Marquez
infiamma i tifosi e regala spettacolo con una lotta fino all’ultima curva
assieme a Dovizioso. Pedrosa buon terzo posto.
Se
la MotoGP ha vissuto probabilmente il più bel week end di gara degli ultimi anni
lo deve a Dovizioso e a Marquez. La tatticità dell’italiano e la
spregiudicatezza dello spagnolo si sono miscelati in un mix di sorpassi e
controsorpassi, di lotta corpo a corpo, di staccate e pieghe al limite della
fisica e di accelerazioni istantanee a gomme praticamente finite come non se ne
vedevano da anni.
Entrambi i piloti nei limiti della sportività agonistica non
si sono risparmiati e hanno sfruttato al massimo le capacità personali e i
punti di forza dei rispettivi mezzi pur montando pneumatici differenti (più
duri sulla Honda e morbidi sulla Ducati); se Dovizioso poteva contare su una
migliore accelerazione della propria Ducati, Marquez rispondeva in ingresso di
curva allungando il più possibile l’inizio della frenata e disegnando grossi
virgoloni neri sull’asfalto del circuito austriaco. La lotta, durata
praticamente da metà gara in poi, ha visto la sua naturale conclusione
nell’ultima staccata dell’ultima curva all’ultimo giro e a poche centinaia di
metri dalla bandiera a scacchi, dove lo spagnolo ha tentato un sorpasso in
staccata in un punto in cui era teoricamente impossibile. E difatti l’entrata è
andata bene ma l’uscita scomposta e sul cordolo della sua RCV213V hanno
impedito l’accelerazione ottimale della motocicletta relegando di fatto lo
spagnolo in seconda posizione a pochi centesimi dall’italiano vincitore
(meritatamente) del Gran Premio. Pedrosa terzo con una buona rimonta ha
completato il podio. Con l’ultimo terzo di campionato ancora da affrontare,
Marquez conduce la classifica generale con un vantaggio di 16 punti su
Dovizioso e 24 su Vinales e tutti e tre possono vantare altrettante vittorie a
testa nella stagione in corso. In questo contesto il Gran premi d’Austria era
strategicamente importante dal momento che l’italiano accusava un solo ritiro
(Marc e Maverick sono a quota due a testa) mentre lo spagnolo vantava migliori
piazzamenti; e con una classifica mondiale “corta” ogni errore potrebbe
compromettere irrimediabilmente, da qui in poi, la corsa al titolo. "
Non
avrei dormito bene se non avessi provato a vincere all'ultima curva – ha
dichiarato
Marquez –
ma non è stato possibile. Dovi ne aveva solo un po’ più di
noi ma era difficile sorpassarlo. Ho provato a fare del mio meglio, ho dato
veramente tutto e molte volte ho perso il posteriore. E’ stata una grande
battaglia, e Dovi ha meritato questa vittoria. Abbiamo ottenuto il secondo
posto e sono molto contento dei 20 punti su questa pista dove avevo lottato
molto l'anno scorso. È un risultato importante per il campionato. Stiamo
lavorando bene. Passo dopo passo, abbiamo trovato una buona base che ci ha
permesso di essere lì e di essere veloci in ogni situazione. Sarà importante
continuare così e cercare di finire a podio in ogni gara". Abbastanza
soddisfatto della propria gara anche
Pedrosa che ha dichiarato: "
sono
molto contento di come si è concluso questo fine settimana e di essere finito
sul podio, visto che abbiamo lottato molto nelle libere, passando per la Q1 e chiudendo
ottavo sulla griglia. La corsa è risultata più veloce di quanto ci aspettavamo.
Ho ancora qualche problema con l’anteriore e con lo spinning al posteriore, ma
la nostra strategia di gara ha funzionato molto bene. All'inizio non sono stato
troppo aggressivo; mi sono preso del tempo con il serbatoio pieno, risparmiando
carburante e poi step by step ho aumentato il mio passo finché ho chiuso il gap
dai primi, anche perché Marc e Dovi stavano combattendo disturbandosi l'un
l'altro. Purtroppo, quando li ho raggiunti ho accusato molto spinning, il
posteriore si è surriscaldato e ho perso il grip. Volevo rimanere con loro lottare
e anche se non ho potuto, sono contento del podio e orgoglioso della mia
squadra e del lavoro che abbiamo fatto qui".
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