martedì 16 maggio 2017

SUPERBIKE: CAMBI REGOLAMENTARI ALL’ORIZZONTE?

Il dominio Kawasaki/Rea spinge Yamaha e Honda a chiedere modifiche regolamentari per tornare a essere competitive. Come risponderà la Dorna?

Sabato scorso il Direttore Generale di Yamaha Motor Corporation Eric de Seynes e Robert Watherston,Direttore di Honda Motorsport Europe si sono incontrati e hanno appurato d’essere in accordo circa la necessità di discutere cambiamenti regolamentari che possano riportare la Superbike al suo spirito originario.
In realtà il week end imolese ha mostrato a tifosi, tecnici e addetti al settore come sia necessario un cambio regolamentare che livelli le prestazioni delle motociclette impegnate nella categoria delle derivate di serie dal momento che il campionato 2017 sarà, con buona approssimazione alla realtà, un affare a due tra la Kawasaki di Rea e la Ducati di Davies che si sono divisi le vittorie delle gare fin qui disputate. Questo stato dei fatti comporta un avvizzimento dello spettacolo in pista e un allontanamento di quelle case che vorrebbero investire nel campionato ma che, dati gli elevati costi, preferiscono dirottare i propri budget in altre categorie. Non è un segreto che la lotta tra Dorna e Flammini aveva portato a un’esasperazione delle motociclette della Superbike al punto da sovrapporsi, per investimenti e ricerca tecnologica, ai prototipi della MotoGP. Con l’acquisizione, qualche anno fa, della gestione del campionato da parte della Dorna sono stati modificati i regolamenti con il duplice intento d’abbassare i costi per incentivare l’entrata di nuovi costruttori (e team) nel campionato delle derivate di serie e differenziare le motociclette del mondiale Superbike da quelle della MotoGP. Nella realtà se da un lato venne “castrata” la migliore Superbike di quel momento (l’Aprilia RSV4 nata sulla scorta di un regolamento ben diverso), dall’altra è risorta la Kawasaki che, di fatto, ha monopolizzato il campionato diventandone la dominatrice assoluta. Facile notare che la casa di Akashi a differenza di Ducati, Yamaha e Honda non ha diviso budget e risorse tra MotoGP e Superbike garantendosi una competitività al momento inavvicinabile da parte dei propri avversari. Ed è proprio questo il nocciolo della questione: perché investire in un campionato dove non si vince? Da questa riflessione nasce la richiesta dei direttori di Yamaha e Honda di parlare con il Direttore Sportivo del Mondiale Superbike Gregorio Lavilla, per esporre le proprie preoccupazioni e chiedere interventi che garantiscano competitività a tutti i mezzi impegnati nel campionato. Lavilla si farà portavoce delle loro richieste presso la Direzione della Dorna ma già si vocifera dell’introdurre della centralina unica che dovrebbe abbattere i costi e livellare le prestazioni permettendo non solo ai costruttori ma anche ai team privati di correre per vincere. E’ tutto in una fase molto embrionale ma ci si aspetta che Dorna prenda provvedimenti che possano davvero aumentare lo spettacolo senza penalizzare chi ha creduto in questo campionato, evitando pasticci come la regola della griglia invertita.






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