XLCX 1200 ROADSTER by HARLEY-DAVIDSON
SLOVACCHIA
Geniale
o folle? E ancora, è vero che la necessità aguzza l’inventiva? Un’Harley-Davidson
deve per forza montare due pneumatici per correre? A questa e ad altre
domande…non daremo risposta se non in minima parte perché il Roadster
trasformato dal dealer slovacco è qualcosa di mai visto prima (eccezion fatta
per alcuni esperimenti dei padri fondatori del marchio americano!).
Chi mai si
sognerebbe di trasformare la più sportiva delle Sportster in una…motoslitta?
Probabilmente un team di matti che non vuole rinunciare al sound del
bicilindrico neppure quando fuori c’è un metro (o più) di neve! E poco importa
che mancano del tutto i freni (l’impianto è stato semplicemente eliminato!) o
che non dovrete più preoccuparvi della pressione delle gomme perché assenti,
qui si fa la storia del custom made in Milwaukee e tanto deve bastarvi. Lo
Sportster in oggetto è rimasto pressochè di serie tranne che per un paio di
luci differenti davanti e dietro, mentre il grosso della preparazione si è
concentrato sugli elementi che hanno sostituito cerchi e ruote. Davanti è stato montato uno sci adattando un kit specifico Timbersled direttamente sulla forcella di serie mentre
dietro è stato eliminato tutto dal forcellone in poi per adattare un cingolo da
motoslitta. Il problema maggiore è stato l’adattamento dei pezzi dal momento
che la cinghia finale dell’Harley-Davidson Roadster esce a destra mentre il
rinvio del cingolo da motoslitta è a sinistra. Risolto l’inghippo tecnico si è
deciso di lasciare gli ammortizzatori del nuovo elemento dal momento che quelli
originali avrebbero richiesto ulteriori interventi d’adattamento delle parti. La guida è totalmente differente, come è ovvio che sia, rispetto alla base di partenza e agli effetti del lungo interasse dovuto al montaggio del cingolo posteriore il dealer ha deciso d'eliminare le pedane originali e sfruttare quelle del passeggero; curiosamente è stato lasciato il cavalletto laterale. A
completare la preparazione una verniciatura a dir poco elettrizzante che
spiazza e rende l’insieme quasi lo scherzo di un folle (e nei monitor di pc e
smartphone, addirittura un fotomontaggio). In realtà è tutto vero, funzionante
e dannatamente bello! Alle domande iniziali non possiamo rispondere per ovvi
motivi ma ci piace presentare special così estreme perché aprono la mente a
nuove esplorazioni e allargano gli orizzonti verso modi di concepire il
motociclismo, sconosciuti se non addirittura innovativi.
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