Con
Rossi assente e Vinales quarto e incolore, emerge la determinazione di Zarcò
che rimane a secco e spinge la sua M1 fino al traguardo.
Chissà
come si sarebbe esaltato Rossi sull’asfalto bagnato della pista di Misano.
Purtroppo in assenza del nove volte campione del mondo e con un Vinales
apparentemente sottotono giunto quarto a quasi 17 secondi dal vincitore, il
vero eroe della casa dei tre diapason è (ancora una volta) il francese del team
Tech3 che rimasto senza benzina a poche centinaia di metri dal traguardo quando
era in settima posizione, è sceso dalla sua M1 per spingerla fino al traguardo
chiudendo quindicesimo e raccogliendo un punto iridato (l’ultimo disponibile!).
E l’immagine emblema di quanto accaduto è quella di Johann stremato per lo
sforzo appoggiato sul serbatoio mentre la bandiera a scacchi sventola sopra il
suo casco e i commissari sopraggiungono per aiutarlo a sorreggere la sua M1.
Anche Folger ha colpito i tifosi della Yamaha quando nelle qualifiche è stato
escluso dalla Q2 per aver superato (di poco) il limite della pista durante il
suo miglior giro in Q1; il tedesco partito indietro nella griglia, ha chiuso
nono! Di contro Vinales (poleman al sabato sotto il sole) non ha saputo sfruttare
i cambiamenti climatici della domenica ed è rimasto fuori dalla corsa per il
podio apparendo incolore e in difficoltà con il posteriore carente di trazione.
Ciononostante lo spagnolo è stato bravo a concludere un gran premio dove molti
altri piloti non sono riusciti a rimanere in sella e si è avvantaggiato della
vittoria di Marquez che di fatto ha limitato la fuga in classifica
mondiale di Dovizioso. Maverick è terzo
a 16 punti da Marc e Andra (entrambi a quota 199) e con cinque gran premi da
disputare nulla è perduto. Ma serve la vittoria che allo spagnolo manca oramai
da tropo tempo. Dall’altra parte del box l’assenza di Rossi (che ad Aragon sarà
sostituito da Van der Mark) si è fatta sentire e getta un’ombra scura sulle
possibilità che l’italiano possa tornare a lottare per il mondiale, non tanto
per la quantità di punti che perderà durante la sua convalescenza quanto
piuttosto per un mero ragionamento pragmatico. Infatti posto che Vinales
potrebbe essere l’unico pilota Yamaha in grado di lottare per il titolo e posto
che il team e la casa madre spingerebbero per aiutarlo nell’impresa, avrebbe
senso una virata dello sviluppo della M1 verso lo spagnolo piuttosto che
incontro all’italiano, con tutte le conseguenze del caso. "
Sono contento
del risultato, perché è il meglio che potevamo fare – ha dichiarato
Vinales –.
Onestamente, abbiamo chiesto il 100% dalla moto. Dobbiamo continuare a lavorare
allo stesso modo, perché domenica c’è stato un buon miglioramento rispetto alla
corsa bagnata al Sachsenring, specialmente per l’handling della moto. Abbiamo
ancora bisogno di trazione al posteriore, quindi dobbiamo andare avanti. Credo
che possiamo chiudere il gap di 16 punti nei confronti dei nostri rivali: con
l’asciugarsi della pista siamo stati molto veloci, e sono felice che abbiamo fatto un altro
passo in avanti qui a Misano. Spero che possiamo fare lo stesso a Aragón".
Queste le dichiarazioni di
Zarcò che in classifica generale è sesto: “
è stato difficile,
ma difficile per tutti. Col caldo ho visto che non ero forte come avrei voluto,
ma all'inizio del Gran Premio mi sono sentivo bene, vedevo che gli altri piloti
non erano molto più veloci di me e sono rimasto concentrato; quando ho visto
Crutchlow e Lorenzo, che sono pericolosi per me in ottica campionato, cadere ho
capito quanto fossero difficili le condizioni per tutti. La corsa è stata lunga
ma passo dopo passo era sempre meno bagnato, anche se non del tutto asciutto, e
questo mi ha dato una certa fiducia, ma non tanto quanto mi aspettavo. Sono
rimasto concentrato e alla fine ho gestito il divario da Redding e pensavo che
tutto fosse in ordine per l'ultimo giro, ma mi sono accorto che non avevo più
abbastanza benzina. Ho fatto del mio meglio per conservare il carburante fino
all'ultima curva, ma poi la moto si è fermata e ho dovuto spingerla. Alcuni
piloti mi hanno superato ed è un gran peccato ma ho fatto in modo d’arrivare
fino in fondo perché è lo spirito della corsa. Ho finito quindicesimo, che equivale
a un punto di campionato ed è meglio di niente".
Nessun commento:
Posta un commento