IL
MINIMALISMO CHE SA DI BUONO
Certe
volte quello che colpisce di una moto, o di una special, non è l’aspetto
generale in se quanto i singoli particolari. E, in tutta onestà, le moto
moderne sono troppo cariche di design e sovrastrutture che complicano sia il
look che la manutenzione. Prendete una monocilindrica moderna e una di
trent’anni fa: la prima avrà una centralina da nascondere, degli iniettori (e probabilmente
anche una pompa) al posto del carburatore, sensori vari, ABS radiatore con
relativi convogliatori d’aria, mascherine e parabrezza più o meno estesi e serbatoi
dalle forme strane.
I secondi, invece, saranno basici e minimalisti, leggeri e
raffreddati ad aria, con un serbatoio che manderà benzina ai carburatori per
caduta e un’elettronica che entrerebbe in un pacchetto di sigarette. Il
coraggio di questa filosofia semplice e funzionale è alla base della special
realizzata da Hill Hudson di Hill Moto, preparatore di Portland che ricevuta
una Honda XR650L del 2014 da un cliente, l’ha trasformata seguendo i dictat di
semplicità e praticità amalgamando al contempo pezzi vecchi e moderni. La prima
operazione è stata quella d’abbassare la linea generale della moto e l’altezza
della sella che in origine era di circa 955 millimetri, intervenendo sul
telaietto originale sostituito con un nuovo elemento. Ed è proprio sulla coda
che si è concentrato il grosso del lavoro perché, come dice Hill, è ciò che
vedono tutti quelli che ti seguono. Motivo per cui si è inventato un gioco di
simmetrie sfruttando un faretto posteriore posizionato accanto al tubo di
scarico del terminale sottosella. L’esecuzione rende l’insieme pulito e geniale
allo stesso tempo, completando il lavoro fatto sulla sella e sul relativo
telaietto che ora sfoggia una maniglia d’ottone sul lato sinistro. Per i
parafanghi ha investito oltre un mese di lavoro manuale per definirne forme e
dimensioni intuendo che per salvaguardare la linea pulita della XR bisognava
montare quello posteriore a sbalzo e a filo della ruota. Ma il famoso
particolare che colpisce, quello che diventa il centro della preparazione e ne
ispira le linee e il risultato è il serbatoio ex Honda CB77 che una volta
posizionato sul telaio non l’ha più abbandonato. L’elemento vintage sembra nato
per questa moto…anzi per questa special al punto da diventare l’elemento
catalizzante di tutta la preparazione. Il resto è stato un mero lavoro di
affinamento dei particolari (il faro tondo davanti con rete para sassi, la
protezione para motore, la batteria spostata in basso dietro al forcellone) e
di verniciatura che gioca su toni di nero e particolari cromati e d’ottone.
Paradossalmente per una preparazione apparentemente semplice è stato necessario
lavorare oltre un anno, ma il risultato ripaga della fatica e della tensione
artistica che ha agito a un livello superiore dove minimalismo funzionale vuol
dire davvero eliminare il superfluo senza sostituirlo con qualcosa di più
leggero mantenendo la pragmaticità generale del mezzo. Che a farla semplice
vuol dire bella, pratica e leggera!
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