Poca
spesa e tanta resa. Ecco una ricetta semplice per farsi praticamente in casa
una scrambler divertente…quanto basta!
Troppo
facile ottenere una special partendo da una base già ottimizzata. Troppo
semplice sfruttare le idee di altri customizer per fare il classico
copia/incolla. Eccessivamente ridondante il metallo spazzolato a vista
perché…fa figo al bar. Ma soprattutto, troppo poco cuore se con budget
faraonici si porta un ferraccio da un preparatore e gli si dice “fammi una
special cool e unica e che faccia girare la testa all’ape con gli amici”
eccetera eccetera.
No cari signori, le customizzazioni, le preparazioni, le
trasformazioni si devono poter fare (fintanto che è possibile) nell’intimità
del proprio garage, magari sbagliando e riprovando la posizione di alcuni
particolari che ci piacciono e di cui non vogliamo fare a meno (e che, in
fondo, sono il modo con cui caratterizziamo e personalizziamo la “nostra” moto),
smontando pezzi da far modificare (dove necessario) da singoli artigiani scelti
prima di tutto per la loro bravura che non per l’appeal social che li precede.
Ma soprattutto una special deve poter costare il giusto. Oggigiorno si
definisce il budget e poi si lavora di conseguenza; ma una volta si decideva lo
stile e si risparmiava per poter comprare i singoli pezzi e montarli mano a
mano che si recuperavano (anche usati!). Nell’era moderna del tutto e subito,
invece, si delocalizza e si subappalta dando scadenze da reality show
motoristico perdendo la poesia di un gesto intimo. Ecco perché a noi piace la
piccola scrambler che vedete in foto, ottenuta da una base considerata povera
piuttosto che a buon mercato (una Suzuki GN125) e nera che più nera non si
può…con buona pace di aerografie e vernici sgargianti o metalflake che se si
scheggiano potete starne certi che bisognerà ridipingere tutto il pezzo da
zero. E se poi il risultato garantisce anche un mezzo semplice e polivalente
allora l’obiettivo può essere considerato centrato in pieno. Creatori di questa
scrambler sono i francesi di Bad Winners che sulla base della piccola Suzuki
hanno definito un vero e proprio catalogo su cui il cliente può scegliere le
singole modifiche per la propria special, definendone caratteristiche tecniche
e stilistiche. Il vantaggio di questa impostazione di lavoro? La garanzia di un
anno, il prezzo e il tempo di realizzazione definiti fin dal primo incontro, la
consegna a posto domicilio e la sicurezza del risultato finale. E di questi
tempi non è certo poca cosa! Di per se la preparazione non richiede grandi
interventi e più che altro punta prima di tutto
sulla “svestizione” della GN per poi “rivestirla” con elementi più
leggeri e adatti a un utilizzo da cowboy urbano (e non solo). Escludendo quindi
il classico intervento sulla parte posteriore del telaio (chiuso con un
archetto), i parafanghi, le luci, la strumentazione, i cerchi, il manubrio, le
manopole e i comandi sono sostituiti con altri più leggeri e piccoli
(Motogadget, Bates e Renthal principalmente). La sella viene realizzata a mano,
il motore completamente ricostruito e dotato di scarico Megaton Classic e
filtro aria a cono, l’impianto elettrico semplificato e dotato di elementi a
LED. La verniciatura a polvere nera opaca ricopre praticamente ogni elemento ad
eccezione del serbatoio su cui il cliente può riversare ogni forma di
personalizzazione (sebbene anche tutto il resto può potenzialmente essere
customizzato secondo i gusti del committente). Di per se la versione
scramblerizzata della GN125 sembra perfetta per lo scopo pratico e allo stesso
tempo divertente per cui è stata pensata, ma in officina hanno già approntato
anche una variante bobber. Rimane invariato il grado di divertimento, che se
fossimo in cucina identificheremmo con la classica formula “QB”, ovvero a
piacimento. E chi, tra di voi, avrebbe il coraggio di dire “ok, ora basta
divertimento.
Torniamo seri”!
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