(dacci oggi il nostro avvistamento quotidiano)
La Regata era diffusissima, sulle nostre strade, e anche in quelle di tutta Europa. Di colpo, dall'oggi al domani, é sparita. La Regata é stata rinnegata, specie perché sostitutiva la 131 e la trazione posteriore, specie perché non partecipava a nessun rally, fosse anche il più derelitto, specie perché é stata vista come una berlina da famiglia pulita e lineare, senza fronzoli e senza stimoli.
La Regata ha avuto però il suo perché, negli anni '80. Tutto meno che una Ritmo a 3 volumi, la Regata condivideva il pianale con l'altra media del Lingotto (peraltro per modo di dire, visto che la Regata uscì un anno dopo la sua chiusura) ma la caratterizzazione era molto forte e distintiva, con interni diversi, un disegno del frontale diverso e un montante posteriore specifico, raccordato al terzo volume con equilibrio e una certa classe.
Certamente anche la Week End ha avuto un senso, perché anche il trio Morandi Ruggeri Tozzi l'ha citata, a Sanremo '87: "perché non parti per un Week End". Voleva dire: perché non parti e vai alla prima concessionaria, a cambiare ferro?
Una canzone con 10 anni di anticipo sugli incentivi. Ma se molti sostengono che, con la Regata, si potesse fare di più, come si fa a chiedere a questo esemplare, peraltro dell'87, di fare di più?
Appartiene a un'anziana e montalcinica signora 155enne di Milano, che la sbatte a destra e a sinistra, contro tutto e tutti, paracarri compresi, per andare in posta, ed è ancora qui. La Regata, intendo, perché la signora ha ancora intenzione di vivere a lunghissimo.
Si può fare di più? No.
E comunque ci tengo a precisare che Ritmo e Regata non pagavano l'autostrada. Quindi, come minimo, alla linea spetta un 6 politico.
Io sono di parte, e le lascio un 7. Specie nel restyling post '86 dell'esemplare avvistato, con la linea di cintura vagamente a cuneo e le finiture cromate nei paraurti, novità stilistiche tutt'altro che banali.
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