Riconosciuta
la differenziazione tra auto e moto. Pedaggi ridotti per le due ruote sulle
autostrade italiane.
Dall’1
agosto, in via sperimentale, i motociclisti che per spostarsi utilizzano le
autostrade potranno usufruire, se dotati di Telepass dedicato, di uno sconto
rispetto sulla tariffa standard. Ma andiamo con ordine. L’Aiscat,
l’associazione sindacale delle concessionarie autostradali, ha accettato la
proposta del Ministero dei trasporti di rendere disponibile una tariffa
dedicata per moto e scooter. Si tratta di una misura a lungo attesa dal settore
che prevede una riduzione del 30% per i motocicli con targa che possono
transitare in autostrada, e sarà possibile solo per clienti che abbiano un
contratto di telepedaggio.
L'attuale sistema è suddiviso in cinque classi
tariffarie, mediante l’utilizzo di due parametri, gli assi e la sagoma, e non
distingue nei pedaggi i motoveicoli rispetto agli autoveicoli di classe A. “
La
mancata distinzione tra auto e moto è una particolarità tutta italiana nel
contesto europeo, una ingiustizia che ora sarà superata – commenta il Ministro
Delrio –.
Una modifica giustamente richiesta a gran voce da molti protagonisti,
tra cui associazioni di categoria e di motocilisti, per ottimizzare l’uso
dell’autostrada. Ora la richiesta dei vertici del Mit ha incontrato la
disponibilità di Aiscat e si è tradotta in un accordo, che riconosce un
pedaggio ridotto. Al momento in via provvisoria e sperimentale, con l’obiettivo
di pervenire all’inserimento di una apposita classe di pedaggio per le due
ruote. Verificheremo a dicembre l’impatto che ha avuto la misura. E’ un pezzo
della strategia dell’attenzione all’utenza, come avvenuto con lo sconto per i
pendolari che riguarda circa 200 mila persona e che nel primo semestre ha visto
uno sgravio per 4 milioni di euro”. La proposta vuole anche incentivare
l’utilizzo delle autostrade ai motoveicoli per questioni di sicurezza. Infatti
secondo i dati ACI/Istat su 100 motociclisti coinvolti in sinistri, le vittime
autostradali sono 3,5 mentre quelle su strade provinciali o regionali
(nonostante la minore velocità media) sono 6,2. Quindi ben venga
un’agevolazione di questo tipo che però, è bene precisarlo, non è del tutto
chiara come potrebbe sembrare. Innanzitutto per usufruire dello sconto si dovrà
essere in possesso di un Telepass dedicato e abbinato alla targa della moto.
Quindi nuovo contratto e sconto solo sul motociclo a cui è collegato. Dal
Ministero fanno sapere che l’adeguamento di specifici Telepass Moto sarà
effettivo dal 15 settembre, pertanto lo sconto in vigore già dall’1 agosto
potrà essere recuperato in seguito solo da coloro che, con una moto dotata di
un contratto di telepedaggio, avranno presentato apposita richiesta d’essere dotati
di Telepass Moto. “
Soltanto per chi fa la domanda per il Telepass Moto, – ha
dichiarato
Massimo Schintu, direttore generale di Aiscat –
anche se non
immediatamente consegnato, verranno calcolati a sconto i pedaggi nel periodo a
seguire”. Altra anomalia è l’impossibilità di cumulare questo sconto con altre
agevolazioni Telepass (prima fra tutte quella dedicata ai pendolari. Infine
l’aspetto più oscuro di questa sperimentazione è relativo al recupero dello
sconto e dell’adeguamento tecnico delle apparecchiature da parte dei gestori
delle autostrade. Sul sito del Ministero si legge infatti che “i minori
introiti di ogni concessionaria verranno rendicontati al Mit (Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti n.d.a.) e verranno recuperati secondo quanto
previsto dalle pattuizioni convenzionali”. Quindi tirando le somme è stata
riconosciuta una distinzione tra automobili e motocicli ma questo non vale se
si è pendolari. Inoltre se si guarda il tutto sotto una lente analitica, dal
momento che il pedaggio è un pagamento utilizzato per garantire anche la
manutenzione delle autostrade, va da se che una motocicletta “usura” al 50% il
manto stradale; motivo per cui lo sconto di un terzo del pedaggio appare quantomeno
fuorviante alla luce di una corretta revisione della distinzione tra veicoli a
due e quattro ruote (sebbene provvisti di doppio asse). Inoltre se le
concessionarie delle autostrade hanno accordi pattuiti con il Mit per il
recupero dei mancati introiti, sarebbe coerente in un’ottica di trasparenza nei
confronti dei cittadini, poterne conoscere i contenuti per il caso in specie.
Infine, nota parzialmente positiva, nelle parole del Ministro Delrio trapela la
provvisorietà di questa sperimentazione con l’obiettivo di giungere
all’inserimento di un’apposita classe di pedaggio per le due ruote dopo la
verifica dell’impatto della misura che verrà effettuata a dicembre.
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