Sulla
base di una BMW RS è stata creata una special dall’aspetto futuristico (e
sportivo) unico!
Fin
dagli anni ’30 la BMW è stata pioniera nello studio dei flussi dell’aria per
migliorare le performance dei propri modelli. In quegli anni le carenature
venivano sviluppate per migliorare le performance velocistiche dei prototipi da
record. Più avanti nel tempo le stesse tecnologie furono applicate per
aumentare il comfort e la sicurezza al punto che nel ’76 venne presentata la
prima motocicletta al mondo dotata di serie di carenatura integrale: l’R100RS.
L’aspetto futuristico, l’elevata protezione dalle turbolenze e la stabilità
creata dagli spoiler aerodinamici integrati nella carenatura, facevano della RS
una motocicletta futuristica.
Oggi le grosse touring e le sportive (e in misura
minore anche le maxi enduro) sfruttano estesi cupolini per migliorare comfort e
prestazioni delle motociclette e la RS assomiglia sempre più a un futuro del
passato quasi in stile steampunk…almeno fino a oggi! Già perché se da un lato
le forme opulente e vagamente desuete della RS rimandano senza alcun dubbio
alle geometrie degli anni ’70, i metri quadrati di plastica e vetroresina
possono essere rimodellati donando alla “vecchia” BMW un nuovo futuro
esattamente come ha fatto Luka Cimolini di Oil Stain Garage che ha
riequilibrato e sgrossato le giunoniche curve della RS reindirizzandole verso
un design più moderno e, quasi, avanguardistico. Da buon graphic designer Luka
ha battuto una strada nuova e non convenzionale senza cedere alle lusinghe
dell’ovvietà e creando, di fatto, un nuovo filone (se non addirittura una nuova
“mania” dopo quella delle GS scramblerizzate) che risponde alle esigenze e ai
desideri del mercato in evoluzione. Per nulla nuovo a questo tipo di
trasformazioni, l’R100RS di queste foto è la seconda “Reise Custom” (o se
volete la 2.0) pensata e realizzata da Luka, con una differenza: quella che
vedete in foto è ancora più filante e audace nel design. Che si sia reso conto
che poteva ottenere un risultato ancora più “spinto”, o che volesse
sperimentare o più semplicemente che si tratti della naturale evoluzione dei
pensieri poco importa perché Luka, che realizza una special all’anno più per
hobby che per lavoro, si è rinchiuso nel suo garage in Slovenia e ha cominciato
a lavorare sulla seconda RS modellando con le proprie mani la nuova carenatura.
E’ interessante notare come, avendo mantenuto il plexiglas proteggi faro
originale, abbia quasi lavorato intorno a questo elemento sagomando e
armonizzando il cupolino che adesso ha un’aria decisamente più sportiva pur
rimanendo riconoscibilissimo (la base è una RS dell’87 con il Monolever
posteriore). La nuova forma della carenatura ha obbligato a modificare alcuni
elementi dell’avantreno a partire dal parafango (originale e risagomato) e dagli
strumenti “appesi” sul cupolino sostituiti da un Koso Mini3 digitale. La
strumentazione a due elementi (sebbene sia stato aggiunto una specie di cockpit
supplementare sopra il reggi faro) è rimasta quella di serie mentre la forcella
è stata lievemente sfilata verso l’alto e modificata per accogliere dei
semimanubri Magura. Esattamente come l’anteriore, anche il posteriore è stato
oggetto di grossi e sostanziali modifiche a partire dal telaietto reggi sella
sostituito con un altro più sottile e leggero creato appositamente per la RC e
“nascosto” sotto il nuovo codino in vetroresina (che riprende vagamente la
forma di quello originale) costruito da Luka. Faro e frecce posteriori a LED,
nuovo mono White Power prluriregolabile, parafango ridotto (ma presente) e
sella in alcantara completano il lavoro al retrotreno. La batteria è stata
spostata sotto il forcellone abbassando ulteriormente il baricentro e, per
continuare nell’opera di “pulizia” della linea della parte centrale della RC, è
stato eliminato il grosso air box sostituito con una copertura per il blocco
motore e con dei filtri K&N conici sui carburatori. Il propulsore è stato
rinvigorito ma non stravolto nel carattere e nell’estetica (compresi gli
scarichi..ed è quantomeno apprezzabile) mentre pochi elementi (come ad esempio
i nuovi specchietti) e la verniciatura hanno conferito un’aria ancora più
sportiva e moderna all’ormai ex RS. Alla fine osservando la RC si potrebbe
dibattere su tutto (dal nuovo design, alla livrea passando per il grado di
preparazione del motore), ma su un punto si è tutti concordi: è una moto che
mostra carattere e che non passa inosservata e che, probabilmente, segna lo
stile futuro di un certo tipo di preparazioni da qui in poi.
Nessun commento:
Posta un commento