lunedì 24 ottobre 2016

BMW R NINE T RACER E PURE

SIMILI EPPURE DIVERSE MA ENTRAMBE BELLISSIME
A differenza di Triumph, BMW non ha mai smesso di produrre il motore boxer con cui ha iniziato nel lontano 1923. Va da se, quindi, che a differenza del costruttore inglese, le nuove R nine T sono una naturale evoluzione in chiave neo retrò (o sarebbe meglio dire classica, in questo caso?) della classica motocicletta tedesca.
In effetti BMW ha lanciato la linea heritage seguendo, in parte, il trend del mercato e in parte per allargare, pescando nella tradizione, la proposta di modelli. R nine T è la famiglia classica motorizzata con lo storico boxer e dal modello base (progettato volutamente in modo da poter essere facilmente customizzato) sono state create, sfruttando la medesima base, roadster, scrambler e adesso anche sportive e nude minimaliste. Quest’ultima è stata denominata Pure ed è una nuda classica dura e pura priva di fronzoli e ciononostante curata nei particolari. A differenza della Roadster, la Pure è davvero la tela bianca su cui definire la propria motocicletta. Sia chiaro, non è un mezzo anonimo o incolore, quanto piuttosto l’essenza del concetto di BMW boxer a cui aggiungere (o modificare) quei particolari potranno renderla unica e personale. Mixando stilemi classici e moderni dell’ingegneria motociclistica completati da dettagli pregiati, come le pedane e la piastra di sterzo in alluminio fucinato e anodizzato al naturale, la Pure gioca su una cromia volutamente nera (telaio, forcellone, foderi, blocco motore) spezzata da inserti chiari di metallo nudo. Il colore canonico (catalanograu pastello) è riservato al serbatoio e al parafango anteriore…minimal appunto! All’opposto la Racer è quasi chiassosa con i suoi colori chiari. Appena ci si mette in sella si capisce immediatamente che si tratta di un concetto sportivo e diverso dalla Pure, con la doppia strumentazione (in luogo della singola della sorella minimalista) e i semimanubri al posto del classico sterzo più alto.  E’ evidente come la Racer voglia riportare alla mente reminiscenze delle classiche sportive anni sessanta con la sua silhouette raccolta, bassa e slanciata, la semi-carenatura ridotta, la sella con codino, i semimanubri e le pedane arretrate che richiamano una sportività vecchio stile pur combinata con la tecnica moderna. La verniciatura in lightwhite pastello, abbinata a elementi decorativi che ricordano i colori BMW Motorsport di una volta, dona un look particolarmente leggero e sportivo mentre il telaio verniciato in alluminio argento ne mette in mostra l’architettura, giocando con il contrasto con il blocco motore nero. A livello di ciclistica entrambe sfruttano il telaio modulare a doppia trave composto dai tre elementi (anteriore, posteriore e telaietto del passeggero smontabile. Ciò crea degli spazi per modificare l’immagine e il carattere dei due modelli boxer secondo le preferenze personali, per esempio selezionando una delle selle offerte nell’ambito del programma Accessori originali BMW Motorrad. La sospensione della ruota anteriore è stata affidata alla classica forcella telescopica, mentre la sospensione posteriore è un BMW Paralever che funziona in combinazione con un ammortizzatore centrale. Le ruote fucinate in lega a cinque raggi da 17 pollici. Dischi freno flottanti dal diametro di 320 millimetri con pinze a quattro pistoncini e ABS. Per evitare lo slittamento della ruota posteriore quando il fondo stradale è scivoloso, viene offerto l’optional ASC (Automatic Stability Control). Unico anche il motore, boxer con raffreddamento aria/olio di 1.170cc da 110CV con cambio a sei rapporti ed Euro 4.



































































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