martedì 12 settembre 2017

MotoGP San Marino: La determinazione di Zarcò.

Con Rossi assente e Vinales quarto e incolore, emerge la determinazione di Zarcò che rimane a secco e spinge la sua M1 fino al traguardo. 

Chissà come si sarebbe esaltato Rossi sull’asfalto bagnato della pista di Misano. Purtroppo in assenza del nove volte campione del mondo e con un Vinales apparentemente sottotono giunto quarto a quasi 17 secondi dal vincitore, il vero eroe della casa dei tre diapason è (ancora una volta) il francese del team Tech3 che rimasto senza benzina a poche centinaia di metri dal traguardo quando era in settima posizione, è sceso dalla sua M1 per spingerla fino al traguardo chiudendo quindicesimo e raccogliendo un punto iridato (l’ultimo disponibile!).
E l’immagine emblema di quanto accaduto è quella di Johann stremato per lo sforzo appoggiato sul serbatoio mentre la bandiera a scacchi sventola sopra il suo casco e i commissari sopraggiungono per aiutarlo a sorreggere la sua M1. Anche Folger ha colpito i tifosi della Yamaha quando nelle qualifiche è stato escluso dalla Q2 per aver superato (di poco) il limite della pista durante il suo miglior giro in Q1; il tedesco partito indietro nella griglia, ha chiuso nono! Di contro Vinales (poleman al sabato sotto il sole) non ha saputo sfruttare i cambiamenti climatici della domenica ed è rimasto fuori dalla corsa per il podio apparendo incolore e in difficoltà con il posteriore carente di trazione. Ciononostante lo spagnolo è stato bravo a concludere un gran premio dove molti altri piloti non sono riusciti a rimanere in sella e si è avvantaggiato della vittoria di Marquez che di fatto ha limitato la fuga in classifica mondiale  di Dovizioso. Maverick è terzo a 16 punti da Marc e Andra (entrambi a quota 199) e con cinque gran premi da disputare nulla è perduto. Ma serve la vittoria che allo spagnolo manca oramai da tropo tempo. Dall’altra parte del box l’assenza di Rossi (che ad Aragon sarà sostituito da Van der Mark) si è fatta sentire e getta un’ombra scura sulle possibilità che l’italiano possa tornare a lottare per il mondiale, non tanto per la quantità di punti che perderà durante la sua convalescenza quanto piuttosto per un mero ragionamento pragmatico. Infatti posto che Vinales potrebbe essere l’unico pilota Yamaha in grado di lottare per il titolo e posto che il team e la casa madre spingerebbero per aiutarlo nell’impresa, avrebbe senso una virata dello sviluppo della M1 verso lo spagnolo piuttosto che incontro all’italiano, con tutte le conseguenze del caso. "Sono contento del risultato, perché è il meglio che potevamo fare – ha dichiarato Vinales –. Onestamente, abbiamo chiesto il 100% dalla moto. Dobbiamo continuare a lavorare allo stesso modo, perché domenica c’è stato un buon miglioramento rispetto alla corsa bagnata al Sachsenring, specialmente per l’handling della moto. Abbiamo ancora bisogno di trazione al posteriore, quindi dobbiamo andare avanti. Credo che possiamo chiudere il gap di 16 punti nei confronti dei nostri rivali: con l’asciugarsi della pista siamo stati molto veloci,  e sono felice che abbiamo fatto un altro passo in avanti qui a Misano. Spero che possiamo fare lo stesso a Aragón". Queste le dichiarazioni di Zarcò che in classifica generale è sesto: “è stato difficile, ma difficile per tutti. Col caldo ho visto che non ero forte come avrei voluto, ma all'inizio del Gran Premio mi sono sentivo bene, vedevo che gli altri piloti non erano molto più veloci di me e sono rimasto concentrato; quando ho visto Crutchlow e Lorenzo, che sono pericolosi per me in ottica campionato, cadere ho capito quanto fossero difficili le condizioni per tutti. La corsa è stata lunga ma passo dopo passo era sempre meno bagnato, anche se non del tutto asciutto, e questo mi ha dato una certa fiducia, ma non tanto quanto mi aspettavo. Sono rimasto concentrato e alla fine ho gestito il divario da Redding e pensavo che tutto fosse in ordine per l'ultimo giro, ma mi sono accorto che non avevo più abbastanza benzina. Ho fatto del mio meglio per conservare il carburante fino all'ultima curva, ma poi la moto si è fermata e ho dovuto spingerla. Alcuni piloti mi hanno superato ed è un gran peccato ma ho fatto in modo d’arrivare fino in fondo perché è lo spirito della corsa. Ho finito quindicesimo, che equivale a un punto di campionato ed è meglio di niente".







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