Dalla
vittoria del Giappone al tredicesimo posto dei Phillips Island: per vincere
Dovizioso deve recuperare 33 punti in due gare.
A
distanza di pochi giorni la Ducati (e Dovizioso) sono passati dalla gioia della
vittoria alla delusione del tredicesimo posto e, forse, della fine del sogno
iridato. E la spiegazione della debacle rossa parte dalle qualifiche, non
brillanti, di Andrea e dal lungo nei primi giri che lo ha costretto a una rimonta
dalla ventesima posizione.
L’uscita dall’ultima curva dell’ultimo giro ha dato
il colpo di grazia ad Andrea, superato sia da Redding che da Pedrosa. Più in
generale gli uomini in rosso sapevano che il circuito australiano non era loro
congeniale il quindicesimo posto di Lorenzo e il ventunesimo di Petrucci lo
confermano) ma con due gare ancora da disputare il gap di 33 punti da Marquez
diventa difficile da recuperare e già in Malesia un quinto posto dello spagnolo
potrebbe matematicamente mettere fine a ogni sogno iridato. “
La gara è stata
una grande delusione e abbiamo perso davvero molti punti in classifica - ha
dichiarato
Dovizioso -.
Sicuramente il mio errore d’inizio gara ha complicato
le cose e forse anche la scelta della gomma posteriore non è stata la migliore,
ma su questa pista la nostra moto fa ancora fatica. Quest’anno siamo riusciti a
migliorare molti aspetti e a essere competitivi per tutta la stagione, però
quando arriviamo su tracciati come questo, dove non ci sono grandi frenate e
con curvoni molto lunghi, alcuni dei nostri limiti vengono amplificati: infatti
qui a Phillip Island tutte le Ducati non sono state molto veloci. Peccato,
perché in questo momento della stagione sarebbe stato importante essere più
vicino a Marquez in classifica, ma adesso dobbiamo pensare alla Malesia, dove
dovremo semplicemente dare il nostro massimo”. Dello stesso tenore le
dichiarazioni di
Lorenzo: “
è stato un fine settimana da dimenticare, perchè non
siamo mai riusciti a essere competitivi. Partivo molto indietro e non sono
riuscito a migliorare la mia posizione in gara: dopo una decina di giri ho
iniziato a girare in modo abbastanza costante e qualche decimo più veloce di
ieri, ma quando il rendimento della gomma posteriore è calato è stato
impossibile mantenere quel ritmo. In generale qui tutte le Ducati hanno
sofferto molto, con le diverse soluzioni di pneumatici a disposizione, ma
adesso andiamo a Sepang con fiducia, perchè è una pista sicuramente più
favorevole alla nostra moto”.
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