giovedì 21 settembre 2017

SBK GP Portogallo: Week end nero per Honda

Bradl infortunato non corre, Takahaschi fa del suo meglio e lo storico capo meccanico Breddels lascia il team Ten Kate dopo tredici anni.

Non può dirsi per nulla soddisfacente la trasferta portoghese del team Ten Kate e della Honda. Il week end è iniziato nel peggiore dei modi con l’addio dello storico capo meccanico e responsabile tecnico Pieter Breddels, sostituito da Bastiaan Huisjes,  per i poco brillanti risultati della CBR in questa stagione. A seguire Bradl è scivolato in gara uno al terzo giro quando era ottavo; la caduta ha provocato problemi al polso che gli hanno impedito di correre in gara due.
Un po’ meglio è andata al neo compagno di squadra Takumi Takahashi, collaudatore e pilota Honda con esperienze sia nell’endurance che nella MotoGP come wild card, che ha chiuso quindicesimo nella gara del sabato e decimo in quella della domenica in evidente rimonta. Più in generale appare chiaro come il 2017 sia stato già archiviato dal team e dalla Honda per concentrarsi sul 2018 e, soprattutto, sui nuovi regolamenti tecnici che verranno introdotti nei prossimi due anni. Sembra, infatti, che già dal prossimo anno la CBR utilizzerà la centralina che sarà obbligatoria (e uguale per tutti) dal 2019, sperimentando di fatto durante il campionato il modello e i settaggi per la stagione successiva bruciando sul tempo gli avversari. Inoltre l’utilizzo dello storico collaudatore della Honda, che si alternerà con Giugiano quando il giapponese sarà impegnato in altri campionati a cui partecipa, indica inequivocabilmente un ritorno di fiamma tra il costruttore nipponico e il mondiale delle derivate di serie. Non è dato sapere se la Honda ha intenzione di rientrare in forma ufficiale in Superbike; quel che è certo è che il più grande costruttore di motocicli del mondo ha smesso d’incassare sberle da parte degli avversari e si appresta a sfoderare un attacco in grande stile coadiuvando (o addirittura seguendo direttamente dal momento che nel box Ten Kate si è visto un ingegnere giapponese) lo sviluppo dell’attuale CBR1000RR Fireblade SP2 in attesa, forse, della nuovissima e più volte vociferata nuova V4. Queste le dichiarazioni di Bradl: “in gara uno ero in una buona posizione e mi sono sentivo a mio agio sulla moto, ma forse ho spinto un po’ troppo perché la moto è scivolata un po' e sono caduto. Purtroppo l'incidente ha portato alcuni problemi al polso. Abbiamo fatto una lastra e non ha mostrato fratture o danni, ma durante la notte la situazione è peggiorata e avvertivo molto dolore. Ho provato durante il riscaldamento con l'aiuto di Clinica Mobile - che voglio ringraziare per l'aiuto - ma ho notato quasi subito che non avevo il pieno controllo della moto. Non ero veloce perché non ero nelle condizioni di spingere, quindi sono tornato alla Clinica e il medico ha suggerito una scansione MRI a casa per cercare eventuali piccoli danni e crepa o al legamento che avrebbero spiegato il dolore. Un altro weekend molto sfortunato per noi, soprattutto perché abbiamo mostrato segni di miglioramento. Ma possiamo prendere gli aspetti positivi per la prossima gara a Magny-Cours per cui spero d’essere in forma”. E queste le dichiarazioni di Takahashi : “gara uno è stata difficile perché in principio ho lottando un po’ con l’anteriore e non sono riuscito a essere più veloce. Per questo motivo non sono stato in grado di rimanere con i piloti davanti, e ho guidato da solo per la maggior parte della gara. Alla fine siamo stati un po’ fortunati ad ottenere un punto. Domenica abbiamo fatto alcuni miglioramenti con la messa a punto della moto e, anche se avevo lo stesso tipo di problema del sabato, nell'ultima parte della gara mi sono trovato in una posizione per cui ho cercato di colmare gap da Badovini per il nono posto prima della bandiera a scacchi. Siamo riusciti a finire nei primi 10 con un po’ di fortuna e abbiamo guadagnato più esperienza, quindi attendo con ansia Jerez, una pista già conosciuta, per spingere più”.









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