giovedì 30 luglio 2015

HARLEY-DAVIDSON

SPORSTER XL 1200 C by HAGEMAN
Quando da bambino ho scoperto l’esistenza di veicoli a due ruote con un qualcosa di allegramente rumoroso che permetteva loro di filare veloci come il vento, prima del concetto generico di motocicletta ho imparato istintivamente quello di Harley-Davidson (con il trattino centrale badate bene!).
Col tempo ho capito che a me piacevano tutte le moto con alcune preferenze. E sempre con il tempo ho capito che a me piacciono le Harley (senza trattino e monche del cognome del secondo fondatore) con i semi manubri o con le ruote artigliate. Si lo so che l’Harley è la libertà, i chopper e via discorrendo; ma io ho scoperto prima l’esistenza delle motociclette di Milwaukee e dopo di tutte le altre per cui è naturale che nella mia testa le abbia customizzate e declinate in tutte le varianti possibili ed immaginabili. Motivo per cui quando ho visto questa Sporty (vezzoso diminutivo con cui gli aficionados chiamano tutte le Sportster di qualunque epoca, modello e colore) scramblerizzata ho sbarrato gli occhi. Per due motivi. Il primo è che il preparatore lavora spesso su Yamaha (Virago soprattutto) declinandole in cafè racer, e scram) anche se nel suo passato ci sono evidenti tracce di twin americani; il secondo è che questa XL 1200 C del 2006 è semplicemente stupenda. Purtroppo come da tradizione se si vuole intervenire su una Sportster si tagliano via i fender posteriori. E difatti il retrotreno è stato accorciato e chiuso in perfetto stile country con il classico archetto (dove, se aguzzate bene la vista, troverete annegati i LED dello stop). Gli ammortizzatori sono stati sostituiti con ammortizzatori Hagon Nitro da ben 390 millimetri che fanno il paio con molle progressive con precarico regolabile. L’anteriore è rimasto stock ad eccezione di una griglia sul faro, lo sterzo sostituito con uno più alto da fuoristrada (che fa il paio con pedane dentellate abbassate, sella corta e manopole Bittwell), la strumentazione spostata sulle testate e gli indicatori cambiati con altri a LED di Motogadget. I parafanghi sono stati rifatti con uno stile ben preciso e minimalista, la trasmissione finale è stata convertita alla catena, sotto il telaio è stata applicata una piastra para colpi e i cerchi sono un composit di mozzi originali con raggi in acciaio inox e canali Sun della Buchanans da 19 davanti e 17 dietro; gli pneumatici sono i classici Continental TKC80 che in mulattiera sono perfetti. Il motore non è stato modificato ad eccezione del filtro aria con relativo coperchio a rete e lo scarico alto due in uno. Con queste modifiche la moto ha perso per strada ben 36 chili. E si caratterizza per alcune scelte particolari. Innanzitutto lo stile che riprende quello delle Sportster anni ’70 (e lo si nota sia nella forma dei parafanghi che nei colori utilizzati) e poi il serbatoio.  Greg (Hageman) ne ha predisposti ben due: uno piccolo per essere agile (lo vedete in foto) ed uno più capiente per sfruttarne l’autonomia. Perché piace questa Harley scramblerizzata? Perché si intuisce che è pensata e ralizzata per avere gusto estetico ed efficacia nello sporco. E poi perché sa tanto di moto pronta per un salto in pieno stile Evel Knievel! 






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