AZZURRA COME IL MARE
A
prima vista sembra il risultato di uno scontro tra una Husky da cross degli
anni ’70 e la Scrambler della BMW. E in effetti a voler andare a fondo,
l’ispirazione per il look (e per molti particolari di questa preparazione)
derivano proprio da quel tipo di motociclette.
Di per se gli interventi non
sono granchè invasivi: serbatoio, parafanghi in alluminio con le classiche alette
in gomma per il fango, una tabella gialla porta numero, un bel faro
supplementare di profondità della Hella montato sopra il cilindro sinistro, cerchi
a raggi Kineo, collettori modificati e bendati, scarico a “ciminiera”, filtri
K&N e borsa di tela sulla destra. In realtà ciò che colpisce è lo spirito
con cui è stata pensata, l’idea di creare una special che fosse più “violenta”
della base originale, in grado di correre nel deserto e di saltare sui dossi
naturali di percorsi accidentati e sabbiosi. In una parola una BMW che si sentisse
e che agisse come una cross anni ’70. E per sugellare questo “matrimonio” nome
e stile si allineano creando una perfetta sintesi simbiotica. Le Touqet infatti
richiama la famosa e massacrante Enduropale du Touquet, una gara di enduro
estremo della durata di tre ore che si tiene ogni anno sulla sabbia delle
spiagge del nord della Francia. Creata nel 1975 dal fondatore della Dakar,
l'indimenticato Thierry Sabine, è uno dei più grandi eventi offroad del mondo.
Allo stesso modo bianco avorio e azzurro richiamano i colori dell’oceano di
fronte al quale si svolge Enduropale du Touquet. E diciamola tutta fuori dai
denti, la Le Touqet colpisce perfettamente nel segno perché visivamente viene
percepita come una leggera cross anni ’70 e perché già dalla prima immagine è
un attimo immaginarsi in sella all’imbrunire guidandola su una distesa di
sabbia bagnata con il grosso (e giallo) faro Hella a illuminare il sentiero
sotto gli pneumatici.
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