Vinales
quarto e Rossi quinto se le suonano di santa ragione in pista ma perdono punti
in campionato.
Nel
bene e nel male la Yamaha al momento è Rossicentrica perché dopo la caduta in
allenamento del 30 agosto e l’incredibile recupero che gli ha permesso di
correre ad Aragon, si parla più dell’italiano (giunto quinto) che non di
Vinales quarto in gara e terzo in campionato a 28 punti dal capoclassifica. E
ciò accade perché se dei due Rossi era il pilota che con una gamba malmessa non
poteva oggettivamente vincere, Vinales doveva puntare alla vittoria come unico
risultato plausibile sia perché era il poleman e sia perché era necessario
ridurre il gap in classifica da Marquez e Dovizioso.
La realtà è che le
giornate di prove libere perse a causa del meteo hanno limitato i test del team
al punto che i due piloti hanno impostato strategie diametralmente opposte.
Valentino ha puntato su una gara d’attacco soprattutto nei primi giri, durante
i quali ha lottato anche per la prima posizione, mentre Maverick ha optato per
una tattica più conservativa e attendista che gli ha permesso il sorpasso sul
compagno di squadra solo nelle fasi finali della gara quando Rossi era
evidentemente in difficoltà con le gomme e tra i due si è accesa una lotta
durata diverse tornate fatta di sorpassi, contro sorpassi e staccate al limite.
Entrambi hanno accusato il problema ormai noto della trazione al posteriore
tale per cui sia lo spagnolo che l’italiano faticavano in uscita dalle curve. Inoltre
la strategia di Vinale è risultata non competitiva rispetto agli avversari dal
momento che gli pneumatici hanno iniziato a lavorare bene solo quando il gap
dai primi era incolmabile. Con quattro gare ancora da disputare nulla è perduto
sebbene le possibilità di conquistare il titolo siano più favorevoli a Vinales
(terzo a 28 punti da Marquez) che non a Rossi (quinto a -58). Ciononostante è
necessario un ulteriore step per ridare competitività alla M1 che rispetto agli
avversari risulta meno performante soprattutto per quanto riguarda la gestione
di alcune mescole nella seconda parte di gara. "
Il pneumatico duro ha
lavorato male soprattutto nei primi giri ed è migliorato solo alla fine – ha
dichiarato
Vinales –.
Non tanto in termini di grip quanto piuttosto in termini
di miglioramento giro dopo giro. Folger ha usato il pneumatico medio e ha detto
che non aveva grip, quindi è stato veramente difficile capire quale pneumatico
avremmo potuto usare. Su altri circuiti è stato abbastanza chiaro, perché avevamo
potuto girare molto, ma qui è stato molto difficile, ho cercato di usare lo
stesso pneumatico degli avversari. Normalmente Valentino ha buone sensazioni
con gli pneumatici e spinge con la dura: per le prossime gare dovremo lavorare
ancora di più il venerdì. E’ importante continuare a spingere e lavorare e
mantenere la nostra motivazione alta. Dobbiamo lavorare ancora di più, anche se
è difficile; andremo in Giappone per migliorare e cercheremo di essere più
forti". Diverse le dichiarazioni di
Rossi che ha detto: "
sono
abbastanza orgoglioso, perché una settimana fa non sapevo se sarei stato in
grado di correre. La prima fila del sabato era già grandioso, ero molto felice,
ma sapevo che avrei sofferto nella seconda metà della corsa dove ho avuto un
po’ di dolore e abbiamo anche subito il degrado del pneumatico. Il lavoro
continua dopo questa gara. Il calendario è buono per me perchè ho due settimane
complete per allenare e migliorare la condizione del mio piede. Abbiamo Motegi,
che sarà molto importante, ma abbiamo anche tre gare in fila. Sarà molto
difficile per la mia gamba, quindi voglio provare ad arrivare a Motegi - forse
non al 100% - ma abbastanza in forma".
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