Marquez
vince e vola in testa al mondiale; Pedrosa conserva le gomme e rimonta fino al
secondo posto.
Sebbene
il meteo abbia praticamente dimezzato le prove libere per definire assetti e
gomme per la gara, la Honda è riuscita a piazzare sia Marquez che Pedrosa sui
due gradini più alti del podio con strategie e mescole degli pneumatici
differenti. Se da un lato, infatti, Marquez ha puntato sulla sicurezza della
gomma dura garantendosi una costanza di prestazione che gli ha regalato la
trentaquattresima vittoria nella classe regina, Pedrosa ha sfruttato una
mescola più morbida gestita nella prima parte di gara in modo conservativo e
“consumata” nella seconda metà per rimontare sul gruppo di testa e tagliare il
traguardo dietro al compagno di squadra.
In sintesi Honda ha fatto Honda
fornendo a entrambi i piloti due moto in grado di lottare per la vittoria anche
con strategie diverse, permettendo di adattarle agli stili e alle
caratteristiche sia di Marc che di Dani. Non sono mancati momenti di paura per
Marquez che ha rischiato di cadere quando ha forzato per superare un Lorenzo in
ottima forma; ma il gioco valeva la candela perché su una pista favorevole sia
allo spagnolo che al costruttore nipponico il bottino pieno (e la debacle di
Dovizioso) ha regalato un vantaggio in campionato di 16 punti, che a quattro
gare dalla fine possono valere il titolo mondiale. Inoltre il secondo posto di
Pedrosa garantisce ben 17 punti di vantaggio nel campionato costruttori e
addirittura 30 in quello dei team. Ciò detto, la capacità d’interpretare al
meglio il consumo delle gomme è risultata ancora una volta la discriminante che
divide il vincitore da tutti gli altri. L’RC213V è stata in grado di garantire
ottime performance con mescole diverse, lasciandosi guidare da due piloti con
stili e strategie opposte e, ciononostante, occupando il primo e il secondo
posto del podio: "
sono molto, molto felice di questa vittoria perché è
stata una corsa dura - ha dichiarato
Marquez a fine gara -.
Sabato non mi
sentivo completamente a mio agio con la moto, e domenica ho continuato a
lottare, tranne che nel warm-up; non so davvero perché. Comunque, correre su
una delle mie piste preferite, vicino a casa mia e davanti ai miei fans, mi ha
dato una motivazione supplementare. Ho spinto forte e in alcune curve ho spento
il cervello, anche se sabato ero caduto un paio di volte. Ho visto che Viñales
e Dovi stavano combattendo e sapevano che era il momento di spingere, e così ho
fatto. Ci sono stati alcuni momenti da brivido quando stavo cercando di
superare Valentino ed era più stretto in quella curva di quanto mi aspettassi e
per evitare uno scontro ho lasciato i freni, e mi sono reso conto che Lorenzo
era proprio lì! Così sono andato fuori dalla pista, e in quel momento mi sono calmato
un po’, anche se ho continuato a di chiudere il gap. Passato Lorenzo ho continuato
ad andare avanti perchè ho visto che Dani stava arrivando molto velocemente.
Comunque, questo è lo stile Marquez! Naturalmente è importante pensare al
campionato, ma la situazione richiedeva che dessi tutto. Cercheremo di
continuare con la stessa motivazione e mentalità in gara, dando il nostro 100%".
Contento per il risultato, ma anche più riflessivo
Dani Pedrosa che ha detto:
“
forse se avessi potuto superare Maverick un po’ prima avrei avuto la
possibilità di lottare per la vittoria, ma sono molto contento della mia gara!
L'obiettivo era cercare di lottare per il podio o la vittoria, e lo abbiamo
raggiunto. Quindi sì, ho dei piccoli rimpianti, ma al tempo stesso non avrei
potuto fare niente di meglio all'inizio quando ero dietro Maverick e non potevo
passarlo. Ho anche dovuto gestire l'usura degli pneumatici per essere veloce
alla fine. Comunque, quando l'ho finalmente passato, ho iniziato a spingere
forte. Ho messo molta passione e questo è buono per me e per la squadra".
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