Quarta
vittoria e leadership nella classifica: Dovizioso da mondiale. Bene Lorenzo
quinto grazie alla strategia e alla costanza in gara.
Non
si tratta più di pura fortuna nella scelta degli pneumatici e neppure di
superiorità meccanica; la quarta vittoria (netta) di Dovizioso sullo storico
circuito inglese di Silverstone ha dimostrato che il pacchetto moto/pilota
funziona ed è da titolo mondiale esattamente dieci anni dopo quello conquistato
nel 2007 da Stoner. E a conferma arriva anche la buona prestazione di Lorenzo,
quinto sul traguardo a 3,5 secondi dal compagno e costante per tutta la durata
della gara.
I fatti: Dovizioso è il pilota (dei cinque che possono
realisticamente puntare al titolo) con più vittorie e meno cadute nella
stagione in corso e per questo motivo è, meritatamente, in testa al mondiale.
Inoltre l’italiano ha conquistato i galloni sul campo, vincendo di forza su
Marquez (in Germania) e su Rossi (in Inghilterra) dosando tattica strategica e
cattiveria nel momento in cui servivano ora l’una, ora l’altra. Ed è proprio la
strategia che quest’anno, più che in passato, farà la differenza. Perché le
Michelin sono gomme particolari, per cui la morbida può rivelarsi più
performante della dura quando servirebbe quest’ultima e la media può fare la
differenza più di una gomma soft. In sintesi saper capire e gestire gli
pneumatici è la chiave di lettura dell’intero campionato e Ducati, più degli
altri, sembra aver compreso come fare…almeno fino a oggi. La conferma arriva
dai risultati e dalle performance di Andrea che gestisce le gomme (coadiuvato
da ciclistica, elettronica, aerodinamica e motore) meglio degli altri,
stressandole il meno possibile nelle prime fasi della gara per poi sfruttarne
il potenziale nella seconda parte. A questo punto sarebbe lecito pensare che
gli altri top team potrebbero attuare la medesima strategia…se non fosse che
tutto ciò si basa su un metodo di lavoro e di sviluppo del mezzo praticamente
unici al punto che Ducati ha firmato un contratto in esclusiva con una software
house italiana che ha sviluppato un programma che misura l’attrito tra
pneumatico e asfalto e grazie a cui è possibile predire e simulare il comportamento
degli pneumatici per valutarne le performance e definire setup e strategie per
la gara. Inoltre il costruttore italiano sta spendendo energie e denaro per
garantire competitività sia a Dovizioso che a Lorenzo al punto che nel gran
premio di Silverstone l’italiano ha corso con la carenatura “standard” mentre
lo spagnolo ha sfruttato il maggior carico aerodinamico delle alette arrivando
quinto e a pochi secondi dal vincitore (e compagno di squadra) e costruendo una
gara convincente e costante. E se a sei gare dalla fine Jorge consolida il
settimo posto in classifica e punta dritto a Zarco (sesto) a 19 lunghezze, Andrea
può festeggiare il vantaggio su Marquez (a questo punto della stagione
considerato il più temibile avversario per il titolo) di nove punti e una
sicurezza tale da far pensare che, a dieci anni dal titolo di Stoner sulla
rossa di Borgo Panigale, il titolo di un italiano su una moto italiana sia
davvero alla sua portata. “
Sono molto felice per la vittoria – ha dichiarato
Dovizioso a fine gara –,
la quarta di quest’anno, perché stiamo vincendo gare
molto diverse e questo significa che siamo davvero forti e che possiamo
giocarci il campionato. La gara è stata durissima perché tutti i nostri rivali
andavano molto forte. Marquez è stato sfortunato, ma noi abbiamo fatto una gara
perfetta perché, anche se forse non eravamo i più veloci in assoluto, siamo
riusciti ad interpretarla al meglio e a vincere. Questo significa che il lavoro
fatto durante il weekend è stato ottimo, così come la mia strategia di gara
perché sono riuscito a mettermi nella posizione giusta al momento giusto.
Quest’anno ogni gara è una storia a sé e le gomme sono sempre un fattore
chiave, ma noi siamo molto concentrati sul nostro metodo di lavoro che sta
dando i suoi frutti”. Molto importante il risultato (e i riscontri) in gara di
Lorenzo che spiega la strategia attuata a Silverstone: “q
uesta volta ho scelto
di fare una partenza un po’ più conservativa rispetto al solito e forse questo
ha frenato la mia progressione nei primi giri. Sicuramente dopo un weekend
piuttosto difficile, durante il quale non avevamo mai trovato il ritmo giusto,
dobbiamo essere contenti perchè in gara sono riuscito a gestire bene
l’acceleratore e a risparmiare le gomme. In questo modo lo pneumatico posteriore
è rimasto costante durante tutti i giri. Non è stato sufficiente per
raggiungere il gruppo di testa ma per contenere il mio distacco alla fine della
gara e ottenere il mio miglior risultato della stagione. E credo che a Misano
potremo fare ancora meglio. Voglio fare i miei complimenti ad Andrea, che è
stato davvero magistrale e ha dimostrato di essere perfetto nel gestire questo
tipo di gare. I suoi risultati parlano chiaro: quattro vittorie e la leadership
del mondiale non possono che rendere contenta tutta la squadra”. Infine le
dichiarazioni del Direttore Generale di Ducati Corse
Luigi Dall’Igna artefice,
insieme a tutta la squadra, di questi meravigliosi risultati: “
voglio fare i
complimenti a tutti i ragazzi e le ragazze di Ducati Corse per la quarta
vittoria della stagione perché, se penso a quanto duramente si sono impegnati
in tutti questi anni, sono veramente felice che adesso possano finalmente
raccogliere i frutti del loro lavoro. Andrea ha fatto un'altra gara
meravigliosa, dove non ha sbagliato veramente nulla, e anche Jorge ha ottenuto
un buon risultato su una pista difficile come questa, arrivando a poco più di
tre secondi dal vincitore, per cui sono sempre più ottimista per il futuro”.
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