Lo
spagnolo vince e vola a +33 da Dovizioso che arranca. Honda vince in tutte e
tre le classi e monopolizza l’Australia.
Non
è facile riassumere in poche righe quanto accaduto in Australia sula pista di
Phillips Island nella MotoGP. Volendo semplificare (molto) seguendo l’ordine
cronologico degli eventi: Miller sulla Honda del team EG 0,0 Marc VDS dopo la
frattura alla gamba di 24 giorni fa ha condotto la gara di casa per parecchi
giri mandando in visibilio la folla e Marquez ha “giocato” con gli avversari
andando a vincere il Gran Premio e allungando in classifica a +33 da Dovizioso
e ipotecando il mondiale 2017 (sarebbe il quarto in cinque anni!).
Inoltre la
vittoria a Phillips Island è la trentacinquesima nella classe regina per il
ventiquattrenne spagnolo del Repsol Honda Team che insegue il record di
Hailwood che alla stessa età aveva conquistato 37 successi nella 500.
Aggiungiamo che la Honda con la vittoria del titolo piloti in Moto3 con Mir (dove
ha piazzato ben otto moto nei primi dieci posti!) ha allungato il suo palmares
che dal ’61 (anno del debutto nel mondiale velocità) conta ben 16 titoli piloti
e 17 costruttori. Per quanto riguarda la vittoria di Marquez si è trattato di
pura strategia basata sulla scelta della gomma posteriore più morbida gestita
per due terzi di gara e poi spremuta fino all’ultimo centimetro utile nel
finale dove ha piegato la concorrenza (in primis quella di Rossi e della sua
M1). Alla tenacia di Miller (che ha chiuso in settima posizione) si è opposta
l’aggressività di Crutchlow che a differenza di Marquez e in sella alla RC213V
del team LCR Honda ha puntato tutto nella prima parte di gara consumando
anzitempo gli pneumatici e concludendo quinto dopo l’incidente del warm up che
aveva posto il dubbio che potesse correre in gara (vinta per altro l’ano
passato). L’altro pilota HRC Pedrosa non è mai stato realmente in lotta per le
posizioni che contano e ha chiuso in dodicesima posizione con evidenti problemi
nella gestione dei suoi pneumatici. Ciononostante Honda è a un passo dalla
conquista del campionato costruttori della MotoGP e il round malese potrebbe
assegnare matematicamente i titoli ai giapponesi e a
Marquez con una gara
d’anticipo. "
E' stata una gara incredibile – ha dichiarato Marquez –,
penso che abbiamo messo in pista uno spettacolo fantastico per i tifosi! Quando
è iniziata la gara ho pensato che dovevo stare tranquillo e gestire le gomme,
ma poi Zarco mi ha colpito e ho capito che sarebbe stata una battaglia. Ero in
un gruppo di combattenti. Sapevo che dovevo spingere e difendere, ma anche attaccare.
Così ho cercato di controllare la situazione e poi, a circa otto giri dalla
fine, ho dato il massimo e ho spinto per tre o quattro giri. Sono contento
della vittoria ovviamente, ma ancora di più d’andare in Malesia con un
vantaggio di 33 punti!”. Queste le parole di
Cal Crutchlow: "
ovviamente è
stata una gara migliore rispetto alle qualifiche. Mi sentivo abbastanza bene e
fiducioso. Volevo pazientare per poter provare d’arrivare sul podio verso la
fine della gara. Il problema era che dopo cinque o sei giri c'era un piccolo
divario dal leader e ho dovuto spingere molto, quindi ho spremuto molto la
gomma posteriore. Quinto non è male, considerando l'incidente nel warm up. Ho
considerato con i medici e con la mia squadra che non potevo correre, a causa
della forma in cui ero. Sono deluso per non aver potuto ripetere la vittoria
dello scorso anno perché penso che se avessimo avuto un fine settimana migliore
saremmo arrivati più avanti. Ma che lotta e che spettacolo; mi è piaciuto
molto!". Altro protagonista è stato
Jack Miller che a fine gara ha detto:
“
è stato fantastico guidare nella mia gara di casa a Phillip Island, ma andare
forte all'inizio mi ha danneggiato più tardi con il grip al posteriore, quando
ho dovuto cambiare le mappe dei motori. Sarebbe stato bello essere in grado di
spingere un po’ più forte alla fine della gara, ma è stato un bel weekend considerando
il mio infortunio". Infine le dichiarazioni di
Daniel Pedrosa che parla
dei problemi avuti in gara: “
in generale abbiamo avuto un weekend difficile e
in gara non ho potuto migliorare la situazione in alcun modo. Penso che la
squadra ha fatto un buon lavoro, ma non ho potuto spingere. Il warm-up è stato
bagnato e non ho avuto la possibilità di provare i cambiamenti di set-up che
abbiamo usato in gara. Nel primo giro sono andato largo, così come Dovi, e ho
perso il contatto con il gruppo. Ma anche più tardi non sono stato in grado di
mantenere un ritmo veloce. Dobbiamo continuare a concentrarci e cercare di fare
meglio in Malesia".
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