Un
problema tecnico costringe al ritiro Marquez che perde la leadership in
campionato. Crutchlow (primo dei piloti Honda) meglio di Pedrosa.
Fino
a oggi la Honda era considerata affidabile in senso assoluto. Ma in
Inghilterra, sul circuito di Silverstone, qualcosa è andato storto e Marquez ha
dovuto abbandonare anzitempo la corsa con il motore in fumo a causa di un
problema tecnico. E a sei gare dalla fine le complicazioni è meglio evitarle
perchè, per quanto non sia la fine della rincorsa al titolo mondiale, lo zero
in Inghilterra avrà comunque il suo peso (insieme al motore andato in funo che,
con la regola dei propulsori contingentati, obbligherà ad attuare strategie
prudenziali). Marquez è, tra i piloti in lizza per il titolo, quello che è
caduto più spesso (soprattutto durante le prove) e non è un caso.
Se il
compagno di squadra è il fanalino di coda dei cinque pretendenti all’iride,
Marc dimostra d’essere, dei due, l’unico in grado di guidare sopra i problemi
di messa a punto della sua RC213V rischiando di fatto anche la caduta, salvo
poi prendere le misure e vincere le gare o segnare i record in qualifica come
accaduto sulla pista inglese dove ha letteralmente annichilito gli avversari
scendendo sotto i due minuti sul giro secco. Ciononostante in gara era evidente
che lo spagnolo si trovava in difficoltà soprattutto con il posteriore che
scivolava più di quanto il pilota volesse e dopo pochi giri dal via la bagarre
lo ha relegato dietro Rossi e Dovizioso, incalzato da Crutchlow e Vinales. Purtroppo
la debacle tecnica non ha permesso di scoprire se, come affermato nelle sue
dichiarazioni, avrebbe potuto lottare per il podio o se avrebbe continuato a perdere
posizioni. E mentre
Pedrosa (settimo a quasi undici secondi da Dovizioso) liquida
il fine settimana anglosassone con un laconico “
week end complicato ma ci
rifaremo a Misano!”,
Marquez mostra tutta la delusione più per i punti persi
che per l’occasione sfumata: “
sono stato veramente sfortunato, perché mi sentivo
molto bene sulla moto ed ero lì con gli altri, cercando solo di gestire la gara
e le gomme, specialmente l’anteriore con la temperatura più alta rispetto a
sabato, e volevo salvaguardarlo per attaccare alla fine. Avevo già visto che
Dovi aveva qualcosa in più di Vinales e Rossi, ma pensavo che avrei potuto
provare a lottare con lui. Quindi, tutto stava andando bene quando
improvvisamente ho acuto un problema con il motore alla fine del dritto. È un
peccato naturalmente, ma è qualcosa che può succedere in corsa, ed è stata la
prima volta per me con Honda. Di positivo c’è che qui siamo stati veloci, come
in altri tracciati, e che siamo ancora presenti nel Campionato. Zero punti, ma
mi sento ancora bene con la moto e non vedo l'ora che arrivino le prossime gare".
E’ andata relativamente meglio al compagno di marca
Crutchlow che dopo le
ottime qualifiche in cui ha agguantato la terza posizione sul circuito di casa,
è giunto quarto (e primo dei piloti Honda) sotto la bandiera a scacchi a 1,6
secondi dal vincitore con la sua RC213V che per l’occasione era “vestita” con
l’iconica livrea Castrol: “
è frustrante quando vieni per vincere. Cerchi di
vincere ogni fine settimana, ma questo era speciale, mi sentivo bene l'anno
scorso e mi sono sentito bene di nuovo qui tutto il weekend, ma non ho fatto
abbastanza alla fine. Gli altri ragazzi sono stati più veloci; il pneumatico
anteriore era troppo morbido per me e per questa ragione ho lottato con la
gomma posteriore per far girare la moto. Ho fatto del mio meglio e ho concluso
quarto. Un podio in casa sarebbe stato buono, quindi sì, sono deluso, ma tutta
la mia stima va aii tre ragazzi arrivati davanti. Dovi ha guidato in modo
fantastico e per tutto il fine settimana non pensavo che fosse il pilota da
battere; credevo fosse Marc. Ma dobbiamo andare a Misano a testa alta e
riprovare lì".
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