Il
risultato incoraggiante di Iannone (nono) ad Assen fa pensare che la Suzuki
possa migliorare da qui alla fine del campionato.
Una
rondine non fa primavera ma il nono posto di Andrea ad Assen in sella alla
GSX-RR non può che far ben sperare. Dal sedicesimo posto in griglia ha
azzeccato un’ottima partenza che gli ha permesso di guadagnare parecchie
posizioni. La prima parte di gara è stata condotta tutta all’attacco fino a
quando la pioggia e il calo fisiologico degli pneumatici hanno obbligato il
pilota italiano a tiare i remi in barca e a gestire la posizione.
Più indietro
il rientrante compagno di squadra Rins da cui non ci si poteva aspettare molto
di più del diciassettesimo posto finale dal momento che ha saltato parecchie
gare e ha dovuto ritrovare il feeling con una Suzuki evidentemente diversa (e
forse migliore) rispetto a quanto aveva guidato a inizio campionato; inoltre la
tattica di cambiare moto lo ha penalizzato fino alla bandiera a scacchi. Ma
l’aspetto più negativo del suo week end di Rins è stato quello di non aver
visto le bandiere blu quando sopraggiungeva Petrucci in lotta per la vittoria
con Rossi. Alla fine del week end di Assen rimane il distacco sul traguardo di
Iannone dai primi (oltre 37 secondi); ad Akashi stanno lavorando per colmare il
gap dai primi e non è detto che prima della fine dell’anno non si possa
festeggiare anche la vittoria di un Gran Premio. “
La prima parte della gara è
stata molto positiva – ha dichiarato
Andrea Iannone –
e sono riuscito a
recuperare e ad entrare nella top 10. ho avuto un buon ritmo, molto vicino ai
piloti di testa. Poi abbiamo avuto alcuni problemi con il grip. Quando gli
pneumatici si consumano, la GSX-RR cambia radicalmente il suo comportamento, e
non riesco ad essere efficace come vorrei. Dobbiamo imparare a gestire meglio
queste situazioni e rimanere più vicini ai nostri concorrenti“. Molto
propositivo
Alex Rins nonostante il diciassettesimo posto finale, una strategia
sbagliata e il “fattaccio” delle bandiere blu non viste ai danni di Petrucci: "
sono
contento di questa gara. E' positivo che alla fine di questo fine settimana
sono stato in grado di provare tutte queste differenti condizioni: secco poi
bagnato e anche il flag to flag. l'inizio della gara non è stato buono e ho
faticato a trovare il ritmo, ma poi sono riuscito ad avere più feeling e ho
potuto superare e recuperare. Quando ha iniziato a piovere ho preso un rischio cambiando
la moto perché pensato che avrebbe piovuto molto più forte, ma questo non è
accaduto e il risultato è che ho perso tempo, ma questo significa anche più
esperienza per me. Mi dispiace per il giro finale quello che è successo è stato
che non ho visto le bandiere blu, e la mia posizione era un disturbo per Petrucci,
quindi mi scuso con lui“.
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