HONDA:
PROBLEMI COL POSTERIORE MA SONO GIA’ AL LAVORO PER LA THAILANDIA
Non
si può dire certamente che la trasferta australiana sia stata foriera di gioie
per il Red Bull Honda World Superbike Team. In gara 1 Hayden e Bradl hanno
concluso rispettivamente undicesimo e quindicesimo mentre in gara 2 l’americano
è stato costretto al ritiro mentre il tedesco ha riconfermato il quindicesimo
posto. E’ evidente che il progetto CBR1000RR Fireblade SP2 è completamente
nuovo per piloti e team ed è altrettanto ovvio che Bradl al suo primo anno in
superbike deve ambientarsi per capire come gestire un mezzo totalmente diverso
da quelli con cui era abituato a correre in passato.
Dal primo round s’intuisce
che la gestione dell’erogazione è uno dei primi problemi da risolvere; difatti
nei primi due terzi di gara entrambi i piloti hanno lottato nei rispettivi
gruppi cedendo all’ultimo le migliori posizioni. La caduta di Hayden in gara 2,
invece, è figlia della necessità di spingere per avere conferma delle modifiche
fatte tra sabato e domenica e per trovare il limite della moto in gara. Lucido
nell’analisi del week end Nicky Hayden, che ha dichiarato: “sabato abbiamo
fatto alcune importanti modifiche alla messa a punto per potere essere il più pronti
possibile per la gara. Ho fatto una buona partenza e per un po' sono riuscito a
rimanere con il gruppo. Ci sono stati alcuni punti della pista dove riuscivo a
essere molto veloce, ma mano a mano che la gara proseguiva avevo difficoltà a
tenere la scia di chi mi stava davanti. La domenica abbiamo fatto alcune
modifiche per sfruttare un po' di più le gomme soprattutto con le temperature
più calde, ed è andata un po' meglio con il gas ma peggio in frenata. Non ho
fatto buona partenza come sabato, ma mi sentivo bene. Ho impostato il mio giro
più veloce della gara e stavo migliorando nel tentativo di stare con il secondo
gruppo, ma sono scivolato. Ovviamente non posso dire che sono felice per i
risultati e in generale per il week-end: ho fatto del mio meglio e ho guidato
più forte che potevo, ma non è andata secondo i piani. Cercheremo di cambiare
le cose per la Thailandia”. Anche Stefan Bradl spiega analiticamente i problemi
della nuova Fireblade e l’evoluzione delle sue gare: “la mia prima gara del
Mondiale Superbike non è stata facile. Eravamo forti nella frenata e questo è
positivo, ma se c'è un punto su cui dobbiamo lavorare è il link tra
acceleratore e comportamento del pneumatico posteriore, che spinnava molto.
All’inizio sentivo il pneumatico, ma con il passare dei giri la situazione è
diventata un po' più problematica. Abbiamo migliorato rispetto ai test, ma
qualcosa non è ancora a posto. La mia partenza nella gara di domenica è stata
un po’ peggiore rispetto a quella del sabato: la partenza in sé non era così
male in realtà, ma ho avuto una brutta linea in curva che si è ripercossa nelle
successive. Questo significa che il vantaggio che avevo all'inizio è sparito e
ho perso un paio di posizioni. Prima della gara abbiamo fatto alcune modifiche
soprattutto all’avantreno, che si sono rivelate positive. Purtroppo, mentre
l'angolo di entrata era buono e potevo essere aggressivo sui freni, ci mancava
l’uscita di curva. Al momento siamo anche troppo aggressivi con le gomme e ciò
significava che nel finale non riesco a tenere il ritmo. Ciononostante sono
riuscito a rimanere nel secondo gruppo e imparare molto. Tutto sommato, non è
stato un weekend facile, ma sono sicuro che saremo in grado di migliorare in
vista della gara in Thailandia”.
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