martedì 27 giugno 2017

MOTOGP ASSEN: MARQUEZ RAGIONIERE SALVA L’ONORE DELLA HONDA

Marquez agguanta il terzo posto ad Assen mentre il compagno di squadra arranca nelle retrovie. Ma in Gemania potrebbe essere tutta un’altra storia.


Inutile negarlo: dal Gran Premio di Assen la Honda esce malconcia nonostante il terzo posto di Marquez che salva l’onore dei giapponesi. Entrambi i piloti Repsol non sono mai realmente apparsi consistenti in gara come in qualifica e il podio, agguantato più per la defaillance di Dovizioso sotto la pioggia olandese che non per le prestazioni della Honda di Marquez, hanno il sapore di un risultato ragionato (e da ragioniere) di chi vuole puntare al mondiale e argina le perdite sui circuiti dove l’azzardo potrebbe tramutarsi nell’ennesima zero dopo una caduta.
E se consideriamo che i piloti del team ufficiale Honda hanno collezionato più cadute di tutti i loro diretti avversari (due a testa; ma Vinales li ha raggiunti proprio ad Assen!) si capisce perfettamente che sia Marquez che Pedrosa devono guidare più vicini al limite della moto per poter ottenere performance (e risultati) da titolo mondiale. Alla fine la pioggia caduta sul circuito ha rimescolato le carte del gruppetto in lotta per il terzo posto da cui Marc è uscito vincitore incalzato a pochi millesimi dal compagno di marca Crutchlow, riconfermato nel team LCR Honda ma con contratto HRC per due anni. Dall’altra parte del box Pedrosa rientra da Assen con il tredicesimo posto finale dovuto principalmente a una mancanza di feeling con gli pneumatici quando la temperatura è calata sul circuito. Tirando le somme i primi cinque piloti in classifica generale erano giunti in Olanda racchiusi in 28 punti e lasciano lo storico circuito con lo stesso distacco ma rimescolati con Marquez a -11 da Dovizioso (leader provvisorio) e Pedrosa fanalino di coda dei big five. Queste le parole di Marquez a fine gara da cui trapela anche il rammarico per non aver lottato per una possibile vittoria: “sono molto contento del podio e della nostra gara perchè siamo stati abbastanza competitivi in ​​condizioni di asciutto su una pista che non è delle migliori per noi. Naturalmente le condizioni erano molto difficili e in questo tipo di situazione si può perdere o guadagnare molti punti. Ho optato per l'opzione sicura. Forse avrei potuto cercare di lottare per la vittoria, ma onestamente ho avuto alcuni avvertimenti e ho pensato che era troppo pericoloso per il campionato, così ho deciso di essere costante in gara e spingere al massimo alla fine. Ho posto molta attenzione per capire dove era il limite, ma alla fine sono riuscito a gestire bene la moto. Siamo a 11 punti dalla leadership e questo è importante, non importa la quarta posizione. Ora correremo in circuiti che potrebbero essere migliori per noi, quindi lavoreremo duro e vedremo cosa succederà”. Anche Crutchlow è contento per il proprio risultato in gara; ma parla anche di problemi di feeling con gli pneumatici: “sono contento d’essere giunto quarto. Ero un po' deluso per il mio ritmo a metà gara perchè ho avuto qualche problema con la gomma anteriore e non ho potuto spingere come avrei voluto. Ma ho pensato che eravamo ancora in lotta per un buon risultato e continuato a lottare. Ho avuto una brutta partenza che mi ha davvero ostacolato, così come il non  partire dalle prime file. Penso che in realtà mi è costato il podio o anche la possibilità di lottare per la vittoria, perché il ritmo non era troppo veloce. Dopo ha cominciato a piovere e ho tenuto la mente lucida, ma ho fatto un errore mostrando a Marc e a Dovi le mie carte troppo presto e non sono riuscito a ripassarli all'ultimo giro. Infatti Marc appena mi ha seguito e superato all'ultima curva e non c'era niente che potessi fare. Ma è stata una grande lotta, mi è piaciuto molto”. Diametralmente opposte (come anche il risultato) le dichiarazioni di Pedrosa: “la gara è stata molto difficile in quanto non ho fatto una grande partenza e non ho recuperare le posizioni come speravo. Ho accusato subito un grande gap nonostante girassi abbastanza bene rispetto ai piloti che avevo davanti. Più tardi, quando la pioggia è arrivata, ho rallentato un po' e gli pneumatici hanno iniziato immediatamente a perdere temperatura. So che sono molto sensibile a questo tipo di situazioni e che la prossima volta avrò bisogno di gestirla meglio. Devo trovare un modo per mantenere la temperatura delle slick perché quando si raffreddano diventa molto difficile tornare al proprio ritmo e riconquistare fiducia. Purtroppo, non ero in grado di gestire meglio questo fine settimana. I punti positivi sono che avrei potuto fare dei buoni tempi sul giro all'inizio della gara e che ho perso un solo punto sul leader nella classifica di campionato”. E come accennavamo poco sopra, il circus non tira fiato e si prepara a per il prossimo round al Sachsenring dove nel 2016 Marquez e Crutchlow furono protagonisti sotto la pioggia.









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