martedì 26 settembre 2017

MotoGP Aragon: Valentino stoico ma non basta

Vinales quarto e Rossi quinto se le suonano di santa ragione in pista ma perdono punti in campionato.

Nel bene e nel male la Yamaha al momento è Rossicentrica perché dopo la caduta in allenamento del 30 agosto e l’incredibile recupero che gli ha permesso di correre ad Aragon, si parla più dell’italiano (giunto quinto) che non di Vinales quarto in gara e terzo in campionato a 28 punti dal capoclassifica. E ciò accade perché se dei due Rossi era il pilota che con una gamba malmessa non poteva oggettivamente vincere, Vinales doveva puntare alla vittoria come unico risultato plausibile sia perché era il poleman e sia perché era necessario ridurre il gap in classifica da Marquez e Dovizioso.
La realtà è che le giornate di prove libere perse a causa del meteo hanno limitato i test del team al punto che i due piloti hanno impostato strategie diametralmente opposte. Valentino ha puntato su una gara d’attacco soprattutto nei primi giri, durante i quali ha lottato anche per la prima posizione, mentre Maverick ha optato per una tattica più conservativa e attendista che gli ha permesso il sorpasso sul compagno di squadra solo nelle fasi finali della gara quando Rossi era evidentemente in difficoltà con le gomme e tra i due si è accesa una lotta durata diverse tornate fatta di sorpassi, contro sorpassi e staccate al limite. Entrambi hanno accusato il problema ormai noto della trazione al posteriore tale per cui sia lo spagnolo che l’italiano faticavano in uscita dalle curve. Inoltre la strategia di Vinale è risultata non competitiva rispetto agli avversari dal momento che gli pneumatici hanno iniziato a lavorare bene solo quando il gap dai primi era incolmabile. Con quattro gare ancora da disputare nulla è perduto sebbene le possibilità di conquistare il titolo siano più favorevoli a Vinales (terzo a 28 punti da Marquez) che non a Rossi (quinto a -58). Ciononostante è necessario un ulteriore step per ridare competitività alla M1 che rispetto agli avversari risulta meno performante soprattutto per quanto riguarda la gestione di alcune mescole nella seconda parte di gara. "Il pneumatico duro ha lavorato male soprattutto nei primi giri ed è migliorato solo alla fine – ha dichiarato Vinales –. Non tanto in termini di grip quanto piuttosto in termini di miglioramento giro dopo giro. Folger ha usato il pneumatico medio e ha detto che non aveva grip, quindi è stato veramente difficile capire quale pneumatico avremmo potuto usare. Su altri circuiti è stato abbastanza chiaro, perché avevamo potuto girare molto, ma qui è stato molto difficile, ho cercato di usare lo stesso pneumatico degli avversari. Normalmente Valentino ha buone sensazioni con gli pneumatici e spinge con la dura: per le prossime gare dovremo lavorare ancora di più il venerdì. E’ importante continuare a spingere e lavorare e mantenere la nostra motivazione alta. Dobbiamo lavorare ancora di più, anche se è difficile; andremo in Giappone per migliorare e cercheremo di essere più forti". Diverse le dichiarazioni di Rossi che ha detto: "sono abbastanza orgoglioso, perché una settimana fa non sapevo se sarei stato in grado di correre. La prima fila del sabato era già grandioso, ero molto felice, ma sapevo che avrei sofferto nella seconda metà della corsa dove ho avuto un po’ di dolore e abbiamo anche subito il degrado del pneumatico. Il lavoro continua dopo questa gara. Il calendario è buono per me perchè ho due settimane complete per allenare e migliorare la condizione del mio piede. Abbiamo Motegi, che sarà molto importante, ma abbiamo anche tre gare in fila. Sarà molto difficile per la mia gamba, quindi voglio provare ad arrivare a Motegi - forse non al 100% - ma abbastanza in forma".








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