Iannone
chiude decimo come a Le Mans ma il feeling con la GSX-RR migliora e il team sa
già dove intervenire per avvicinarsi ai big.
Nelle
parole di Davie Brivio Team Manager del team Suzuki Ecstar, è racchiuso il
significato della prestazione dei due piloti al Mugello: “è stata una gara
molto positiva e la vedo come una pietra miliare nel nostro percorso di
crescita. E’ un decimo posto come a Le Mans, ma completamente diverso. Andrea
ha combattuto con i piloti più veloci e ha contenuto il gap dal gruppo di
testa. Ha fatto un’ottima partenza (da sedicesimo a nono nel primo giro nda) e
ha mantenuto lo stesso ritmo dei leader per molti giri.
Poi la sua performance
è calata verso la fine, ma abbiamo già le idee su come migliorare questo
problema, ed è buono che si vada subito a Barcellona per averne riscontro. Sembra
che siamo stati in grado d’ottenere un miglior feeling tra la moto e il pilota,
e questa è la cosa più positiva del week-end. Sylvain ha avuto una gara
eccellente; è stato in grado di recuperare posizioni, lottare e superare.
Questo significa che il suo feeling sta migliorando“. In sintesi la GSX-RR sta
crescendo, il feeling con i piloti migliora di gara in gara e la vicinanza tra
il Gran Premio d’Italia e quello di Barcellona garantisce un doppio riscontro
(in positivo o in negativo solo la pista lo potrà dire) relativo alle modifiche
che il team apporterà alla moto. Tutto rose e fiori quindi? Ni, perché se da un
lato Andrea ha chiuso nella top ten, Guintoli (diciassettesimo ma convincente)
è un pilota a scadenza in attesa del ritorno di Rins. E proprio a proposito del
francese ci domandiamo se non sia il caso di ipotizzarne una permanenza in una
qualche forma all’interno del team dal momento che ha concluso entrambe le gare
disputate (mentre lo spagnolo a parità di gran premi ha ottenuto un miglior
piazzamento ma anche un ritiro). In sintesi se Iannone è il pilota su cui
puntare per la performance, Guintoli non potrebbe essere considerato il passista
che garantisce sviluppo in pista? Vedremo cosa accadrà sul rapido circuito
catalano con le sue curve veloci che sembrano assecondare le caratteristiche
della Suzuki. “Sono soddisfatto della prima parte di gara – ha dichiarato
Iannone –. Sono stato in grado di recuperare, superare e lottare. Quando le
prestazioni degli pneumatici sono calate, la moto ha cambiato il suo
comportamento e ho faticato a gestire la situazione anche in frenata e nelle
curve veloci; quest'ultimo è uno dei punti di forza della mia GSX-RR, ma quando
le gomme decadono la situazione cambia. Questo è qualcosa su cui stiamo
lavorando e la gara del Mugello ci ha dato informazioni e idee su cui lavorare e
spero che a Barcellona riusciremo a migliorare le performance”. Discorso simile
per Sylvain Guintoli che sottolinea come gara dopo gara il feeling con la
GSX-RR migliora sensibilmente: "il Mugello è stata una gara più forte di
quella di Le Mans e ne sono contento. Sono stato in grado di lottare in gara,
sorpassare, lottare, e finire la gara quasi con lo stesso tempo che avevo
all'inizio anche se mi sto ancora adattando alla classe MotoGP. Abbiamo ridotto
il gap dal leader e questo rende la gara più positiva per me. Giorno dopo
giorno sento la GSX-RR diventare “più mia”. “Ora posso godere dei sorpassi,
sentendo la potenza del motore, e fondamentalmente divertendomi, che è il modo
migliore per ottenere risultati positivi”.
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