domenica 27 agosto 2017

MotoGP Silverstone: DOVIPOKER!

Quarta vittoria e leadership nella classifica: Dovizioso da mondiale. Bene Lorenzo quinto grazie alla strategia e alla costanza in gara.

Non si tratta più di pura fortuna nella scelta degli pneumatici e neppure di superiorità meccanica; la quarta vittoria (netta) di Dovizioso sullo storico circuito inglese di Silverstone ha dimostrato che il pacchetto moto/pilota funziona ed è da titolo mondiale esattamente dieci anni dopo quello conquistato nel 2007 da Stoner. E a conferma arriva anche la buona prestazione di Lorenzo, quinto sul traguardo a 3,5 secondi dal compagno e costante per tutta la durata della gara.
I fatti: Dovizioso è il pilota (dei cinque che possono realisticamente puntare al titolo) con più vittorie e meno cadute nella stagione in corso e per questo motivo è, meritatamente, in testa al mondiale. Inoltre l’italiano ha conquistato i galloni sul campo, vincendo di forza su Marquez (in Germania) e su Rossi (in Inghilterra) dosando tattica strategica e cattiveria nel momento in cui servivano ora l’una, ora l’altra. Ed è proprio la strategia che quest’anno, più che in passato, farà la differenza. Perché le Michelin sono gomme particolari, per cui la morbida può rivelarsi più performante della dura quando servirebbe quest’ultima e la media può fare la differenza più di una gomma soft. In sintesi saper capire e gestire gli pneumatici è la chiave di lettura dell’intero campionato e Ducati, più degli altri, sembra aver compreso come fare…almeno fino a oggi. La conferma arriva dai risultati e dalle performance di Andrea che gestisce le gomme (coadiuvato da ciclistica, elettronica, aerodinamica e motore) meglio degli altri, stressandole il meno possibile nelle prime fasi della gara per poi sfruttarne il potenziale nella seconda parte. A questo punto sarebbe lecito pensare che gli altri top team potrebbero attuare la medesima strategia…se non fosse che tutto ciò si basa su un metodo di lavoro e di sviluppo del mezzo praticamente unici al punto che Ducati ha firmato un contratto in esclusiva con una software house italiana che ha sviluppato un programma che misura l’attrito tra pneumatico e asfalto e grazie a cui è possibile predire e simulare il comportamento degli pneumatici per valutarne le performance e definire setup e strategie per la gara. Inoltre il costruttore italiano sta spendendo energie e denaro per garantire competitività sia a Dovizioso che a Lorenzo al punto che nel gran premio di Silverstone l’italiano ha corso con la carenatura “standard” mentre lo spagnolo ha sfruttato il maggior carico aerodinamico delle alette arrivando quinto e a pochi secondi dal vincitore (e compagno di squadra) e costruendo una gara convincente e costante. E se a sei gare dalla fine Jorge consolida il settimo posto in classifica e punta dritto a Zarco (sesto) a 19 lunghezze, Andrea può festeggiare il vantaggio su Marquez (a questo punto della stagione considerato il più temibile avversario per il titolo) di nove punti e una sicurezza tale da far pensare che, a dieci anni dal titolo di Stoner sulla rossa di Borgo Panigale, il titolo di un italiano su una moto italiana sia davvero alla sua portata. “Sono molto felice per la vittoria – ha dichiarato Dovizioso a fine gara –, la quarta di quest’anno, perché stiamo vincendo gare molto diverse e questo significa che siamo davvero forti e che possiamo giocarci il campionato. La gara è stata durissima perché tutti i nostri rivali andavano molto forte. Marquez è stato sfortunato, ma noi abbiamo fatto una gara perfetta perché, anche se forse non eravamo i più veloci in assoluto, siamo riusciti ad interpretarla al meglio e a vincere. Questo significa che il lavoro fatto durante il weekend è stato ottimo, così come la mia strategia di gara perché sono riuscito a mettermi nella posizione giusta al momento giusto. Quest’anno ogni gara è una storia a sé e le gomme sono sempre un fattore chiave, ma noi siamo molto concentrati sul nostro metodo di lavoro che sta dando i suoi frutti”. Molto importante il risultato (e i riscontri) in gara di Lorenzo che spiega la strategia attuata a Silverstone: “questa volta ho scelto di fare una partenza un po’ più conservativa rispetto al solito e forse questo ha frenato la mia progressione nei primi giri. Sicuramente dopo un weekend piuttosto difficile, durante il quale non avevamo mai trovato il ritmo giusto, dobbiamo essere contenti perchè in gara sono riuscito a gestire bene l’acceleratore e a risparmiare le gomme. In questo modo lo pneumatico posteriore è rimasto costante durante tutti i giri. Non è stato sufficiente per raggiungere il gruppo di testa ma per contenere il mio distacco alla fine della gara e ottenere il mio miglior risultato della stagione. E credo che a Misano potremo fare ancora meglio. Voglio fare i miei complimenti ad Andrea, che è stato davvero magistrale e ha dimostrato di essere perfetto nel gestire questo tipo di gare. I suoi risultati parlano chiaro: quattro vittorie e la leadership del mondiale non possono che rendere contenta tutta la squadra”. Infine le dichiarazioni del Direttore Generale di Ducati Corse Luigi Dall’Igna artefice, insieme a tutta la squadra, di questi meravigliosi risultati: “voglio fare i complimenti a tutti i ragazzi e le ragazze di Ducati Corse per la quarta vittoria della stagione perché, se penso a quanto duramente si sono impegnati in tutti questi anni, sono veramente felice che adesso possano finalmente raccogliere i frutti del loro lavoro. Andrea ha fatto un'altra gara meravigliosa, dove non ha sbagliato veramente nulla, e anche Jorge ha ottenuto un buon risultato su una pista difficile come questa, arrivando a poco più di tre secondi dal vincitore, per cui sono sempre più ottimista per il futuro”.














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