YAMAHA
IN CHIARO SCURO
Come
definire il week end olandese della Yamaha in Superbike? Difficile dirlo perché
se in gara 1 i due portacolori della casa dei tre diapason si sono ritirati
(non prima di esseri toccati nelle prime fasi della corsa), in gara 2 hanno
tagliato il traguardo in quarta e quinta posizione raccogliendo punti
importanti per la classifica con Lowes quinto e Van Der Mark sesto divisi da
sei punti.
Rimangono i problemi di sempre che costringono i piloti a rischiare
soprattutto nelle fasi finali della corsa. In più se da un lato Michael (di cui
non si discute il talento) è al suo primo anno in sella alla R1 con tutti i pro
e contro del caso, Alex è già alla sua seconda stagione e gli errori (e le
cadute) accumulate ad Assen non possono essere mitigati dal quinto posto in
gara 2. In sintesi non si tratta più, come l’anno passato, di puntare al
singolo exploit ma di trovare un passo costante per la gara che permetta ad
entrambi i piloti di lottare per il podio a prescindere dal “vantaggio” della
griglia invertita. Queste le parole del pilota di casa
Michael Van Der Mark: “
nelle
prove libere avevo un buon ritmo e avevo un buon feeling con la moto. In gara 1
il ritmo non era da podio, e ho faticato un po’ in partenza. Alla prima curva
ero tra Alex e Nicky e sono andato dritto fuori pista. Purtroppo dal primo giro
faticavo negli ingressi e nelle uscite in curva e nella fretta di riisalire le
posizioni ho perso il posteriore e fatto un highside. In gara 2 ho fatto quello
che potevo ed ero contento del mio passo di gara. Stavo chiudendo il gap da
Davies, ma ho avuto un paio di momenti di paura nei punti più veloci della
pista dove ero più forte perchè il vento era cambiato e la moto forse era sbilanciata
un pò troppo al posteriore. La moto oscillava e dopo la caduta di sabato e ho
deciso di fare la mia gara anche perché il gap da chi mi seguiva era molto. Gli
ultimi quattro o cinque giri ho avuto molto dolore al braccio. I medici hanno
fatto un grande lavoro e se avessero detto che avrei chiuso in quarta posizione
prima della gara, sarei stato sorpreso".
Alex Lowes ha patito le cadute
durante le prove libere che hanno compromesso il lavoro di set up sulla sua R1,
come ha dichiarato a fine gara: “
nel fine settimana abbiamo lottato per settare
la moto, e per gara 1 abbiamo fatto un grande cambiamento con cui abbiamo
ottenuto più aspetti positivi che negativi. Purtroppo il punto negativo è che
abbiamo avuto una maggiore usura degli pneumatici di quanto ci aspettassimo.
Non ho avuto avvisaglie fino a quando sono caduto! Per gara 2 partivo
quindicesimo e volevo impostare un passo consistente. Abbiamo apportato alcune
modifiche e sebbene non fossi ancora completamente soddisfatto del setup,
sentivo la moto un po’ meglio. Arrivare quinto dal quindicesimo posto sulla
griglia è fantastico. il duro lavoro che la squadra ha fatto in questo fine
settimana è semplicemente incredibile. Non vedo l'ora di andare a Imola per fare
un risultato ancora migliore".
Nessun commento:
Posta un commento