Melandri
secondo in gara uno e Davies vittorioso in gara due; ma ci sono anche delle ombre.
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il titolo piloti, per Davies è iniziato il “mundialito” ovvero la conquista del
secondo posto che al momento è occupato da Sykes che può vantare nove punti di
vantaggio. Tutto il team Aruba.it Racing – Ducati si è concentrato su
quest’obiettivo e apparentemente il round francese sembra essersi concluso a
vantaggio del pilota di Borgo Panigale che ha portato a casa la vittoria in
gara due.
In realtà il week end della Ducati è stato vissuto tra luci e ombre
per entrambi i piloti. Melandri che ha conquistato il secondo gradi del podio
in gara uno, ha dovuto condurre una gara in rimonta a causa della posizione in
griglia (dodicesimo dopo una scivolata nelle qualifiche). Dall’altra parte del
box Davies che partiva molto più avanti, ha accusato dei problemi elettronici
alla sua Panigale R che lo hanno relegato in decima posizione sotto la bandiera
a scacchi. Gara due si è conclusa quasi all’opposto con Davies arrembante e
bramoso di riscattare la deludente performance del sabato, ha vinto la manche
senza poter duellare con Rea (ritiratosi per problemi fisici dopo un contatto);
Melandri afflitto da problemi tecnici alla sua moto non ha potuto saggiare il
set up da asciutto e si è dovuto accontentare del quinto posto. “
Sabato eravamo
partiti bene e la moto era competitiva ad inizio gara - ha dichiarato
Davies -,
ma dopo tre giri abbiamo avuto un problema ed è diventato molto difficile
controllarla. Il posteriore ha iniziato a bloccarsi, e derapava molto in
accelerazione. A quel punto potevamo solo fare del nostro meglio per arrivare
fino al traguardo, quindi naturalmente siamo un po’ delusi. Venerdì,
sull’asciutto, avevamo fatto progressi costanti. Il nostro passo non era il
migliore ma eravamo comunque competitivi. Domenica è stata una giornata più
dolce dopo l’amarezza di sabato. Questa vittoria è il modo migliore di mettersi
alle spalle due gare difficili. Ero davvero molto motivato, e credo fosse
evidente già nei primi giri, quando ho fatto tanti sorpassi risalendo in fretta
fino alla vetta dall’undicesima posizione. Non è stata una gara facile però. La
pioggia è caduta a sprazzi dall’inizio alla fine, ed era difficile capire dove
potessero esserci chiazze bagnate. Bisognava spingere forte, non troppo ma
abbastanza per controllare il gap, e ci siamo riusciti. Non vedo l’ora di
correre le ultime due gare, la caccia al secondo posto in campionato è ancora
aperta e possiamo essere competitivi sia a Jerez che in Qatar”. Queste invece
le dichiarazioni di
Melandri: “
Il weekend tutto sommato è stato positivo. Le
condizioni non erano facili e abbiamo portato a casa punti, ma finire con il
risultato peggiore lascia sempre un po’ di amaro in bocca. Sabato è stata una
gara fantastica. All’inizio le condizioni erano molto difficili, il grip era
bassissimo. Con il passare dei giri ho preso fiducia e ho iniziato a spingere
sempre più forte. Quando ho visto che Sykes era leggermente in difficoltà, ho
capito che potevo spingere ancora di più perché non eravamo in crisi con le
gomme e nessuno sarebbe rientrato a cambiarle. Abbiamo fatto una battaglia
spettacolare negli ultimi due giri, ho dato tutto per recuperare e onestamente
non avremmo potuto fare di più Le condizioni di domenica avrebbero potuto
creare un’occasione da sfruttare, ma non siamo stati fortunati nel WUP, quando
un problema tecnico ci ha impedito di girare. Cambiando moto, pur mantenendo il
setup invariato, le sensazioni non erano le stesse. In gara ho faticato con il
grip fin da subito, soprattutto in uscita dalle curve lente, perdendo il
‘treno’ buono. Ora andiamo a Jerez, una pista che mi piace molto, e l’obiettivo
resta quello di tornare sul gradino più alto del podio”.
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