RD 400 “2
STROKE ATTACK” by ROLAND SANDS
Sarà
che l’America offre una visione differente degli eventi, sarà che la California
si trova dall’altra parte del mondo ma più o meno alle stesse latitudini e
longitudini dell’Italia, fatto sta che l’ultima “acrobazia” custom su due ruote
di Sands ha un sapore molto europeo e poco yankee.
Anzi sembra proprio la summa
del background di Roland: bicilindrico parallelo anzi twin (siamo pur sempre in
America) raffreddato ad aria, due tempi e sportivo. Partito più di un anno fa
sulla base di un propulsore Yamaha RD 400 due tempi pagato 600 dollari, si è
lavorato più per un desiderio personale che non a seguito di una commessa di
qualche cliente. Va da sé che tempo e denaro spesi sono diventati una voce
relativa del progetto. Il propulsore è stato ricostruito dallo specialista Ed
Erlenbach (proprietario della RD400 più veloce del mondo, a 164,73 miglia
orarie) e aggiornato con una frizione a secco e ad un cambio rivisto
completamente. Le teste Webco in alluminio sono state lavorate per poter
armonizzare luci di aspirazione e scarico alla batteria di Mikuni ed alle
espansioni fatte a mano da Brian Turfrey e completate da due silenziatori
provenienti da una Yamaha TZ250. In effetti si potrebbe affermare che la 2
Stroke Attack è una TZ 250 del 1997 con un motore RD 400 dal momento che la
ciclistica deriva dalla sportiva di Iwata e molti pezzi arrivano addirittura
dal reparto corse di Kenny Roberts (es. le piastre di sterzo). I cerchi in
magnesio sono di una GP 250, la coda è un pezzo realizzato a mano
dall’alluminio e il serbatoio è quello originale (e ammaccato) del prototipo
con cui Roland ha vinto il campionato AMA nel ‘98. Sospensioni Ohlins, pneumatici
slick Dunlop, un imprecisato numero di particolari provenienti dal catalogo RSD
Design e una semi carenatura molto ’70 style completano la lista della spesa.
La verniciatura è minimalista con i metalli lasciati a nudo e pochi (ed
azzeccati) elementi grafici. Quindi riassumendo: su una ciclistica da pista è
stato montato un motore (ultra pompato) due tempi con non si sa quanti
chilometri ed anni sulle spalle. Non può circolare per strada. Non è abituata a
tenere il tono della voce basso. La posizione in sella è da fantino (oltre che
scomodissima). Ben che vada no starete neppure comodi sulla sottilissima
sfoglia di neoprene che magnanimamente definiscono “sella”. Ha pure elementi
old style come la semi carenatura anteriore e la cinghia (bellissima) che regge
il serbatoio. E allora perché appena l’abbiamo vista ci si è stampato in viso
un sorrisino ebeti e abbiamo iniziato ad imitare il suono di un motore a due
tempi…VRAAAAAMMM VA VA VA VA VRAMMMM?
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