lunedì 12 giugno 2017

MOTOGP: IL GIORNO NERO DELLA YAMAHA

Prestazione incolore dei piloti ufficiali, battuti anche dal team satellite. E rimane il mistero su cosa sia successo alle M1 di Rossi e Vinales.

Non è tanto la prestazione sotto tono di entrambi i piloti che colpisce e neppure il loro veleggiare nelle posizioni di media classifica al punto da essere fanalini di coda della top ten, quanto piuttosto il fatto che i Zarco e Folger del team satellite Tech3 in sella alle M1 2016 siano giunti davanti agli ufficiali. La pista catalana ha fatto soffrire le Michelin e l’equilibrio della vecchia M1 e in questo gran premio ha fatto la differenza. Il risultato finale è che il francese è risultato il migliore dei piloti Yamaha in pista con il suo quinto posto (incalzato dal compagno di squadra sesto) mentre Rossi ha chiuso ottavo e Vinales addirittura decimo.
Le classifiche piloti e costruttori sono salve (per il momento) ma in entrambe gli avversari incalzano (Dovizioso è a -7 e i primi cinque piloti sono racchiusi in 28 punti con Rossi fanalino di coda del gruppo). A Iwata la sirena dell’allarme sta suonando forte e urge un cambio di rotta drastico perché è la seconda volta in questa stagione che il non perfetto equilibrio della M1 mette in difficoltà i piloti del team ufficiale, ripercuotendosi anche sull’umore generale di tutta la squadra: “sono veramente triste – ha dichiarato Rossiperché qui l'anno scorso avevo vinto e inoltre è una delle mie piste preferite. Sapevamo che sarebbe stato un weekend difficile e abbiamo avuto alcuni problemi durante le sessioni di prove a causa della temperatura dell'asfalto e il livello di aderenza. La gara non è stata positiva, ma ho fatto del mio meglio per prendere più punti per il campionato. In settimana avremo un test importante. Spero che per le prossime due gare saremo in grado di tornare davanti”. Medesimo stato d’animo quello del compagno di squadra Vinales che ha dichiarato: “è stata una giornata davvero difficile, ma ci sono alcuni giorni in cui si possono solo ottenere alcuni punti ed è quello che abbiamo fatto. Il decimo posto era il massimo che potevamo fare e sicuramente non è la nostra posizione ma dobbiamo essere felici per i sei punti che abbiamo preso e almeno siamo ancora primi in campionato. Noi continueremo a lavorare sodo per ottenere risultati migliori nelle prossime gare”. Emblematiche le parole di  Massimo Meregalli, Direttore del Movistar Yamaha MotoGP Team: “ci aspettavamo una gara particolarmente impegnativa per noi, date le difficoltà che abbiamo incontrato in tutte le sessioni di prove. Sapevamo che in tali circostanze con il caldo e la bassa aderenza dell’asfalto la nostra moto non era competitiva. Ottavo e decimo non sono esattamente quello che volevamo ottenere, ma abbiamo raccolto punti preziosi per il campionato e archiviata la gara ci concentriamo sulle prossime. E’ un bene che abbiamo deciso di restare al Montmeló per dei test così da poter ottenere feedback immediati sul nuovo materiale sviluppato dai nostri ingegneri. Abbiamo portato due nuovi telai con l'obiettivo di migliorare le prestazioni della moto in situazioni come quelle della gara e torneremo presto sul gradino più alto del podio”.











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