DOPPIETTA
HONDA CON PEDROSA IMPRENDIBILE
Non
sappiamo dire se sia più bello l’incitamento dei box che sulla tabella
scrivevano “dai piccoletto”, il fatto che Pedrosa abbia vinto la 3000esima gara
del motomondiale o più semplicemente il suo ritorno sul gradino più alto del
podio dopo che l’arrivo di Marquez l’aveva relegato nel ruolo di scudiero
silente.
Poco importa perché “camomillo” nel gran premio di casa ha fatto quello
che sa fare da sempre ovvero dominare dal venerdì alla domenica fino alla
bandiera a scacchi con pole position, giro veloce in gara e vittoria,
rintuzzando gli attacchi di tutti i colleghi spagnoli (e non solo) a partire
proprio dal compagno di squadra tenuto a debita distanza gestendo il piccolo
tesoretto conquistato nei primi giri del gran premio. La storia della gara è
presto detta: con una scelta che ai più è sembrata un azzardo, Pedrosa ha costruito
la sua vittoria in griglia di partenza montando una soluzione mista di
pneumatici con una dura all’anteriore e una media la posteriore (Marquez, per
citare l’inseguitore più diretto con moto identica ha montato gomme dure sia
davanti che dietro) sfruttando quel vantaggio che fin dall’inizio del suo approdo
nella classe regina è stato visto come un difetto: la leggerezza. Una partenza
perfetta (come sempre del resto) e una prima parte di gara condotta forzando il
ritmo (alla terza tornata ha fatto segnare il giro più veloce della gara) hanno
permesso a Dani di condure dall’inizio alla fine il gran premio salendo per la
terza volta in carriera (dopo il 2008 e il 2013) sul gradino più alto del podio
sulla pista di Jerez. E se questo non fosse sufficiente, Pedrosa ha anche
regalato la centesima vittoria del Repsol Honda Team da quando nel 2002 sono
ritornati i motori a quattro tempi. Dopo
quattro gare (sulle 18 totali) la vittoria in Spagna proietta il pilota HRC al
quarto posto della classifica mondiale a -6 punti da Marquez (terzo), -8 da
Vinales (secondo) e -10 dal capoclassifica Rossi. Queste le dichiarazioni del
vincitore
Dani Pedrosa subito dopo il podio: “
sono super-felice di questa
vittoria a Jerez, una pista che mi piace molto, e davanti alla mia famiglia, i
miei amici, e a tutti questi tifosi incredibili. Mi sto godendo questa emozione
così tanto, più che in passato, in un modo più 'consapevole'. Ho avuto una
grande sensazione per tutto il weekend, e la squadra ha lavorato bene; stiamo
migliorando gara dopo gara e sono molto felice. Sapevamo che eravamo in grado
di vincere la gara ed effettivamente lo abbiamo fatto. Sentivo la tensione un po’
prima della partenza, ma sono rimasto concentrato e sono scattato bene al via. In
gara le condizioni della pista erano un po’ peggiori rispetto al sabato e la
parte anteriore scivolava molto. Davanti ho scelto la dura a causa delle alte
temperature, anche se la media era la mia preferita. Il ritmo probabilmente sarebbe
stato più veloce con la media, ma in ogni caso sono stato contento della mia
scelta. Quando Marc ha iniziato a spingere, abbiamo iniziato un po’ di
battaglia come in qualifica. Sapevo che era molto veloce, ma ero determinato a
mantenere il gap da lui. Era molto facile fare un errore e perdere l’anteriore,
quindi ho guidato al limite senza superarlo. E' andata bene, è stato un weekend
da sogno, e ora devo continuare su questo livello. E' anche un onore speciale
essere il vincitore del 3000esimo Gran Premio al fianco di piloti del calibro
di Mick (Doohan, che ha vinto la gara numero 2000) e Angel (Nieto, che ha vinto
la gara numero 1000)”. Anche
Marquez sembra contento del risultato, che fa il
ragioniere e pensa al campionato: “
sono contento del secondo posto qui a Jerez,
una pista che non è tra le mie preferite, dopo essere stato in grado di essere
competitivo e lottare ad alto livello è molto positivo. In gara Dani è stato
molto veloce, come lo è stato per tutto il fine settimana, sul bagnato e
sull'asciutto. Ci siamo avvicinati a lui sessione dopo sessione, ma in gara era
difficile tenere il suo passo. Ho provato a spingere, a mettergli pressione, ma
anche prima della gara sapevo che Dani era molto forte qui. Lui è anche molto bravo
quando le condizioni sono veramente calde come il giorno della gara; per me la
gomma anteriore era troppo morbido. Voglio dire, ho scelto l'opzione più
difficile, ma anche questa era troppo morbida per me. Ho cercato di gestire la
gomma durante tutta la gara, e ho spinto. Alla fine ho rischiato un paio di
volte, così ho controllato dove si trovavano Valentino e Vinales e mi sono
detto, va bene, il secondo posto va bene. Sono molto contento del risultato, di
essere a soli quattro punti dalla vetta e di essere di nuovo in battaglia per
il campionato. La classifica è molto corta e le cose stanno diventando molto
interessanti. Dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto finora”.
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