Moto2
come categoria statica e noiosa? Tutt’altro e alla battaglia dei telaisti si
aggiunge quella dei produttori di sospensioni.
Fin
dal debutto come sostituta della classe intermedia (ovvero la ex 250) la Moto2
si è caratterizzata per un regolamento che imponeva una serie di elementi
comuni che nella mente dello spettatore veniva tradotto come un appiattimento
della competizione sportiva in pista. In realtà l’obbligo d’utilizzare
componenti uguali ha permesso ai tecnici di concentrarsi in altre aree,
concependo e sviluppando soluzioni tecniche che hanno avuto ricadute anche nella
produzione di serie.
E da qualche anno, alla lotta dei telaisti (KTM, Kalex,
Speed Up, Suter, Tech3 e NTS) si è affiancata quella dei costruttori di
sospensioni con WP che ha dichiarato guerra alla storica Ohlins. L’azienda
svedese ha di fatto gestito l’attività sportiva in Moto2 come un vero e proprio
monopolio in virtù della qualità delle soluzioni offerte alle varie squadre,
fino a quando i due campionati vinti da Zarcò con il binomio Kalex-WP non ha
ridefinito gli equilibri in pista. Di fatto la factory olandese, rilevata da
KTM Power Parts dopo il fallimento nella prima metà degli anni ’90, ha portato
avanti una strategia aggressiva d’affiliazione di team e squadre che sta
risentendo dello stretto rapporto con il costruttore austriaco al quale
fornisce soluzioni tecniche in esclusiva. Alcuni team che utilizzano telai
Kalex, infatti, pur avendo avuto la possibilità di provare in test privati ad
Aragon le sospensioni fornite a KTM, non hanno ottenuto il materiale per la
prossima stagione. Questa situazione ha generato malcontento e spinto molte
squadre a rivolgersi a Ohlins che nel frattempo ha riaffermato la propria supremazia
insieme al Marc VDS Racing Team con cui Morbidelli ha vinto il mondiale 2017.
In pratica diversi team che utilizzano i telai Kalex (tra cui Sky Racing Team
VR46, Italtrans, Pons e Gresini) hanno abbandonato WP per Ohlins e gli ottimi
tempi fatti segnare da Bagnaia negli ultimi test sembrano confermare la bontà
della scelta. A questo punto se siete ancora convinti che motore e pneumatici
unici abbiano “ucciso” lo spettacolo della Moto2 aguzzate la vista durante i
Gran Premi e cominciate a segnare la marca di sospensioni dei vincitori delle
singole gare, perché la guerra è appena iniziata!
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