DEBACLE
YAMAHA, MA DI CHI E’ LA COLPA?
La
prestazione del team ufficiale Yamaha sulla pista di Jerez è tutta racchiusa,
oltre che nelle posizioni all’arrivo, anche nei tempi in gara rispetto alla
passata stagione. Infatti rispetto allo scorso anno prendendo in considerazione
le prestazioni di quei piloti che sono giunti al traguardo sia nel 2016 che nel
2017 sulla medesima motocicletta, tutti si sono migliorati (Marquez di circa 3
secondi, Pedrosa vincitore dell’edizione 2017 di 2, Redding di 14 e Baz
addirittura di 4) ad eccezione di Valentino Rossi che ha accusato un ritardo
sul tempo totale della gara di oltre 37 secondi.
Confrontando altri tempi in
modo più generico scopriamo che rispetto alla migliore Yamaha del 2016,
quest’anno l’M1 meglio piazzata al traguardo ha perso ben 16 secondi.
Analizzando la gara il migliore pilota in sella a una Yamaha è risultato Zarco
(rookie e su una M1 versione 2016) quarto al traguardo mentre Rossi ha chiuso
decimo e in evidente affanno, superato anche da un’Aprilia. Altra discriminante
fondamentale è stata la scelta delle gomme. Fin dal venerdì è apparso evidente
agli uomini del team Movistar Yamaha che l’unica opzione possibile per gli
pneumatici fosse quella dura; ciononostante Zarco ha montato le medie che gli
hanno garantito migliori prestazioni a inizio gara e un rendimento che ha
permesso al francese di mantenere la posizione fino alla fine. Stesso discorso
per Pedrosa (che ha scelto una soluzione mista con la dura all’anteriore e la
media la posteriore) e per Lorenzo terzo con la Ducati. Volendo quindi evitare
allarmismi inutili, e considerato che la M1 ha vinto ben due delle prime
quattro gare, appare chiaro che sulla pista spagnola il problema è da
addebitarsi principalmente alla scelta degli pneumatici che con le temperature
più alte sulla moto giapponese non hanno funzionato come ci si aspettava.
Maverick
Vinales sesto al traguardo ha spiegato così i problemi che lo hanno afflitto in
gara: "
è stata una giornata strana. Nel warm up mi sentivo veramente bene,
ma nel pomeriggio non ho avuto la stessa sensazione. Mi sentivo come se stessi
per cadere a ogni curva quindi è stata una giornata davvero strana e difficile
per noi. E’ stato difficile per entrambi (Rossi e Vinales n.d.t.). Dobbiamo
pensare a quello che è successo e cercare di migliorare per le prossime gare,
perché abbiamo perso punti importanti per il campionato". Medesimi
problemi all’anteriore per
Valentino Rossi che dopo un inizio discreto ha
perso, mano a mano, posizioni fino a chiudere decimo superato anche
dall’Aprilia di Espargaro e da entrambe le Yamaha clienti del team Tech3: "
è
stata una gara molto difficile, dopo un weekend difficile. Non ho mai avuto un
buon feeling con la moto e le gomme. Abbiamo cercato di lavorare molto,
soprattutto per per quanto riguarda lo spin e l'accelerazione, ma purtroppo per
la gara abbiamo peggiorato. Abbiamo cercato di fare qualche modifica, ma ero in
difficoltà anche con l'anteriore. Alla fine ho dovuto rallentare molto e avevo
un sacco di vibrazioni. Ci aspettavamo di essere più forti e più competitivi su
questa pista, guardando i risultati dello scorso anno. Dobbiamo cercare di
capire quello che è successo; lunedì effettueremo dei test e vedremo".
Nonostante la debacle sul circuito spagnolo Rossi conserva la testa del
campionato con 62 punti, inseguito dal compagno di squadra Vinales a 60, da
Maquez terzo a quota 58 e da Pedrosa quarto a 52.
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