PODI
AMARI
C’è
poco da dire sulla trasferta olandese della Ducati: due terzi posti e
altrettanti ritiri per ognuno dei piloti del team Aruba.it racing. In gara 1
Davies, pur guidando sempre al limite, ha tenuto la testa della gara fino a due
giri dalla fine quando Rea lo ha superato. Subito dopo all’ultima variante i
sogni di un giro finale da cardiopalma si sono infranti quando la Panigale ha
dato forfait per un problema tecnico.
A tenere alta la bandiera di borgo
Panigale ci penserà Melandri, terzo a oltre 17 secondi dal vincitore. In gara 2
con griglia parzialmente invertita la rincorsa al podio è stata più dura per
Davies che partiva dalla decima posizione. Marco scivolerà con una dinamica
anomala (forse a causa del forte vento) quando era virtualmente sul podio
mentre Chaz chiuderà terzo a 5 secondi da Rea sempre più lanciato nella
classifica mondiale. Che sarebbe stato un week end difficile si era capito fin
dalla pole position quando Johnatan aveva involontariamente ostacolato Davies
durante l’ultimo giro buono, ma che alla fine del round olandese sul circuito
di Assen il distacco in classifica fosse di ben 84 punti a favore del pilota
Kawasaki non era per nulla prevedibile. Chaz ora è terzo a 20 punti da Sykes
mentre marco viaggia stabilente in quarta posizione a -14 dal compagno di
squadra e con un discreto margine dal duo Yamaha, e appare chiaro come Rea gara
dopo gara aumenti il proprio vantaggio senza concedere nulla al gallese. Di
contro la Ducati sembra aver perso parte di quella competitività mostrata nelle
prime gare. Il prossimo appuntamento a Imola potrebbe essere il round del
riscatto davanti a tutti i tifosi italiani della rossa. Ne è convinto
Chaz Davies
che ha detto: “
in gara 1 ho trovato subito il mio ritmo in testa alla corsa e
il nostro passo era competitivo, specialmente nei primi giri. Nonostante
questo, faticavamo un po’ in un paio di aree e non volevo fare un errore,
quindi ho cercato di fare sì che ci giocassimo la vittoria all’ultimo giro.
Sfortunatamente, ci siamo dovuti fermare prima. È una delusione perché, anche
senza poter sapere con certezza come sarebbe andata a finire, penso che sarebbe
stato un giro molto elettrizzante da guardare. Detto ciò, siamo stati molto
competitivi fino a quel punto. In gara 2 è stato divertente fare tutti quei
sorpassi e risalire nel traffico, ma onestamente non è stato facile. Non
avevamo un feeling ottimale come quello di gara 1 e del warm up. Ci è mancato
grip sull’anteriore ed eravamo un po’ ‘sulle uova’ negli ultimi dieci giri.
Dobbiamo capire il perché, se si sia trattato dell’assetto o del forte vento,
ma era comunque importante non cadere e portare a casa punti perché ho capito
abbastanza in fretta che il terzo posto era il miglior risultato possibile.
Detto questo, il nostro obiettivo è di vincere ogni volta che ne abbiamo la
possibilità, e speriamo di farlo di nuovo a partire da Imola, che è un posto
speciale per me e per Ducati”. Anche
Marco Melandri conferma i problemi
all’anteriore e con il forte vento in gara 2: “
nelle FP3 eravamo in difficoltà
e anche chiudere nei primi cinque non sarebbe stato facile, ma la squadra ha
fatto un ottimo lavoro prima della Superpole e ho ritrovato il feeling con la moto;
non mi sarei aspettato di salire sul podio. A inizio gara eravamo veloci, ma
poi il nostro passo non era sufficiente per stare con i primi tre e ho
preferito non prendere rischi eccessivi. Le condizioni qui erano molto diverse
rispetto alle prime gare, la moto si muoveva molto e non abbiamo ancora trovato
la costanza necessaria all’anteriore sulla distanza di gara. In gara 2 le
condizioni erano difficili, il vento era davvero forte. A causa di questo ho
fatto un errore alla curva 11 al sesto giro, finendo sull’erba, e sono stato
passato da quattro piloti. È un peccato per la caduta, perché penso che avrei
potuto lottare con Vd Mark dal momento che la nostra moto era più competitiva
rispetto a gara 1 anche se si muoveva ancora tanto. Purtroppo ho sempre
sofferto questo tipo di problema qui, forse perché sono molto leggero e non
riesco a caricare a sufficienza il posteriore su questo tipo di asfalto. Ora
andiamo a Imola, una pista che mi piace molto e dove sono fiducioso che ci
lasceremo alle spalle questi problemi per fare due belle gare”.
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