LA
TERZA GENERAZIONE PER FESTEGGIARE I 50 ANNI DI V7
V7 è
uno dei modelli più celebri e conosciuti di Moto Guzzi. La fama mondiale è
dovuta alla sua capacità di mantenere fede alle aspettative e alla reputazione
di un marchio leggendario come Moto Guzzi. Dal 1967, anno in cui iniziarono le
vendite dei primi esemplari in Italia, V7 è diventata il caposaldo della gamma
e la rappresentante per eccellenza della motocicletta italiana, distinta da contenuti
e design in grado di raccogliere l’apprezzamento di un pubblico davvero
trasversale ed eterogeneo.
A cinquant’anni dal lancio del primo esemplare, Moto
Guzzi presenta il terzo atto di un’opera prima: V7 III. Come lo è stato per la
seconda generazione rispetto alla primogenita V7, anche per V7 III il
rinnovamento è così profondo da meritarsi di portare avanti la numerazione
progressiva con i simboli romani, che da sempre distingue le Moto Guzzi più
popolari e longeve, come Le Mans e California. E’ disponibile nelle tre note e
apprezzate versioni Stone (modello dall’anima dark contraddistinto dalle
grafiche total black), Special (il classico dominato dalle cromature, più in
linea con il design della progenitrice)e Racer (che rappresenta bene la storia dei
successi sportivi di Moto Guzzi, vincitrice, al momento del ritiro dalle corse
nel ‘57, di 15 titoli mondiali e 11 Tourist Trophy) che rispetto al passato
guadagnano connotazioni più forti e una maggiore differenziazione tra loro. A
queste si aggiunge una quarta versione celebrativa (in omaggio ai cinquant’anni
di V7) denominata Anniversario, numerata e limitata in soli 750 esemplari e
caratterizzata da inediti dettagli. Seppur la potenza massima sia aumentata del
10%, grazie all’introduzione del nuovo motore, l’aumento delle prestazioni non
è stato l’obiettivo principale a indirizzare il rinnovamento di V7. La terza
generazione della “settemezzo” di Mandello vuole continuare a essere la
motocicletta d’accesso nel mondo Moto Guzzi, facile, dalle dimensioni e peso
tra i più contenuti della categoria, ma al contempo dal carattere forte e
autentico, tipico di tutte le Moto Guzzi, gran parte del quale è messo in
mostra dal bicilindrico trasversale a V, configurazione unica al mondo. Gli
obiettivi primari che hanno guidato l’evoluzione riguardano lo stile, la
dotazione di serie e il comportamento su strada, ovvero gli aspetti che
influenzano il piacere di possedere e guidare una V7. Per questo motivo la
terza generazione mantiene intatta la personalità stilistica del modello,
caratterizzata da un design che dialoga tra forme ispirate dalla storia di Moto
Guzzi ed esigenze da motocicletta contemporanea. La prima impressione però è di
essere al cospetto di una moto più matura e robusta, sensazione dovuta principalmente
alla presenza dei collettori di scarico a doppio tubo e delle teste motore,
entrambi dalle dimensioni maggiori. In realtà, a parte questi due particolari,
i volumi rimangono pressoché identici a quelli della precedente generazione,
confermando V7 III quale motocicletta classica tra le più accessibili e snelle.
Non è cambiato invece il serbatoio in metallo da 21 litri ispirato a quello
della magnifica V7 Sport del ‘71. Ulteriori nuovi elementi di stile riguardano
i copri iniettori dal nuovo design, i fianchetti laterali dalle forme più
slanciate e la nuova sella, dalle grafiche e rivestimenti inediti e dedicati ad
ognuno dei modelli. Nuovi sono anche gli indicatori di direzione, gli
specchietti, più larghi di 40 mm per aumentare la visuale e la strumentazione.
Coerente con l’immagine essenziale di V7 III Stone, su quest’ultima è montato
un singolo quadrante circolare da 100 mm di diametro misto analogico e digitale,
mentre le versioni Special, Racer e Anniversario dispongono di un secondo
quadrante circolare che contiene il contagiri. Graficamente come la celebre
V750 S3 del ‘75, la Special propone la tipica fascia colorata sui fianchetti
sottosella, che richiama la banda orizzontale dello stesso colore presente sul
serbatoio. Le ruote a raggi hanno i canali lucidati e i mozzi neri; la
strumentazione è a doppio quadrante circolare, mentre di serie è presente il
maniglione d’appiglio in acciaio cromato per il passeggero e la sella con
trapuntature effetto “old school”, elementi che ne sottolineano l’estrazione
classica ed elegante. Diversamente da Stone e da Racer, V7 III Special e
Anniversario hanno una protezione sugli steli forcella anziché i soffietti
para-polvere e due nuove colorazioni: Nero Inchiostro, Blu Zaffiro. Naturalmente
come da tradizione della Moto Guzzi la ciclistica è quanto di meglio potesse
essere disegnato. Il miglior esempio recente di tale capacità è rappresentato
da California 1400, l’unica custom dalla dinamica di guida di una cruiser. La
guida deliziosa della V7 ha origini lontane: nel 1970 V7 Police, dopo una serie
durissima di test, vinse la selezione per entrare nella squadra della LAPD (Los
Angeles Police Department), dimostrando anche oltre Oceano l’autorità in
materia del marchio lariano. Moto Guzzi non si smentisce nel ridisegnare il
telaio della nuova V7, malgrado le qualità di guida della seconda generazione
fossero già elevate, tanto da superare a pieni voti l’esame di critica,
pubblico e mercati. Il telaio in acciaio mantiene lo schema a doppia culla
scomponibile e la medesima distribuzione dei pesi (46% anteriore; 54%
posteriore) del precedente con la parte frontale completamente rivista e
rinforzata e con una nuova geometria di sterzo che garantisce più dinamicità in
curva, più maneggevolezza e stabilità, venendo così incontro a tutte le
esigenze di guida del moderno motociclista. Inoltre tutta la struttura ha
beneficiato di un’operazione di cura e finitura dei particolari, comprese le
saldature e la verniciatura. I nuovi ammortizzatori Kayaba regolabili nel
precarico molla, grazie anche alla maggiore inclinazione sul punto di fissaggio
al telaio, restituiscono una risposta più progressiva e controllata in ogni
situazione, anche col passeggero a bordo. Quest’ultimo può contare su una
posizione in sella più comoda, grazie a pedane, più basse e avanzate. Cambia,
seppur di poco, la posizione di guida del pilota, per via della sella più bassa
(770 mm da terra) e delle nuove pedane in alluminio. La triangolazione
sella-manubrio-pedane guadagna così quote ideali per piloti di qualsiasi
statura. Completa il rinnovamento ciclistico la pompa freno posteriore con
serbatoio integrato, che garantisce più prontezza e modulabilità nell’azione.
Per quanto riguarda il propulsore, è stato sviluppato con l’obiettivo di
elevare al massimo il piacere di guida e divertimento su strada, oltre a
garantire maggiori prestazioni e affidabilità. Il basamento in alluminio
irrigidito nei punti nevralgici, adotta una nuova coppa dell’olio e un albero
motore calcolato nelle inerzie per restituire più vivacità e un adeguato freno
motore. Il sistema di lubrificazione all’interno del basamento è studiato per
smaltire meglio il calore e ridurre gli assorbimenti di potenza a vantaggio
delle prestazioni e della riduzione dei consumi di carburante. È presente
inoltre un sistema di ventilazione che riduce le perdite di potenza dovute al
pompaggio all’interno delle camere di manovella e una pompa dell’olio a portata
ridotta in grado d’assorbire meno potenza. Il condotto d’aspirazione della
pompa dell’olio è nuovo, così come la relativa valvola di by-pass e sono stati
introdotti getti olio di raffreddamento del pistone, dotati di valvola di
controllo e gestione del flusso. È nuovo anche il coperchio dell’alternatore
che ora integra l’uscita dei gas di blow-by. Nella parte alta del motore,
teste, pistoni e cilindri in alluminio sono completamente nuovi, anche se i
valori di alesaggio e corsa sono i medesimi della precedente unità. Come da
tradizione la distribuzione è comandata da un sistema ad aste e bilancieri a 2
valvole per cilindro disposte ora in maniera inclinata (più efficiente) nella
testa. L’alimentazione è affidata a un sistema d’iniezione elettronica
monocorpo Marelli, gestito da una nuova centralina elettronica. Nuovo è anche
l’impianto di scarico, dotato di collettori a doppio tubo che migliorano
l’isolamento termico. La presenza nelle teste dell’ingresso del sistema di aria
ausiliaria, abbinato al catalizzatore trivalente, alla doppia sonda Lambda e
alla nuova progettazione del motore, permettono al twin 750 di rispettare la
normativa antinquinamento Euro 4. Aumenta la potenza massima che arriva ora a
52 CV a 6.200 giri/min, mentre la coppia massima si attesta a 60 Nm a 4.900
giri/min, con una curva d’erogazione veramente piatta che promette facilità di
utilizzo abbinata come sempre a quel carattere e prontezza tipico dei motori
Moto Guzzi. È disponibile anche una versione depotenziata, in linea con le
limitazioni della patente A2 e ideale per i nuovi guzzisti, che possono contare
anche su peso e dimensioni complessive ridotti e sulla generale facilità di
guida di tutte le versioni di V7 III. Un altro aspetto innovativo del motore
Moto Guzzi è la frizione monodisco a secco di 170 mm, che aumenta la robustezza
e l’affidabilità nel tempo, diminuendo inoltre il carico sulla leva al
manubrio, a vantaggio della modulabilità e del comfort di guida. Il cambio a
sei rapporti introdotto su V7 II, preciso e morbido negli innesti, rimane
invariato, ma beneficia di una differente rapportatura della prima e della
sesta marcia, utili per sfruttare al meglio le caratteristiche di coppia e
potenza del motore. Moto Guzzi ha sempre mostrato grande competenza anche sotto
l’aspetto della sicurezza. Per questo motivo la V7 III dispone dell’ABS e di un
nuovo MGCT (Moto Guzzi Controllo Trazione) regolabile e disinseribile. Il primo
è un’unità Continental a doppio canale che evita il bloccaggio delle ruote
nelle frenate intense, mentre il secondo, è un sistema che scongiura lo slittamento
della ruota posteriore in accelerazione. Il nuovo MGCT è regolabile su due
livelli d’intervento, uno più conservativo e ideale ad esempio quando
l’aderenza è precaria per via dell’asfalto bagnato o scivoloso e l’altro è studiato
per assecondare la guida emozionante su asfalto asciutto in sicurezza.
Un’ulteriore peculiarità del sistema MGCT è la possibilità di ricalibrare la
circonferenza del pneumatico posteriore, compensando l’eventuale usura o
l’impiego di unità con profili diversi da quello di primo equipaggiamento, in
modo da avere sempre un intervento preciso del controllo di trazione. Per la
nuova gamma V7 III è disponibile come optional la piattaforma multimediale di
Moto Guzzi MG-MP, l’innovativo sistema multimediale capace di connettere la moto
allo smartphone. Grazie ad un’applicazione dedicata, lo smartphone (iPhone o
Android) diviene un vero e proprio sofisticato computer di bordo multifunzione
e l’anello di connessione tra veicolo e Internet. La connessione bluetooth
consente di visualizzare simultaneamente sullo schermo cinque parametri per
volta, scelti a piacere in un vasto menu, tra cui tachimetro, contagiri,
potenza istantanea, coppia istantanea, consumo istantaneo e medio, velocità
media e voltaggio batteria, accelerazione longitudinale e trip computer esteso.
La funzione “Eco Ride” aiuta a limitare i consumi e a mantenere una condotta di
guida eco-compatibile, fornendo una valutazione sintetica dei risultati
ottenuti durante il viaggio. È possibile registrare i dati dei viaggi e rivederli
sul computer o direttamente sullo smartphone, analizzando il percorso
effettuato, visualizzando punto per punto i parametri di funzionamento del
veicolo. Inoltre il sistema permette di ritrovare facilmente il veicolo quando
viene parcheggiato in un luogo sconosciuto, salvando automaticamente la
posizione in cui è stato spento. MG-MP include la funzione “Grip Warning” che
replica per la massima visibilità le indicazioni sul funzionamento del
controllo di trazione e avvisa in caso di eccessivo sfruttamento dell’aderenza
disponibile. Grazie all’uso sinergico dei giroscopi e delle informazioni
provenienti dal collegamento diretto con l’elettronica del veicolo, lo
smartphone si trasforma in un sofisticato strumento di misura dell’angolo di
piega in curva.
Nessun commento:
Posta un commento