Michelin
parla dei problemi della Yamaha in MotoGP mentre la squadra ufficiale si
prepara a svelare la nuova M1 il 24 gennaio.
E’
un dato di fatto che Yamaha ha perso la possibilità di lottare per il titolo in
MotoGP a causa della non perfetta armonizzazione tra l’M1 e gli pneumatici
Michelin. Eppure a distanza di mesi dall’ultimo Gran Premio, le dichiarazioni
di piloti e tecnici continuano ad alimentare misteri, rimbalzando le
responsabilità ora a Iwata ora in Francia.
A parlare questa volta è
Piero
Taramasso responsabile sui campi di gara per la Michelin, che in un’intervista
alla gazzetta ha dichiarato: “
Il mix che si crea tra la M1 e la Michelin è un
problema, in quasi tutte le condizioni e soprattutto sul bagnato. Dobbiamo
capire perchè e trovare la soluzione. Quando guardo a Ducati e Honda, penso che
le gomme abbiano funzionato bene in MotoGP. Ho visto Aprilia e KTM finire spesso
in top ten. Suzuki verso fine anno ha trovato la sua strada. Secondo me le
gomme non hanno influenzato le loro prestazioni. La cosa certa è che Yamaha ha
avuto molti problemi a Jerez e Barcellona, dove non c’è molto grip. Ma facendo
un bilancio generale, penso che in Yamaha abbiano un problema con la gestione
elettronica in MotoGP. Questo tipo di problema non riguarda le gomme, che sono
uguali per tutti. Dal Mugello, non sono cambiate. Al posteriore abbiamo la
stessa gomma che avevamo a Valencia nel 2016. Penso che in Yamaha abbiano perso
qualcosa in termini di sviluppo. Valentino Rossi ha riferito che la gomma
posteriore di quest’anno è più morbida di quella della scorsa stagione. Ma lo
abbiamo spiegato varie volte: è la stessa gomma. Queste sensazioni vengono
dalla moto, dalle regolazioni, dalle sospensioni o da qualcos’altro. Ma non
dalla gomma Michelin". Quale che sia il reale motivo delle performance
sotto le aspettative, soprattutto dopo l’ottimo inizio di Vinales, il risultato
è sotto gli occhi di tutti con Zarcò in sella all’M1 clienti del Monster Yamaha
Tech3 spesso più veloce degli ufficiali del Movistar Yamaha MotoGP. C’è da dire
che il francese, al suo primo anno nella classe regina, ha corso senza la
pressione di chi punta al titolo e questo gli ha consentito d’azzardare assetti
e scelte di pneumatici che in alcune occasioni gli hanno permesso di cogliere
risultati importanti. Detto ciò è giusto ricordare che comunque Zarcò ha
sfruttato al meglio il materiale che aveva a disposizione, portando a termine
gare con pneumatici soft quando gli avversari faticavano nel finale pur
montando mescole più dure. Ciononostante la verità è che…non sapremo mai quale
sia stato il motivo per cui l’M1 ufficiale abbia risentito più di altre moto
del comportamento delle Michelin. Soprattutto perché il mondiale 2017 è stato
archiviato e la squadra ufficiale è già proiettata alla nuova stagione.
L’appuntamento è fissato per il 24 gennaio a Madrid dove verrà presentata la
nuova M1 che scenderà pochi giorni dopo in pista per i primi test ufficiali.
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