Rea
va a podio in entrambe le manches, Sykes centra la pole ma in gara fa il
gambero e nel box tra i due cresce la tensione.
Questa
è una delle rare volte, nel corso della stagione, in cui Rea non centra neppure
una vittoria in tutto il week end. Per dovere di cronaca bisogna dire che
l’inglese ci ha provato in entrambe le manches, ma una strategia azzardata al
sabato (quando in Kawasaki sono stati gli unici a montare gomme morbide) e un
Davies incontenibile per tutto il week end hanno precluso qualunque tipo di
velleità di vittoria. Ribadiamo il concetto: Rea ha dato il massimo e ha
provato in tutti i modi a vincere (soprattutto domenica quando la strategia ha
lasciato spazi al buon senso e a gomme più consone alle temperature sul
tracciato), ma non c’è stato nulla da fare.
Chi invece ha deluso (nuovamente) è
Sykes che dopo aver conquistato la pole position e aver fatto segnare il nuovo
tempo di riferimento del circuito, in gara si è perso facendo il gambero.
Risultato: Rea porta a casa due secondi posti mentre Sykes deve accontentarsi
di un terzo e un quarto piazzamento lasciando per strada punti preziosi per il
mondiale. In effetti se da un lato Johnny può permettersi il lusso di pensare
da “ragioniere”, Tom deve puntare ad arrivare davanti al compagno di squadra
dal momento che, a quattro round dalla fine, 70 punti non sono tanti da
recuperare…se non fosse che bisogna farlo su un pilota come Rea!
"
All'inizio e fino a metà gara uno sentivo d’avere il ritmo per stare con
Chaz – ha dichiarato
Rea –.
Dopo ho cominciato a soffrire con la parte destra
del pneumatico posteriore. Ho dovuto gestire la mia gara e quando Chaz ha
allungato, non c'era nulla che potessi fare per vincere. Così ho impostato un
ritmo per conservare il pneumatico per gli ultimi giri. In gara due Chaz era
veramente solido e il suo passo era buono. All'inizio mi sentivo forte ma non
appena ho cominciato a perdere trazione la moto è diventata molto fisica da
guidare. Quando ho perso il grip sulla spalla del pneumatico ho provato a stare
davanti non era semplicemente possibile. Sono contento dei risultati di questo
fine settimana perchè la moto non ha mai funzionato bene".
Sykes lascia la
Germania con un podio e con una velata polemica con il compagno di squadra, reo
d’aver sfruttato eccessivamente in uscita di curva un tratto d’asfalto oltre la
pista che, per la gara della domenica, è stato delimitato con nuovi dissuasori
mobili: “
in gara uno ho avuto un buon inizio e i tempi sul giro erano buoni,
ma i nostri principali rivali avevano qualcosa in più. Ho lottato per tutta la
gara con il grip in curva. Nel complesso sono deluso di non essere riuscito a trasformare
la pole position in una vittoria. Ma Chaz e Jonathan hanno guidato forte e
rispetto all'anno scorso i tempi sul giro erano molto più veloci. In Superpole
la moto in sé stava lavorando molto bene e ha fatto praticamente quello che
volevo. In gara due ho fatto una buona partenza ma ho toccato Savadori e ho
perso tutto il vantaggio. Verso la fine ho ricominciato ad avere una sensazione
normale. Prima non avevo la fiducia di passare gli altri in frenata e soffrivo perché
non riuscivo a scendere in piega come volevo. Sono deluso perchè non avevo la
fiducia di forzare la frenata per passare gli avversari. Volevo salire sul
podio ma purtroppo non ci siamo riusciti. Continueremo a lavorare perché
rimangono ancora quattro round”.
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