Con
una gara d’anticipo, Cairoli si laurea per la nona volta campione del mondo. E già
pensa al record di Everts a quota dieci.
Sui
sabbioni della pista olandese gli sarebbe bastato un sedicesimo posto in gara
uno per conquistare quattro punti e portare a casa matematicamente il titolo di
campione del mondo 2017, ma Cairoli (come sempre) non si è risparmiato e ha
dato il massimo fin dalle qualifiche. Partito bene e presa la testa della corsa
è stato costretto a cedere il primo posto a un Herlings scatenato e specialista
della sabbia, dopo aver commesso un piccolo errore al decimo giro.
L’italiano,
in seconda posizione, ha seguito il compagno di marca e a pochi giri dalla fine
ha tentato di ricucire il gap; ciononostante Herlings ha chiuso in testa la
prima manche seguito da Cairoli a poco più di un secondo di distanza.
Archiviato il mondiale sia Jeffrey che Tony hanno guidato unicamente per
vincere. Ma se da un lato il belga ha strapazzato la concorrenza chiudendo
primo e infliggendo un distacco di 34 secondi al primo degli inseguitori,
l’italiano ha dovuto accontentarsi del sesto posto a causa di un errore che gli
ha fatto perdere parecchie posizioni quando era terzo in rimonta. Il computo
dei risultati ha assegnato la vittoria a Herlings (che correva in casa) e il
quarto posto a
Cairoli che ha dichiarato: “s
ono felicissimo, volevo vincere ma
è stata una bella lotta e sono comunque davvero felice per il risultato. Ringrazio
la mia squadra, tutta KTM, gli sponsor e i miei tifosi per tutto il loro
fantastico supporto”. Dopo gli infortuni del 2015 e del 2016 che lo hanno di
fatto tagliato fuori dalla lotta per il titolo, Cairoli si è ripreso la corona
di campione del mondo costruendo una delle sue stagioni migliori nonostante
alcuni pronostici non positivi a inizio anno. Con il nono titolo è
ufficialmente il secondo pilota di Motocross più titolato di tutti i tempi; ma
è facile prevedere che il prossimo obiettivo sarà quello di eguagliare i dieci
mondiali di Everts.
Nessun commento:
Posta un commento