scivoloso, viene offerto l’optional ASC (Automatic
Stability Control). Unico anche il motore, boxer con raffreddamento aria/olio
di 1.170cc da 110CV con cambio a sei rapporti ed Euro 4.
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