lunedì 17 aprile 2017

QUESTA MOTO NON ESISTE!
Funziona così: trovi un G/S a due valvole, lo seghi, lo tagliuzzi, lo smembri, lo tramuti in qualcosa che non era (magari in un bobber!), lo snaturi e poi lo vendi a decine di migliaia di euro a qualche hipster in cerca di una vintage bike con cui mettere in mostra al bar sotto casa se stesso, i risvoltini del nuovo paio di jeans e la barba appena fatta al barber shop di turno.
E nel frattempo, da qualche parte, un appassionato piange la dipartita dell’ennesima G/S. Non stiamo asserendo che faranno tutte questa fine e neppure che qualunque preparazione ne dissacri lo spirito originario, però a ben guardare le quotazioni continuano a salire e i modelli in ordine sono sempre meno. Ma si sa il mondo è bello perché e vario e pazzerello e può succedere che in un’officina olandese qualcuno pensi bene di costruire una G/S partendo…da pezzi avanzati! Ecco la sintesi di questa special, che rende giustizia allo spirito originale della G/S esaltandolo senza ridicolizzarlo. Wang Choy di Wang Motorcycles ha rastrellato letteralmente il magazzino della sua officina per costruire una BMW che sostanzialmente non è mai esistita perché ha il telaio di una R80G/S, il motore di una R65 e il Paralever di una R100GS! Se il telaietto posteriore è stato rifatto su misura accorciando e dando vita al classico elemento da enduro/cross con chiusura ad arco e parafango alto con tanto di sella in pelle marrone, l’anteriore è di derivazione KTM (forcella White Power a lunga escursione e cerchio da 21 pollici) mentre al retrotreno è stato montato un nuovo monoammortizzatore per molleggiare il cerchio posteriore originale BMW e i tassellatissimi pneumatici Mitas. La linea è stata mantenuta volutamente snella grazie  al serbatoio di una Yamaha DT250, a nuovi parafanghi e tabelle porta numero d’alluminio e a fari LED piccoli annegati nelle sovrastrutture. Il motore è stato rifatto da zero maggiorandolo a 860 centimetri cubici e montando un filtro aria K&N più aperto con air-box home made e uno scarico Supertrapp con rivestimento ceramico. Il cablaggio è totalmente nuovo e ridotto ai minimi termini (mancano anche gli indicatori di direzione) con tanto di batteria agli ioni di litio, nuovo regolatore e raddrizzatore Beck Electric. Manubrio, leva frizione e acceleratore sono Magura, la pompa freno è Brembo e per tenere pulita la zona sotto il naso del guidatore la chiave d’accensione è stata spostata davanti al filtro aria direttamente sul basamento del motore. L’intero telaio è stato dipinto di bianco e l’unica nota di colore è il serbatoio arancione. Ma l’aspetto più importante di questa special è lo spirito con cui è stata realizzata che ricalca esattamente quanto fatto in origine da Laszlo Peres nel ’77 quando assemblò la prima embrionale G/S per utilizzarla nelle gare. Allo sesso modo la special di Wang Motorcycles nasce come mix di parti sparse e il risultato è talmente bello e pulito, ma per nulla leccato o costoso come le ultime versioni della GS, da non fare impensierire se la si dovesse lanciare in mulattiera tra sassi e rovi.











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