In
gara uno il drammatico incidente di Davies mentre lottava per il gradino più
alto del podio con Rea mentre in gara due si celebra la prima vittoria di
Melandri.
Un
gran premio di Misano da dimenticare (al sabato) e da incorniciare (la
domenica) nello stesso tempo per la Ducati. Se in gara uno si è vissuto il
dramma dell’incidente occorso a Davies mentre lottava per la vittoria contro
Rea fino a poche curve dalla fine, gara due ha suggellato il primo trionfo
stagionale di Melandri in rosso. Per quanto riguarda il pilota britannico si è
trattato di un incidente la cui dinamica ha ricordato per molti aspetti quello
accaduto a Simoncelli, con Rea (incolpevole) che ha letteralmente investito
Chaz cadutogli davanti pochi istanti prima.
I controlli medici hanno
riscontrato alcune fratture ma già si parla di recupero per Laguna Seca. E a
confermare quanto detto, sebbene fasciato e dolorante, domenica Chaz era nei
box Ducati per seguire la corsa del compagno di squadra. A Per dovere di
cronaca bisogna specificare che in gara uno Melandri è scivolato all’ultimo
giro vanificando di fatto un’ottima prestazione e il potenziale terzo posto
(chiuderà quindicesimo). Gara due è iniziata con la defezione di Chaz,
impossibilitato a correre per i postumi della caduta del sabato, e con Marco
decimo sulla griglia. La regola dell’inversione delle posizioni di partenza per
la prima volta in questa stagione ha mescolato le carte al punto che per
parecchi giri diversi piloti (e non solo i soliti noti) si sono succeduti ala
testa della corsa. Ciononostante Melandri ha sfruttato appieno la sua Panigale rosicchiando
decimi su decimi, superando tutti gli avversari che si trovavano davanti e
andando a vincere la gara. Per il ravennate si tratta della sua prima vittoria
in sella alla Ducati e la ventesima in Superbike (l’ultima risaliva a circa tre
anni fa). “
È stata una vittoria piena di significati – ha dichiarato
Melandri a
fine gara –
perché era la mia prima con Ducati, la mia prima in Italia, e la
centesima di un pilota italiano in SBK. È il frutto di tanto impegno, calma nei
momenti difficili, e un grande lavoro di squadra. Non abbiamo mai smesso di
crederci, e questo risultato ci ripaga degli sforzi. Abbiamo fatto una piccola
modifica questa mattina, e prima della partenza ero sicuro di potermela
giocare. In gara ho cercato di gestire il mio ritmo e, una volta preso il
comando, guidare pulito senza strafare. Spero che Chaz si rimetta in fretta, la
sua è stata una brutta caduta ma fortunatamente senza gravi conseguenze. Spero
di giocarmi un’altra vittoria con anche lui in pista già a Laguna Seca”.
Nonostante l’ottimo risultato di Melandri a sei gran premi dalla fine e con 300
punti ancora da assegnare, il mondiale prende una direzione ben precisa che è
quella di Rea e Sykes staccato dal compagno di squadra di 50 punti. I piloti
Ducati sono evidentemente più attardati con Chaz che ha lasciato per strada
parecchi punti a causa di cadute in gara (è terzo a -111 da Johnatan) e Marco
al debutto sulla rossa quarto a quota -133 dal capoclassifica. In coda una
curiosità: durante le prove libere la Ducati ha testato una copertura
aerodinamica lenticolare per la ruota posteriore. Segno che nonostante il campionato
sia tutto in salita per gli uomini in rosso, si continuano a sperimentare
soluzioni che possano incrementare le prestazioni della Panigale e portare i
suoi piloti a giocarsi il titolo fino alla fine.
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