BUONE
QUALIFICHE MA GARA DA DIMENTICARE
Orfani
di Rins infortunato e sostituito dal collaudatore Tsuda, la Suzuki ha vissuto
un week end a due velocità con i buoni progressi fatti in qualifica e i pessimi
risultati in gara. Se da un lato, infatti, il giapponese ha concluso il gran
premio in diciassettesima posizione raccogliendo dati importanti per lo
sviluppo della GSX-R (ma mancando punti che sarebbero potuti tornare utili al
team) dall’altra parte del box la squadra rimpiange lo zero di Iannone caduto
dopo pochi giri a causa degli pneumatici che hanno perso velocemente il grip.
Problema comune a tutti i piloti, le gomme hanno segnato nel bene e nel male
gli esiti e i risultati di tutti i team impegnati sul circuito di jerez che,
complice anche l’elevata temperatura, hanno mietuto vittime anche eccellenti. L’italiano,
che partiva dalla quinta posizione, ha comunque dimostrato nei primi giri un
buon ritmo che è andato scemando fino alla caduta avvenuta al settimo
passaggio. “
Purtroppo non abbiamo finito la gara – ha dichiarato
Andrea Iannone
–,
ma sono molto contento dei primi quattro giri di gara. Sono deluso e triste
per la caduta perché abbiamo sempre voglia di portare a casa il miglior
risultato possibile. Non sono stato in grado di finire la gara e questo è molto
negativo. Sono partito bene, ho fatto buoni giri, ma quando le gomme hanno
cominciato a scivolare la situazione è diventata difficile da gestire. Il
giorno della gara la temperatura è cambiato molto, e questo ha reso la pista
molto scivolosa e difficile per tutti i piloti. Ora abbiamo due giorni di test
e spero che potremo lavorare per arrivare a Le Mans in forma”. Discorso diverso
per il collaudatore
Takuya Tsuda che ha dovuto reimparare a correre da pilota: “
poiché
le condizioni della pista sono cambiate in ogni sessione, è stato difficile per
me adattarmi e cambiare il mio stile di guida per tutto il fine settimana. Le
condizioni in gara erano peggio che mai, con la temperatura della pista che
continuava a salire tanto. E' stato un peccato perché mi sentivo come se fossi in
sella a una moto completamente diversa, e non ho potuto dimostrare quello che
ho imparato durante il fine settimana. Ho pensato che potevo andare più veloce
e seguire il gruppo davanti a me, ma sentivo che c'era un notevole rischio di
schiantarsi. Non ho potuto spingere di più, ma la cosa positiva è che ho
imparato tante cose dalla gara che non ho mai avuto la possibilità di
sperimentare. Credo che questa esperienza fornirà più informazioni per lo
sviluppo della moto“. Queste le parole di
Davide Brivio Team Manager Suzuki: “
con
Andrea ieri, fatto un buon lavoro in qualifica, ed eravamo sicuri di poter fare
una buona gara. I primi giri non sono andati male, ma poi il suo ritmo
peggiorarono e alla fine è caduto. Non stava spingendo forte, quindi dovremmo
essere in grado di capire cosa è successo. Purtroppo Alex non poteva correre ma
speriamo che torni presto. Ora abbiamo due giorni di test e cercheremo di
prepararci per arrivare nel miglior modo possibile a Le Mans. inizieremo a
lavorare con Sylvain Guintoli che sostituirà Alex nelle prossime gare”.
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