Prestazione
incolore dei piloti ufficiali, battuti anche dal team satellite. E rimane il
mistero su cosa sia successo alle M1 di Rossi e Vinales.
Non
è tanto la prestazione sotto tono di entrambi i piloti che colpisce e neppure
il loro veleggiare nelle posizioni di media classifica al punto da essere
fanalini di coda della top ten, quanto piuttosto il fatto che i Zarco e Folger
del team satellite Tech3 in sella alle M1 2016 siano giunti davanti agli
ufficiali. La pista catalana ha fatto soffrire le Michelin e l’equilibrio della
vecchia M1 e in questo gran premio ha fatto la differenza. Il risultato finale
è che il francese è risultato il migliore dei piloti Yamaha in pista con il suo
quinto posto (incalzato dal compagno di squadra sesto) mentre Rossi ha chiuso
ottavo e Vinales addirittura decimo.
Le classifiche piloti e costruttori sono
salve (per il momento) ma in entrambe gli avversari incalzano (Dovizioso è a -7
e i primi cinque piloti sono racchiusi in 28 punti con Rossi fanalino di coda
del gruppo). A Iwata la sirena dell’allarme sta suonando forte e urge un cambio
di rotta drastico perché è la seconda volta in questa stagione che il non
perfetto equilibrio della M1 mette in difficoltà i piloti del team ufficiale,
ripercuotendosi anche sull’umore generale di tutta la squadra: “
sono veramente
triste – ha dichiarato
Rossi –
perché qui l'anno scorso avevo vinto e inoltre è
una delle mie piste preferite. Sapevamo che sarebbe stato un weekend difficile
e abbiamo avuto alcuni problemi durante le sessioni di prove a causa della
temperatura dell'asfalto e il livello di aderenza. La gara non è stata
positiva, ma ho fatto del mio meglio per prendere più punti per il campionato.
In settimana avremo un test importante. Spero che per le prossime due gare
saremo in grado di tornare davanti”. Medesimo stato d’animo quello del compagno
di squadra
Vinales che ha dichiarato: “
è stata una giornata davvero difficile,
ma ci sono alcuni giorni in cui si possono solo ottenere alcuni punti ed è
quello che abbiamo fatto. Il decimo posto era il massimo che potevamo fare e
sicuramente non è la nostra posizione ma dobbiamo essere felici per i sei punti
che abbiamo preso e almeno siamo ancora primi in campionato. Noi continueremo a
lavorare sodo per ottenere risultati migliori nelle prossime gare”. Emblematiche
le parole di
Massimo Meregalli,
Direttore del Movistar Yamaha MotoGP Team: “
ci aspettavamo una gara
particolarmente impegnativa per noi, date le difficoltà che abbiamo incontrato in
tutte le sessioni di prove. Sapevamo che in tali circostanze con il caldo e la bassa
aderenza dell’asfalto la nostra moto non era competitiva. Ottavo e decimo non sono
esattamente quello che volevamo ottenere, ma abbiamo raccolto punti preziosi
per il campionato e archiviata la gara ci concentriamo sulle prossime. E’ un
bene che abbiamo deciso di restare al Montmeló per dei test così da poter
ottenere feedback immediati sul nuovo materiale sviluppato dai nostri
ingegneri. Abbiamo portato due nuovi telai con l'obiettivo di migliorare le
prestazioni della moto in situazioni come quelle della gara e torneremo presto
sul gradino più alto del podio”.
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