Honda
si prepara a dominare per il secondo anno, la Moto3 puntando sull’evoluzione
della piccola NSF250RW.
Da
quando nel 2012 è stata introdotta la categoria della Moto3, le uniche marche
presenti fin dall’inizio e che si sono divise i titoli piloti e costruttori
sono state Honda e KTM. In sei anni i giapponesi hanno vinto due titoli
costruttori contro i quattro degli austriaci mentre per quanto riguarda il
titolo piloti la lotta è al momento pari con tre campionati a testa.
Il 2017 ha
sancito lo strapotere della piccola NSF250RW con ben 17 gare vinte su un totale
di 18 Gran Premi; se si va più a fondo guardando la classifica finale, nei
primi dieci posti i piloti in sella a una Honda sono sette (gli altri tre
guidano una KTM e sono rispettivamente ottavo, non e decimo) mentre nei primi
venti salgono a dodici e nel computo totale dei partecipanti si arriva addirittura
a ben 18 contro le 19 KTM su 44 piloti. In sintesi il colosso nipponico nel
2017 ha dominato, lasciando agli avversari…anzi all’avversaria KTM, solo le
briciole. Per Honda la Moto3 è sia una categoria strategicamente importante per
poter accedere al vivaio di giovani piloti da “spostare” nelle altre categorie,
sia tecnicamente stimolante tanto da promettere per il 2018 la volontà di fare
en plein puntando a vincere tutte le gare in calendario. E se nel 2017
l’NSF250RW è stata rivoluzionata tanto nel telaio quanto nel motore, per il
2018 si è puntato sull’evoluzione del progetto affinando singoli elementi del
telaio per migliorare specifiche aree e relative reazioni della moto in pista
tanto che nei test valenciani che hanno preceduto la pausa invernale, Jorge
Martin del team Gresini con la nuova carenatura ha fatto segnare il miglior
crono della combinata.
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