Dovizioso
vince in Austria sfruttando la nuova carena, dosando strategia e cattiveria e
lottando con Marquez fino alla fine.
Della
gara di domenica sul circuito del Red Bul Ring se ne parlerà per parecchio
tempo perché è stata bella e combattuta, perché Dovizioso e Lorenzo hanno
dimostrato che la nuova carenatura è realmente efficace, perché Andrea ha corso
dosando strategia e cattiveria vincendo il corpo a corpo con Marquez all’ultima
curva. Ma soprattutto perché è emerso con prepotenza il vero potenziale del
binomio Dovizioso/Ducati che grazie alla costanza dei risultati (e a tre
vittorie in stagione) dimostra d’essere il vero (e forse più pericoloso e
sottovalutato) avversario di Marquez per il titolo.
La gara austriaca, infatti,
era tatticamente importante per recuperare punti in campionato (ora Andrea si
trova in seconda posizione a -16 da Marquez) e per confermare la bontà della
scelta di Lorenzo sulla GP17 (il maiorchino grazie all’ottima prova in gara e
al quarto posto finale è risalito in settima posizione). Il lavoro di sviluppo
portato avanti dalla Ducati e la capacità di scegliere il pneumatico giusto per
la gara sono state le discriminanti che hanno garantito le ottime performance
di entrambi i piloti. Probabilmente Lorenzo sarà chiamato a svolgere la
funzione di gregario di Dovizioso che dimostra di credere nella vittoria del
titolo mostrando una sicurezza mai vista negli ultimi anni e che, nonostante le
discussioni a fine 2016 per il rinnovo dell’ingaggio, appare come l’uomo giusto
al momento giusto che ha puntato sulla continuità e che di fatto si sta
giocando il mondiale a dieci anni esatti dal titolo di Stoner. Il forlivese sta
vivendo la migliore stagione della sua carriera nella classe regina con tre
successi (tanti quanti Marquez e Vinales) e un solo ritiro (Marc e Maverick ne
hanno collezionati due a testa) confermando la costanza dei propri risultati;
ma mai come quest’anno il risultato appare incerto al punto che la classifica
corta e la capacità di azzeccare le giuste mescole degli pneumatici possono
cambiare i valori in campo e la posizione in campionato nel volgere di una sola
gara. “
E’ stata una gara pazzesca – ha dichiarato
Andrea Dovizioso –,
ma in
realtà è stato incredibile tutto il weekend, e soprattutto l’ultima curva
dell’ultimo giro, perché sono riuscito a rimanere lucido e a capire che Marquez
ci avrebbe provato. E’ stata una situazione molto difficile perché se Marc
avesse chiuso la porta in uscita mi avrebbe portato fuori e superato. Invece
sono riuscito a resistere e ho vinto io! Sono molto soddisfatto di come abbiamo
gestito tutto il weekend insieme alla mia squadra: riuscire a capire quali
erano le gomme giuste era davvero difficile e noi ci siamo riusciti. Abbiamo
fatto una grande gara, stiamo recuperando punti in classifica, e abbiamo le
carte in regola per lottare per il titolo”. Interessanti anche le dichiarazioni
di
Jorge Lorenzo, quarto al traguardo dopo un ottimo inizio: “
credo che sia
stata la mia migliore gara dell’anno: sono partito in prima fila, sono stato in
testa per 11 giri, e ho chiuso il GP a poco più di 6 secondi dal vincitore.
Questa volta ci è mancata la potenza, perchè a partire dal terzo giro ho dovuto
cambiare mappa per tenere sotto controllo i consumi, e soprattutto sui
rettilinei perdevo molto rispetto ai miei avversari. Anche la gomma posteriore
si è deteriorata sul lato destro e non sono riuscito a rimanere in contatto con
il gruppo di testa. A ogni gara le cose vanno meglio e guido in modo più
consistente e riesco a sfruttare meglio la mia moto. Ci manca poco, solo un
paio di decimi, per poter lottare per la vittoria e quindi dobbiamo essere
soddisfatti. Complimenti ad Andrea, perchè ha vinto con grande merito una gara
molto difficile”. L’orgoglio per gli ottimi risultati di entrambi i piloti è
palese anche nelle parole del Direttore Generale di Ducati Corse
Luigi Dall’Igna: “
Andrea ha fatto una gara
veramente fantastica, sia dal punto di vista tattico che dal punto di vista
sportivo, e la sua vittoria è avvenuta in maniera incredibile, soprattutto
nelle ultime due curve. Ho ancora l’adrenalina addosso! Bravissimo Dovi, che ha
fatto una gara perfetta, e bravo anche Jorge, che è stato al comando della gara
per i primi undici giri ed ha terminato il GP con un buon quarto posto”.
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