Fibre
composite a gogo per abbassarne il peso e un grosso boxer BMW sotto il sedere
danno vita a una GS estrema e pronta a correre ovunque!
Immaginate
una BMW R1200GS. E’ bella e godereccia ma è anche opulenta, pesante,
ingombrante. Eppure sotto le elefantiache forme dell’endurona bavarese si
celano “cavallette” ben più leggere pronte a correre nel deserto o sul fango,
in grado di saltare su dune e grosse radici d’alberi che spuntano sui sentieri
dei sottoboschi di cui l’HP2 ne è un esempio perfetto.
La verità, però, è che
il modello di serie per quanto modificato per rispondere a esigenze più
sportive, rimane legato entro i dettami della produzione industriale e delle
regole dell’omologazione. Ecco perché nei quattro angoli del globo,
appassionati di meccanica e di BMW si cimentano sempre più spesso in
trasformazioni estreme dedicate principalmente all’utilizzo nei campi da cross
(e non solo lì). Un esempio emblematico è la .2-013 di Kohlenwerk una GS serie
K25 che grazie all’uso massiccio di fibre composite rinforzate con il carbonio
su telaio forcella e braccio del retrotreno garantisce una cospicua riduzione
del peso totale (185 chili) e una rigidità superiore rispetto al modello di
serie. Per quanto riguarda le sospensioni è possibile opzionare due range
d’escursione rispettivamente di 270 e 300 millimetri. Notevoli modifiche hanno
interessato anche le sovrastrutture che definiscono una silhouette sottile
simile a quella di un enduro sportiva grazie anche al nuovo serbatoio da 19
litri pensato per inglobare il radiatore dell’olio e nascondere l’air box. A
tal proposito sono stati modificati sia i collettori d’aspirazione e montato un
terminale di scarico Leovince. Infine la struttura del telaietto posteriore è
stata ripensata completamente per risultare più sottile e resistente con
l’introduzione di due travi che abbracciano l’intero retrotreno e su cui sono
montate pedane e leve dei comandi di freno e cambio. Pneumatici tassellati,
parafanghi alti, paramani e mascherina in puro stile crossistico completano la
trasformazione di una special che, non stentiamo a crederlo, farà brillare gli
occhi di molti amanti del fuoristrada.
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