REA PIU' VELOCE DI MARQUEZ A PHILLIP ISLAND
Primo
sia in gara 1 che in gara 2. Con questa doppietta Jonathan Rea taglia in
Australia anche il traguardo delle 40 vittorie nella Superbike (buona parte
delle quali in sella alla ZX-10RR). E se questo non fosse sufficiente sappiate
che il suo tempo in qualifica, che gli è valsa la pole position, gli avrebbe
permesso sullo stesso circuito di Phillip Island di partire in prima fila
davanti a Marquez con oltre sei decimi di vantaggio!
Entrambe le manches sono
state prima di tutto tattiche a causa dell’usura degli pneumatici e delle
diverse scelte fatte dagli avversari; gara 1 per capire dove fosse il limite
degli avversari dopo i test invernali e gara 2 per l’inversione della griglia
che lo ha fatto partire dalla nona posizione. Ciononostante il risultato,
almeno per lui, è stato il medesimo con due primi posti che lo proiettano in
testa al campionato con dieci punti di vantaggio sul suo più diretto e accreditato
inseguitore Chaz Davies, secondo in entrambe le manches in volata sul pilota
Kawasaki. Sykes ha vissuto un week end più altalenante con un ottimo terzo
posto in gara 1 e un sesto in gara 2 che lo proiettano in terza posizione nella
classifica generale, con un distacco di 24 punti dal compagno di squadra.
Queste le dichiarazioni di Jonathan Rea: "Phillip Island è stata davvero
gratificante e vincere due gare all’ultimo giro qui significa molto perché si
tratta di una pista difficile. Sebbene la 40° vittoria in carriera significhi
molto, è più importante segnare un buon risultato per il campionato. Gara 1 è
stata una delle più strane che abbia mai visto perché in alcuni punti il ritmo
era lento ma non volevo rimanere sempre nel gruppo di testa per tenermi fuori
dai guai. Credo di non essere sceso oltre la terza posizione, ma ho cercato di
non stare troppo davanti. Sapevo che quando Chaz avrebbe forzato alla fine
avrei avuto bisogno d’essere veramente forte. Dopo il decimo giro per ben due
volte ho cercato di andare davanti e spingere, ma in realtà non era possibile.
Così ho deciso di giocarmela d’intelligenza all’ultimo giro. In gara 2 ero
preoccupato che gli altri piloti potessero aver imparato a gestire la moto e le
mie linee. Dovevo essere sicuro così all'ultimo giro ho spinto e ho potuto
essere primo sul rettilineo. Mi sento bene con questa moto. Ora posso guidare
meno al limite e rispetto allo scorso anno ho più pneumatico a sinistra per lottare
al termine della gara". E queste le dichiarazioni di Tom Sykes: "Mi
piace la pista di Phillip Island e l'amore della gente ma non abbiamo mai avuto
grandi performance qui. Considerando i due giorni di prove, e i tempi del
venerdì, direi che abbiamo fatto un buon risultato in gara 1. Ma, considerando che
eravamo a ridosso del leader, sono deluso per non aver ottenuto qualcosa in
più! Questo è solo il mio terzo podio a Phillip Island ed ero vicino ai due che
erano davanti, e per me è potenzialmente meglio di una vittoria rispetto ad
altri circuiti; sono abbastanza contento. In poche parole, su questo circuito,
con condizioni di pista calda e un po' troppo vento - tutto il contrario di
quello che avrei normalmente desiderato - ero sul podio vicino al vincitore.
Quindi per me gara 1 è stata molto positiva. Gara 2, invece, è stata strana. Ho
fatto una buona partenza ed ero soddisfatto della mia posizione in pista, ma ho
faticato un po' e non sono riuscito a girare abbastanza bene. Non ho potuto
tenere la ruota di alcuni e così dopo un po' sono finito nono o decimo. I
ragazzi davanti a me hanno fatto un po’ di bagarre e i leader sono andati via.
Dopo nove o dieci giri sono stato in grado di colmare di nuovo il divario.
Penso di aver fatto un lavoro abbastanza buono, ma ho dovuto usare un po'
troppo la gomma posteriore. Lasciamo Phillip Island con la terza posizione in
campionato. Sono un po’ deluso perché volevo di più dopo il podio di sabato, ma
se qualcuno mi avesse offerto quella posizione prima di venire qui, forse avrei
accettato".
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