giovedì 14 settembre 2017

LA BMW CHE VENIVA DAL FUTURO

Sulla base di una BMW RS è stata creata una special dall’aspetto futuristico (e sportivo) unico!

Fin dagli anni ’30 la BMW è stata pioniera nello studio dei flussi dell’aria per migliorare le performance dei propri modelli. In quegli anni le carenature venivano sviluppate per migliorare le performance velocistiche dei prototipi da record. Più avanti nel tempo le stesse tecnologie furono applicate per aumentare il comfort e la sicurezza al punto che nel ’76 venne presentata la prima motocicletta al mondo dotata di serie di carenatura integrale: l’R100RS. L’aspetto futuristico, l’elevata protezione dalle turbolenze e la stabilità creata dagli spoiler aerodinamici integrati nella carenatura, facevano della RS una motocicletta futuristica.
Oggi le grosse touring e le sportive (e in misura minore anche le maxi enduro) sfruttano estesi cupolini per migliorare comfort e prestazioni delle motociclette e la RS assomiglia sempre più a un futuro del passato quasi in stile steampunk…almeno fino a oggi! Già perché se da un lato le forme opulente e vagamente desuete della RS rimandano senza alcun dubbio alle geometrie degli anni ’70, i metri quadrati di plastica e vetroresina possono essere rimodellati donando alla “vecchia” BMW un nuovo futuro esattamente come ha fatto Luka Cimolini di Oil Stain Garage che ha riequilibrato e sgrossato le giunoniche curve della RS reindirizzandole verso un design più moderno e, quasi, avanguardistico. Da buon graphic designer Luka ha battuto una strada nuova e non convenzionale senza cedere alle lusinghe dell’ovvietà e creando, di fatto, un nuovo filone (se non addirittura una nuova “mania” dopo quella delle GS scramblerizzate) che risponde alle esigenze e ai desideri del mercato in evoluzione. Per nulla nuovo a questo tipo di trasformazioni, l’R100RS di queste foto è la seconda “Reise Custom” (o se volete la 2.0) pensata e realizzata da Luka, con una differenza: quella che vedete in foto è ancora più filante e audace nel design. Che si sia reso conto che poteva ottenere un risultato ancora più “spinto”, o che volesse sperimentare o più semplicemente che si tratti della naturale evoluzione dei pensieri poco importa perché Luka, che realizza una special all’anno più per hobby che per lavoro, si è rinchiuso nel suo garage in Slovenia e ha cominciato a lavorare sulla seconda RS modellando con le proprie mani la nuova carenatura. E’ interessante notare come, avendo mantenuto il plexiglas proteggi faro originale, abbia quasi lavorato intorno a questo elemento sagomando e armonizzando il cupolino che adesso ha un’aria decisamente più sportiva pur rimanendo riconoscibilissimo (la base è una RS dell’87 con il Monolever posteriore). La nuova forma della carenatura ha obbligato a modificare alcuni elementi dell’avantreno a partire dal parafango (originale e risagomato) e dagli strumenti “appesi” sul cupolino sostituiti da un Koso Mini3 digitale. La strumentazione a due elementi (sebbene sia stato aggiunto una specie di cockpit supplementare sopra il reggi faro) è rimasta quella di serie mentre la forcella è stata lievemente sfilata verso l’alto e modificata per accogliere dei semimanubri Magura. Esattamente come l’anteriore, anche il posteriore è stato oggetto di grossi e sostanziali modifiche a partire dal telaietto reggi sella sostituito con un altro più sottile e leggero creato appositamente per la RC e “nascosto” sotto il nuovo codino in vetroresina (che riprende vagamente la forma di quello originale) costruito da Luka. Faro e frecce posteriori a LED, nuovo mono White Power prluriregolabile, parafango ridotto (ma presente) e sella in alcantara completano il lavoro al retrotreno. La batteria è stata spostata sotto il forcellone abbassando ulteriormente il baricentro e, per continuare nell’opera di “pulizia” della linea della parte centrale della RC, è stato eliminato il grosso air box sostituito con una copertura per il blocco motore e con dei filtri K&N conici sui carburatori. Il propulsore è stato rinvigorito ma non stravolto nel carattere e nell’estetica (compresi gli scarichi..ed è quantomeno apprezzabile) mentre pochi elementi (come ad esempio i nuovi specchietti) e la verniciatura hanno conferito un’aria ancora più sportiva e moderna all’ormai ex RS. Alla fine osservando la RC si potrebbe dibattere su tutto (dal nuovo design, alla livrea passando per il grado di preparazione del motore), ma su un punto si è tutti concordi: è una moto che mostra carattere e che non passa inosservata e che, probabilmente, segna lo stile futuro di un certo tipo di preparazioni da qui in poi. 










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