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Marquez non basta il quarto posto per aggiudicarsi il campionato piloti e
rimanda la sfida finale a casa sua: Valencia!
Tutto
rimandato in Spagna sul circuito di Valencia ed Ezpeleta ringrazia, perché un
finale all’ultima gara era davvero difficile da immaginare all’inizio della
stagione. Non sappiamo dire se a Sepang Marquez abbia avuto problemi, abbia
fatto il ragioniere (forse troppo) o abbia semplicemente giocato come il gatto
con il topo per chiudere platealmente il campionato in casa davanti ai suoi
tifosi.
Perché per quanto sia difficile immaginare un pilota che si gioca un
mondiale, limitarsi per allestire un finale al cardiopalma, la storia recente
ci insegna che a Marquez piace questo tipo di teatralità drammatica e il dubbio
appare lecito. Ciò premesso il pilota HRC del Repsol Honda Team ha chiuso
quarto in sella alla sua RC213V, battuto anche da Zarcò su una M1 clienti, e
con un distacco di quasi 18 secondi da Dovizioso. D’accordo che il circuito di
Sepang sulla carta era favorevole alla Ducati, ma dopo la supremazia mostrata
in Australia ci aspettavamo che in Malesia il podio fosse quanto meno alla sua
portata, sebbene sia il primo pilota Honda nella classifica finale della gara.
La nota positiva (per Honda) è la conquista del titolo costruttori a Sepang,
mentre per quello piloti bisognerà attendere la bandiera a scacchi a Valencia…e
fare bene i conti, perché se è vero che a Marquez basterà l’undicesimo posto
per vincere il mondiale, non bisogna dimenticare cosa accadde a Valentino
proprio a Valencia nel 2006! “
La gara è stata la più difficile che avremmo
potuto avere per il campionato perché avevamo condizioni di pioggia e la pista
era estremamente scivolosa – ha dichiarato
Marquez –.
Comunque, ho fatto una
buona partenza e ho cercato di spingere all'inizio perché non volevo essere
bloccato al centro del gruppo. Poi ho cercato di trovare il feeling e il ritmo,
ma ho visto che entrambi le Ducati erano molto veloci, quindi ho deciso di non
prendere troppi rischi, di restare calmo e di portare a casa punti per il
campionato. Ho pensato di superare Zarco ma il rischio era troppo grande per
avere un vantaggio di soli 24 punti invece di 21. Questa non era la gara per
vincere il titolo, ma piuttosto per avvicinarsi. Sono contento perché dopo un
week-end difficile, in una pista dove abbiamo sempre sofferto, siamo riusciti a
finire quarti. Naturalmente ora dobbiamo mantenere la concentrazione e lavorare
per essere al 100% la domenica di Valencia senza rilassarci troppo per il
vantaggio che abbiamo. A Sepang abbiamo vinto il titolo costruttori e questo è
un primo passo!". Queste le dichiarazioni di
Pedrosa, giunto quinto sotto
la bandiera a scacchi ma mai realmente in lotta per un posto sul podio: “
nel
complesso sono contento del risultato e vorrei ringraziare la mia squadra per
avermi dato una moto che mi ha permesso d’essere competitivo. Naturalmente,
dopo aver ottenuto la pole position, le aspettative erano elevate se le
condizioni fossero state asciutte e quando ho visto che la pioggia cominciava a
cadere ho pensato che potevamo passare da primi a ultimi. Ma alla fine abbiamo
cambiato il setting, cercando qualcosa che non avevamo mai usato prima per
ottenere più grip al posteriore, e ha funzionato! Il nuovo set up e la scelta
del pneumatico posteriore morbido mi hanno dato fiducia. La sensazione ancora
non era perfetta perché il pneumatico spinnava sui rettilinei, ma almeno avevo
grip in curva. Abbiamo imparato qualcosa che penso possa anche essere utile per
i tecnici in futuro, per cui possiamo essere soddisfatti. Honda ha vinto il
campionato dei costruttori, e questo è importante. È un altro titolo per l'azienda,
e sono contento".
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