martedì 8 agosto 2017

RICETTA PER UNA SCRAMBLER FACILE FACILE

Poca spesa e tanta resa. Ecco una ricetta semplice per farsi praticamente in casa una scrambler divertente…quanto basta!

Troppo facile ottenere una special partendo da una base già ottimizzata. Troppo semplice sfruttare le idee di altri customizer per fare il classico copia/incolla. Eccessivamente ridondante il metallo spazzolato a vista perché…fa figo al bar. Ma soprattutto, troppo poco cuore se con budget faraonici si porta un ferraccio da un preparatore e gli si dice “fammi una special cool e unica e che faccia girare la testa all’ape con gli amici” eccetera eccetera.
No cari signori, le customizzazioni, le preparazioni, le trasformazioni si devono poter fare (fintanto che è possibile) nell’intimità del proprio garage, magari sbagliando e riprovando la posizione di alcuni particolari che ci piacciono e di cui non vogliamo fare a meno (e che, in fondo, sono il modo con cui caratterizziamo e personalizziamo la “nostra” moto), smontando pezzi da far modificare (dove necessario) da singoli artigiani scelti prima di tutto per la loro bravura che non per l’appeal social che li precede. Ma soprattutto una special deve poter costare il giusto. Oggigiorno si definisce il budget e poi si lavora di conseguenza; ma una volta si decideva lo stile e si risparmiava per poter comprare i singoli pezzi e montarli mano a mano che si recuperavano (anche usati!). Nell’era moderna del tutto e subito, invece, si delocalizza e si subappalta dando scadenze da reality show motoristico perdendo la poesia di un gesto intimo. Ecco perché a noi piace la piccola scrambler che vedete in foto, ottenuta da una base considerata povera piuttosto che a buon mercato (una Suzuki GN125) e nera che più nera non si può…con buona pace di aerografie e vernici sgargianti o metalflake che se si scheggiano potete starne certi che bisognerà ridipingere tutto il pezzo da zero. E se poi il risultato garantisce anche un mezzo semplice e polivalente allora l’obiettivo può essere considerato centrato in pieno. Creatori di questa scrambler sono i francesi di Bad Winners che sulla base della piccola Suzuki hanno definito un vero e proprio catalogo su cui il cliente può scegliere le singole modifiche per la propria special, definendone caratteristiche tecniche e stilistiche. Il vantaggio di questa impostazione di lavoro? La garanzia di un anno, il prezzo e il tempo di realizzazione definiti fin dal primo incontro, la consegna a posto domicilio e la sicurezza del risultato finale. E di questi tempi non è certo poca cosa! Di per se la preparazione non richiede grandi interventi e più che altro punta prima di tutto  sulla “svestizione” della GN per poi “rivestirla” con elementi più leggeri e adatti a un utilizzo da cowboy urbano (e non solo). Escludendo quindi il classico intervento sulla parte posteriore del telaio (chiuso con un archetto), i parafanghi, le luci, la strumentazione, i cerchi, il manubrio, le manopole e i comandi sono sostituiti con altri più leggeri e piccoli (Motogadget, Bates e Renthal principalmente). La sella viene realizzata a mano, il motore completamente ricostruito e dotato di scarico Megaton Classic e filtro aria a cono, l’impianto elettrico semplificato e dotato di elementi a LED. La verniciatura a polvere nera opaca ricopre praticamente ogni elemento ad eccezione del serbatoio su cui il cliente può riversare ogni forma di personalizzazione (sebbene anche tutto il resto può potenzialmente essere customizzato secondo i gusti del committente). Di per se la versione scramblerizzata della GN125 sembra perfetta per lo scopo pratico e allo stesso tempo divertente per cui è stata pensata, ma in officina hanno già approntato anche una variante bobber. Rimane invariato il grado di divertimento, che se fossimo in cucina identificheremmo con la classica formula “QB”, ovvero a piacimento. E chi, tra di voi, avrebbe il coraggio di dire “ok, ora basta divertimento. Torniamo seri”!  









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