SUPERSPORT O SPORT
TOURING?
Oltre
al fatto che i ducatisti con qualche primavera alle spalle attendevano con ansia
il ritorno di questa storica sigla (moto maschie, dure e pure, sportive e
rigide e con motori potenti ma raffreddati ad aria), il dubbio su che tipo di
motocicletta sia la nuova 939 SS rimane: Supersport o Sport Touring? O entrambe
le cose?
Diciamo subito che, guardando alla passata produzione, si potrebbe
trattare dell’anello di congiunzione (evoluto) tra la serie ST e la serie SS
miscelato con il Monster, ma questo non basta a definire un vero e proprio
nuovo concetto di sport che Ducati vuole lanciare (o rilanciare?) sul mercato.
Già perché nella Supersport convivono egualmente sportività all’italiana e
comfort che convergono verso un piacere di guida polivalente in base alle
situazioni. E i dati tecnici lo confermano: 210 chili uniti ai 113 cavali del
Testastretta 11° (garanzia di coppia vigorosa a tutti i regimi) sono un
biglietto di presentazione quantomeno esplicito. C’è poi la linea dinamica e
versatile, compatta e leggera, sportiva ma al contempo elegante che integra
elementi tipici delle sportive Ducati come il forcellone monobraccio, il
serbatoio scultoreo e il silenziatore laterale compatto a due uscite
sovrapposte, che lascia completamente a vista il cerchio posteriore dal disegno
a “Y” delle razze. Rimane quindi il family feeling di Borgo Panigale ma
addolcito e rivisto dove necessario per la nuova declinazione. Per esempio se
il frontale è dominato da un faro evidentemente ispirato dalla Panigale, la
volontà di garantire un fascio luminoso ampio ha richiesto la riprogettazione
dell’elemento, allargandolo in basso e prolungandolo all’indietro. Il cupolino,
poi, affilato e aerodinamico è anche regolabile in altezza fino a 50 millimetri
e il serbatoio smilzo (ma non troppo) da 16 litri garantisce un’autonomia
consona a confermare l’attitudine al viaggio. C’è tutto in questa 939
Supersport: dalla ricca dotazione elettronica degna di una Panigale R, al
telaio a traliccio derivato dall’esperienza nelle competizioni che sfrutta il
motore come elemento strutturale, passando per la forcella Ohlins (sulla
versione S) da 48 millimetri abbinata al mono-ammortizzatore Sachs. La quadra
del cerchio quindi? Si, no, forse. Anche con intervalli di manutenzione
relativamente touring (cambio olio ogni 15.000 Km o 12 mesi e controllo gioco
valvole ogni 30.000 km) e nonostante il blasone del marchio, abbiamo sentito
spesso la frase “troppo cara” riferito alla Supersport. In verità i quasi
15.000 euro necessari per portarsi a casa la versione S Star White Silk non
riteniamo siano eccessivi. Il vero problema, forse, è la concorrenza che pur
con prezzi allineati riesce ad essere recepita in modo più chiaro. E qui si torna
alla domanda iniziale: la Ducati 939 Supersport è una sportiva o una touring?
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