martedì 19 dicembre 2017

Kawasaki Z900 RS Cafe

Cupolino vintage, posizione di guida sportiveggiante, prestazioni moderne e look vintage per la cafè racer di serie della Kawasaki.

Quest’anno la Kawasaki ha stupito per la vitalità e la quantità di modelli presentati. Su tutti ha colpito la nuova Z900 RS e la sua sorella semi carenata Cafe. La prima è ispirata, neppure tanto velatamente, alla Z1 originale degli anni ’70 mentre la seconda è una base perfetta in stile cafè racer.
Per capire la differenza tra le due immaginate una bella tazzina di caffè fumante; l’RS sarà quella fatta con una classica cialda mentre la Cafe sarà frutto di una miscela tostata e macinata davanti ai vostri occhi. Si tratta sempre della stessa bevanda ma il gusto, e la guida, saranno differenti. Caratterizzata da uno stile ben definito, con il cupolino che rimanda alle gare endurance e un look alla JoeBar, la Z900 RS Cafe è disponibile unicamente nel classicissimo verde Kawasaki con fregi bianchi e vanta una posizione in sella più sportiva e caricata sull’anteriore per via del manubrio più basso che la rende sicuramente un po’ meno comoda rispetto all’RS “classica” (che è disponibile in tre differenti colorazioni). E dal momento che la base è comune la differenza la fanno piccoli ma decisivi dettagli come la sella studiata specificamente e il cupolino vintage dedicato. Per entrambe medesimo telaio in traliccio di tubi e sospensioni, non rigide ma comunque tarate per una guida sportiveggiante. Stesso discorso per quanto riguarda il motore a quattro cilindri in linea (come sulla Z1) da 948 centimetri cubici che eroga 111 cavalli e 98,5 nanometri. Su quest’unità si è puntato sia sulla semplicità, limitando il più possibile i controlli elettronici, sull’economicità (vengono dichiarati 5,3 litri ogni 100 chilometri nel combinato) e sul sound a cui gli ingegneri di Akashi hanno prestato particolare attenzione. Alla fine ci si ritrova tra le mani una motocicletta moderna e divertente con un look e, in alcuni frangenti, una guida vintage di cui piaceranno sicuramente la strumentazione a doppi elementi, il serbatoio e il codino che richiamano lo stile delle maxi naked Kawasaki degli anni ’70, mentre potrebbero lasciare perplessi i cerchi in lega con razze che simulano i raggi. Infine una riflessione; scrivendo questo pezzo ci siamo ricordati la prima volta che abbiamo visto entrambi i modelli assieme. D’istinto avremmo voluto accendere l’RS e portarcela via, ma a distanza di qualche settimana ci siamo ritrovati a collezionare istantanee mentali in sella alla Cafe, perché la verità è che a noi il caffè piace forte!





































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