PICCOLA BASTARDA!
Guardate
bene questa piccola special; notate niente di strano? Aiutino: marchio Honda
sul serbatoio e Ducati sul carter motore. Possibile? Assolutamente si, e non è
tutto; ma andiamo con ordine. Quella che vedete in foto è la realizzazione di
un progetto personale, un’idea folle, di Jeff Gittleson di Kinesis Moto che sul
telaio di una Honda CB175 ha montato il monocilindrico di una Ducati 160 Monza
Junior.
Il primo era un ricambio del ’71 che prendeva polvere in un angolo del
suo garage; il secondo un propulsore del ’66 trovato su eBay e acquistato
seduta stante. “Ho sempre amato l'estetica dei motori Ducati – spiega Jeff – così
ho pensato, perché non montarlo su qualcosa che avevo qua in giro?”…il ragionamento
non fa una grinza! Anche perché nel passato era prassi trasformare Scrambler
250 e 350 originali Ducati in piccole sportive da usare in pista durante
rievocazioni storiche. Quindi esulando dal giudicare questo tipo di “mutazioni”
irreversibili su mezzi storici, l’idea di Jeff appare interessante perché ridà
vita a pezzi che da soli erano stati privati della loro ragion d’essere…con il
plus della genialità frankensteiniana. Il motore è stato revisionato e “ringalluzito”
dallo specialista Tom Bailey per garantirne l’affidabilità nell’uso di tutti i
giorni; d’altronde è noto che il piccolo mono italiano nasceva per le gare di
durata. Ne è stata aumentata la compressione, aggiornato il sistema di carica e
l’accensione (ora è digitale), montato un condotto d’aspirazione su misura per
ospitare un nuovo carburatore maggiorato Mikuni da 22 e sostituito lo scarico
on un altro ex novo. Gl’interventi più importanti hanno riguardato i supporti
motore necessariamente modificati per potersi amalgamare con il telaio
giapponese e mantenere l’inclinazione originale di 10 gradi del propulsore, e
lo spostamento della catena di trasmissione da sinistra a destra. La ciclistica
della piccola Honda è stata modificata abbassando l’anteriore e montando nuovi
ammortizzatori Hagon al posteriore; pedane Dime City Cycles, semimanubri
Woodcraft, fari, strumentazione e sella nuovi. Il tutto appare molto spoglio e
leggero (sui 90 chili circa) al punto che Jeff ha soprannominato questa special
“The Featherweight”. Per la colorazione si è optato per un mix altrettanto
geniale: motore con la sua patina originale e tutto il resto colorato in
Impulse Blue Metallic in onore alla prima special di Jeff che era…una Pontiac
GTO! In definitiva non si può parlare di un’operazione di recupero e neppure di
restauro dal momento che si tratta di un mix di parti diverse che, comunque,
lavorano ottimamente insieme. Diciamo che potremmo paragonare questa piccola
bastarda a quei cuccioli di cane che nascono da genitori non di razza: non
hanno un pedigree ma risultano migliori dei consimili stellati. Rimane un solo
dubbio: è una Ducati o una Honda?
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