UNA,
NESSUNA, CENTOMILA
Non
sapremmo spiegare bene se sia dovuto a puro estro creativo o alla saturazione
delle idee, fatto sta che la Cobalt Storm è una miscellanea di stili che, dagli
pneumatici alle sovrastrutture, impedisce di definire con buona approssimazione
una categoria cui possa appartenere. E colpisce il fatto che a creare e
proporre questa special sia una factory piuttosto giovane, la JKS moto Co. nata
nel 2010 a La Puente in quella terra di cercatori d’oro che è la California.
L’unico elemento comune di ogni particolare customizzato è il triangolo che, a
eccezione dei cerchi e dei pistoni, ispira le forme di tutto il resto. Secondo
Sam Kao, fondatore di JSK Moto, la “Cobalt Storm è uno studio di progettazione
su come rendere più minimale una Sportster, senza aderire troppo da vicino alle
tendenze attuali. Volevo qualcosa che si sceglie di guidare di più e tutti i
giorni e che fosse adatto anche per un po’ di fuoristrada”. Ecco spiegata la
presenza di un retrotreno così smilzo e di pneumatici tassellati su un corpo
che tendenzialmente assomiglia a una cafè racer. Stesso concetto è stato
applicato alla ciclistica che secondo Sam deve risultare migliore di quella di
serie grazie a nuove piastre di sterzo lavorate al CNC che fanno il paio con la
forcella Showa e all’ammortizzatore singolo posteriore da corsa infulcrato su
un monobraccio ex Ducati 916. Altra caratteristica della Cobalt Storm è l’impatto
visivo pulito ottenuto nascondendo i cablaggi e l’elettronica (ridotta grazie a
elementi Motogadget) nel semi guscio sinistro del serbatoio (quello destro
mantiene la sua destinazione originale di contenitore della benzina). Il fatto
che stilisticamente possa piacere o meno, che i freni siano stati maggiorati e
aggiornati, che la trasmissione finale sia a catena invece che a cinghia e che
i cerchi a raggi siano tubeless sono dettagli che su questa special non rendono
per nulla lo spirito con cui è stata concepita e assemblata. Sono solo pezzi
che potrebbero stare su una qualunque moto customizzata e diventarne il centro
della preparazione, ma che sulla Cobalt Storm vengono ridimensionati definendo
un insieme visivamente più leggero e funzionale di quanto non fosse la
Sportster d’origine.
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