NEVADA
750 “MILLENOVECENTO36” by OCG GARAGE
Troppo
facile introdurre questo pezzo dicendo “è un tributo alla Fiat Topolino
presentata proprio il 15 Giugno 1936” o “di Oscar Tasso avete già visto la
Cupa, la Mortaio, la Tao ed ora ammirate la Millenovecento36”. Troppo semplice
e probabilmente anche banale.
Piuttosto mi piacerebbe iniziare dicendo “c’era
una volta un popolo di santi, navigatori…ed artisti; e per fortuna c’è ancora”.
Perché se pensate che la Millenovecento36 sia solo un pezzo d’acciaio ben
rifinito che riprende i colori di un’automobile storica, state sbagliando e pure
molto. Oscar di OCGarage (
link) ha superato la noia dei solchi ben definiti del mondo della customizzazione osando percorrere con coraggio una strada differente e ispirata, da vedere rigorosamente dal vivo (perchè fidatevi, è ben altra cosa!). Tutto ha inizio da una Moto Guzzi Nevada 750 del 2002 recuperata attraverso
la sua rete di contatti (per chi se lo stesse chiedendo la preparazione è applicabile anche a moto di produzione attuale). Rispetto al passato la Millenovecento36 non nasce su
commissione quanto piuttosto per un puro atto di libera espressione (in
esemplare unico) di Oscar, generato dai ricordi della sua infanzia. E per narrare
una parte della storia del nostro paese e raccontare le nostre radici attraverso
il fascino di due ruote si è lavorato su ogni particolare. Telaio sabbiato e riverniciato; forcella ed ammortizzatori modificati nella lunghezza
e nell’idraulica; sistema frenante anteriore sostituito con un disco
semiflottante, pompa Brembo e tubazioni aereonautiche. Propulsore aperto e
revisionato; impianto elettrico rivisto e ricollocato. I Dellorto PHBH da 30
millimetri hanno ricevuto nuovi cornetti d’aspirazione in alluminio e
l’impianto di scarico è stato interamente riprogettato da Oscar (precamera
sotto il motore accoppiato con collettori due in uno e silenziatore corto sulla
destra). Ad eccezione del carter e della scatola finale del cardano tutto il gruppo
motore/cambio/forcellone è stato riverniciato in nero con coperchi teste
lucidati. Ma è la cura del dettaglio e l’estetica della Millenovecento36 che
colpiscono immediatamente. Un lavoro certosino di ricerca e gusto che può
piacere o meno ma che prende forma sotto gli occhi degli spettatori a partire
dal serbatoio proveniente da una Honda CB 350 Four (non il solito elemento pieno
di ammaccature lasciate a vista). Amalgamato sul telaio Guzzi si raccorda
perfettamente con i nuovi coperchi dei fianchetti (che con un’intuizione
geniale coprono solo una parte del triangolo sotto sella) e con i parafanghi
artigianali (osservate soprattutto quello anteriore con il suo supporto in tubi; è talmente bello che magari un giorno potrete vederlo su modelli in commercio!).
Sella rifatta a mano e rivestita in pelle e cerchi a raggi del Nevada lucidati
(all’anteriore è montato un vezzoso pneumatico con fascia bianca); manubrio
drag bar con comandi frizione e gas nuovi, cavi elettrici che passano
all’interno, indicatori di direzione end bar e strumentazione singola che
riprende in chiave moderna la forma di quelli montati sulle auto anni ’30.
Tutto concorre ad amplificare non tanto l’effetto nostalgico quanto il racconto
di una storia che intreccia costume e stili del nostro paese, le nostre radici
e la moda attuale. E per questo la verniciatura non poteva che giocare sulla
cromia rosso/nero originale della Topolino, arricchita dalle scritte e dai
filetti realizzati a mano sui copri fianchetti e dai particolari cromati che
compongono la Millenovecento36. Un tributo certamente ma anche una fonte d’ispirazione.
Perchè è inutile girarci attorno: noi siamo prima di tutto il nostro retaggio.
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